Leo-Galliani, baci e abbracci come l'ultimo giorno di scuola

Calcio
Adriano Galliani e Leonardo, grandi amici più ancora che colleghi
galliani_leonardo_abbraccio

Dopo il match vinto contro la Fiorentina, l'ad del Milan ha atteso il tecnico e lo ha stretto in un affettuoso saluto d'addio. Perché lui sa che nulla era scontato con quella squadra, neanche il 3° posto che vale la Champions. VIDEO, FOTO E GOL DEL MILAN

GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA SERIE A

LE PAGELLE DI MILAN-FIORENTINA

Baci e abbracci, come l'ultimo giorno di scuola. Quando sai che sei stato promosso, ma anche che le strade di tutti si separeranno. E allora viene voglia di restate tutti stretti. C'è un abbraccio speciale, tra i tanti. Galliani è rimasto fermo in cima alle scale che portano agli spogliatoi, come il vecchio vicepreside che considera tutti suoi figli. Uno in particolare: Leonardo, l'allievo prediletto, come Ancelotti, più di Ancelotti. Perché Leonardo la scuola milanista l'ha frequentata tutta: dal campo, a Milanello, alla scrivania di via Turati, per tornare sul campo, non più per giocare ma per insegnare agli altri come farlo. Ha avuto talenti e studenti un po' passatelli, non s'è mai lamentato, mai ha invocato alibi.

E di questo Galliani non può non essere grato: sono molto simili i due, nello spirito di servizio. Poi Leonardo è esploso, s'è accorto che con il padrone, con Berlusconi c'è un'incompatibilità non più governabile. Non governabile neppure da Galliani: è questo il significato di un abbraccio che così intenso non si vede spesso dopo una partita normale che ha garantito solo l'obiettivo minimo della stagione, la qualificazione diretta alla prossima Champions League.

Ma nulla era scontato con quella squadra, neanche il terzo posto. La telecamera è stata lo strumento per un messaggio, destinatari tutti i tifosi che a San Siro e davanti alle tv di mezz'Italia per una volta almeno s'erano schierati dalla parte dell'allenatore. Galliani ufficialmente non può, ma quell'abbraccio vale più di mille parole.