Milan, nel rebus panchina ora spunta Van Basten
CalcioNel destino rossonero ci sono per ora due sole certezze: uno, il cambio di panchina. Due, la politica del risparmio. Per il resto, solo indizi e indiscrezioni. Ecco quali e su chi. GUARDA I GOL DEL MILAN
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LE PAGELLE DI MILAN-FIORENTINA
di Vera Spadini
Nel destino di un Milan, che ha aperto e chiuso un ciclo nel giro di un anno, ci sono due certezze: uno, il cambio di panchina. Due, la politica del risparmio. Per il resto, solo indizi e indiscrezioni. Come quelle che riguardano il successore di Leonardo.
Galliani ha cercato di fare il mediatore, sentendo presidente e allenatore. Consigliando a Leonardo di smorzare i toni nella conferenza pre-Fiorentina. Spostando l'attenzione sui tre punti, definiti 'fondamentalissimi', ottenuti a San Siro. Così ha raccontato a Il Giornale. Ma l'incompatibilità è insanabile. Resta ferma l'opzione Galli-Tassotti come la più facilmente realizzabile. Il nome di Allegri resiste, ma di offerte concrete non ce ne sono mai state.
Si è fatto strada un nome che fa sognare Berlusconi e non solo: non esiste milanista che non ami Marco Van Basten, che quindi sarebbe anche un'ottima cucitura sullo strappo creatosi tra presidente e tifosi. Uno degli ostacoli per arrivare all'ex ct dell'Olanda coincide però proprio con uno dei motivi di contestazione, cioè il punto due. Su cui Marina Berlusconi vigila attentamente. La voglia di tornare in panchina che Van Basten avrebbe recentemente esternato potrebbe essere un punto d'incontro.
Come quello che stanno cercando il Milan e Ronaldinho. Il suo ingaggio, 8 milioni, supera, e di molto, il tetto fissato per gli ingaggi, 4 milioni. Roberto De Assis non ha ceduto alle richieste di spalmare l'ingaggio in più anni di contratto, che scade nel 2011. O verrà concessa una deroga, oppure Dinho potrebbe anche andarsene. Il Manchester City segue da lontano la vicenda, che potrebbe trovare una soluzione nelle prossime ore. Sul mercato in uscita potrebbe finire Flamini, che interessa a diversi club inglesi. Il mercato in entrata è ancora tutto da definire. Si prosegue verso Lazzari e Aogo. A parte Yepes, che arriverà il primo luglio. Un'altra certezza, lontana dai sogni.
LE PAGELLE DI MILAN-FIORENTINA
di Vera Spadini
Nel destino di un Milan, che ha aperto e chiuso un ciclo nel giro di un anno, ci sono due certezze: uno, il cambio di panchina. Due, la politica del risparmio. Per il resto, solo indizi e indiscrezioni. Come quelle che riguardano il successore di Leonardo.
Galliani ha cercato di fare il mediatore, sentendo presidente e allenatore. Consigliando a Leonardo di smorzare i toni nella conferenza pre-Fiorentina. Spostando l'attenzione sui tre punti, definiti 'fondamentalissimi', ottenuti a San Siro. Così ha raccontato a Il Giornale. Ma l'incompatibilità è insanabile. Resta ferma l'opzione Galli-Tassotti come la più facilmente realizzabile. Il nome di Allegri resiste, ma di offerte concrete non ce ne sono mai state.
Si è fatto strada un nome che fa sognare Berlusconi e non solo: non esiste milanista che non ami Marco Van Basten, che quindi sarebbe anche un'ottima cucitura sullo strappo creatosi tra presidente e tifosi. Uno degli ostacoli per arrivare all'ex ct dell'Olanda coincide però proprio con uno dei motivi di contestazione, cioè il punto due. Su cui Marina Berlusconi vigila attentamente. La voglia di tornare in panchina che Van Basten avrebbe recentemente esternato potrebbe essere un punto d'incontro.
Come quello che stanno cercando il Milan e Ronaldinho. Il suo ingaggio, 8 milioni, supera, e di molto, il tetto fissato per gli ingaggi, 4 milioni. Roberto De Assis non ha ceduto alle richieste di spalmare l'ingaggio in più anni di contratto, che scade nel 2011. O verrà concessa una deroga, oppure Dinho potrebbe anche andarsene. Il Manchester City segue da lontano la vicenda, che potrebbe trovare una soluzione nelle prossime ore. Sul mercato in uscita potrebbe finire Flamini, che interessa a diversi club inglesi. Il mercato in entrata è ancora tutto da definire. Si prosegue verso Lazzari e Aogo. A parte Yepes, che arriverà il primo luglio. Un'altra certezza, lontana dai sogni.