Il tecnico bianconero, che ha sempre creduto in un piazzamento che possa valere la qualificazione alla Champions League, palesa le sue preoccupazioni: "Il quarto posto è complicato anche perché non dipende solo da noi, ma stiamo crescendo fisicamente"
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"Il quarto posto è complicato anche perché non dipende solo da noi". Alberto Zaccheroni, che ha sempre creduto nel raggiungimento dell'obiettivo, comincia a vacillare. "Per chi insegue - spiega il tecnico della Juventus - è sempre più complicato".
Il tecnico bianconero contro il Bari, domani, dovrà fare a meno degli squalificati Melo e Sissoko ma assicura che la squadra non sarà distratta dall'imminenza dei mondiali e dalle voci sul futuro bianconero. "Continuo ad essere convinto della grande qualità di questo gruppo - aggiunge Zaccheroni - ma pensavo che l'emorragia di infortuni diminuisse, mentre non è stato così".
"Il rendimento non elevato dell'attacco credo sia conseguenza delle condizioni fisiche: Iaquinta è rimasto fuori quattro mesi, è rientrato e si è fermato nuovamente. Trezeguet ha avuto diversi problemi, Amauri appena entrato in forma è stato stoppato per un mese da un altro infortunio… ", dice soffermandosi in particolare sul reparto offensivo. "Se non stanno bene - spiega - è difficile che riescano a dare quanto è nelle loro potenzialità. Io resto convintissimo che in questo gruppo ci sia tanta qualità, ma per essere espressa si deve stare bene, sia a livello di testa che di gambe e questo non è sempre stato possibile".
"Credo che si legga nei volti dei giocatori il rammarico di non avere una classifica rassicurante. Quando leggo che si devono sostituire tanti elementi, dico che in un'annata come questa, praticamente nessuno è sceso in campo con le gambe giuste. Quindi prima di bocciare certi giocatori ci andrei piano", dice difendendo il valore della squadra. "Sono sicuro che molti giocatori, che ora sono nel mirino della critica, faranno bene in futuro. Un esempio: Felipe Melo, uno dei più criticati, ha tanta qualita' e da quando sono qui non ha fatto male, ma ha potenzialita' per fare molto meglio. Non e' un regista, ma è un giocatore che sa stare in partita e farsi sentire", dice. L'attenzione si sposta infine alla sfida contro il Bari. "Loro giocano con due mediani e alle volte con due mezze ali, ma non è una questione di giocatori; bisogna temere il collettivo. E' una squadra organizzata e non a caso ha fatto un ottimo campionato. In ogni caso noi stiamo crescendo fisicamente, altrimenti in una partita difficile come quella di venerdì scorso non avremmo giocato così".
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"Il quarto posto è complicato anche perché non dipende solo da noi". Alberto Zaccheroni, che ha sempre creduto nel raggiungimento dell'obiettivo, comincia a vacillare. "Per chi insegue - spiega il tecnico della Juventus - è sempre più complicato".
Il tecnico bianconero contro il Bari, domani, dovrà fare a meno degli squalificati Melo e Sissoko ma assicura che la squadra non sarà distratta dall'imminenza dei mondiali e dalle voci sul futuro bianconero. "Continuo ad essere convinto della grande qualità di questo gruppo - aggiunge Zaccheroni - ma pensavo che l'emorragia di infortuni diminuisse, mentre non è stato così".
"Il rendimento non elevato dell'attacco credo sia conseguenza delle condizioni fisiche: Iaquinta è rimasto fuori quattro mesi, è rientrato e si è fermato nuovamente. Trezeguet ha avuto diversi problemi, Amauri appena entrato in forma è stato stoppato per un mese da un altro infortunio… ", dice soffermandosi in particolare sul reparto offensivo. "Se non stanno bene - spiega - è difficile che riescano a dare quanto è nelle loro potenzialità. Io resto convintissimo che in questo gruppo ci sia tanta qualità, ma per essere espressa si deve stare bene, sia a livello di testa che di gambe e questo non è sempre stato possibile".
"Credo che si legga nei volti dei giocatori il rammarico di non avere una classifica rassicurante. Quando leggo che si devono sostituire tanti elementi, dico che in un'annata come questa, praticamente nessuno è sceso in campo con le gambe giuste. Quindi prima di bocciare certi giocatori ci andrei piano", dice difendendo il valore della squadra. "Sono sicuro che molti giocatori, che ora sono nel mirino della critica, faranno bene in futuro. Un esempio: Felipe Melo, uno dei più criticati, ha tanta qualita' e da quando sono qui non ha fatto male, ma ha potenzialita' per fare molto meglio. Non e' un regista, ma è un giocatore che sa stare in partita e farsi sentire", dice. L'attenzione si sposta infine alla sfida contro il Bari. "Loro giocano con due mediani e alle volte con due mezze ali, ma non è una questione di giocatori; bisogna temere il collettivo. E' una squadra organizzata e non a caso ha fatto un ottimo campionato. In ogni caso noi stiamo crescendo fisicamente, altrimenti in una partita difficile come quella di venerdì scorso non avremmo giocato così".
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