Giorgio Melis: "Mi presento, sono un tifoso rossoblù"
CalcioIl nuovo tecnico del Cagliari ha interrotto il silenzio stampa per presentarsi dopo l'esordio in serie A da allenatore nella gara di domenica scorsa contro il Palermo. E sul futuro commenta: "Chissà, forse tornerò da dove sono venuto". I GOL SU SKY.it
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Giorgio Melis si presenta. Il nuovo tecnico rossoblu, ex terzino del Cagliari negli anni '70, ringrazia innanzitutto il Presidente Cellino per l'opportunità che gli ha concesso: "Ha avuto fiducia in me. Sono stato chiamato la sera di martedì, guardavo in televisione Fiorentina-Inter. Ho dato immediatamente la mia disponibilità. Ci sarebbe mancato altro. Sto qui da undici anni, al Cagliari mi sono formato da giocatore e da allenatore. Sono un tifoso rossoblu". Massimo impegno per finire al meglio la stagione. "Poi chissà, forse tornerò da dove sono venuto". Un pizzico di emozione prima di scendere in campo. "Una volta cominciata la partita, la tensione si è dissolta. Anche grazie all'aiuto di chi mi è stato vicino. Mi hanno fatto piacere i messaggi di chi è stato mio giocatore a livello dilettantistico. Di sicuro sono rimasto me stesso, non ho cambiato il mio approccio". L'arrivo nello spogliatoio rossoblu, dopo il primissimo impatto, è andato liscio. "Stiamo parlando di professionisti, a parte che alcuni li conoscevo per averli già allenati". Grande orgoglio per l'affermazione di gente come Ragatzu e Pisano, "frutti del settore giovanile". Il debutto poteva finire in trionfo, senza quei maledetti minuti finali. "Nel calcio e nella vita ci vuole sempre un pizzico di fortuna. Noi stavolta non l'abbiamo avuta". Il pensiero è già a Napoli. "Partita difficile, ma di gare facili non ce ne sono. Loro hanno entusiasmo, noi vogliamo finire bene la stagione. Speriamo di ottenere un risultato positivo".
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Giorgio Melis si presenta. Il nuovo tecnico rossoblu, ex terzino del Cagliari negli anni '70, ringrazia innanzitutto il Presidente Cellino per l'opportunità che gli ha concesso: "Ha avuto fiducia in me. Sono stato chiamato la sera di martedì, guardavo in televisione Fiorentina-Inter. Ho dato immediatamente la mia disponibilità. Ci sarebbe mancato altro. Sto qui da undici anni, al Cagliari mi sono formato da giocatore e da allenatore. Sono un tifoso rossoblu". Massimo impegno per finire al meglio la stagione. "Poi chissà, forse tornerò da dove sono venuto". Un pizzico di emozione prima di scendere in campo. "Una volta cominciata la partita, la tensione si è dissolta. Anche grazie all'aiuto di chi mi è stato vicino. Mi hanno fatto piacere i messaggi di chi è stato mio giocatore a livello dilettantistico. Di sicuro sono rimasto me stesso, non ho cambiato il mio approccio". L'arrivo nello spogliatoio rossoblu, dopo il primissimo impatto, è andato liscio. "Stiamo parlando di professionisti, a parte che alcuni li conoscevo per averli già allenati". Grande orgoglio per l'affermazione di gente come Ragatzu e Pisano, "frutti del settore giovanile". Il debutto poteva finire in trionfo, senza quei maledetti minuti finali. "Nel calcio e nella vita ci vuole sempre un pizzico di fortuna. Noi stavolta non l'abbiamo avuta". Il pensiero è già a Napoli. "Partita difficile, ma di gare facili non ce ne sono. Loro hanno entusiasmo, noi vogliamo finire bene la stagione. Speriamo di ottenere un risultato positivo".
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