Totti: mai stato razzista. Napolitano: gesto inconsulto
CalcioIl capitano giallorosso non ci sta e respinge le accuse di razzismo di Balotelli e del suo procuratore Raiola: "Non sono razzista e mai lo sarò". Anche il presidente della Repubblica è intervenuto sull'episodio della finale di Coppa Italia. I GOL DELLA A
IL CALCIO DI TOTTI A BALOTELLI: ECCO COSA PENSANO GLI ITALIANI
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Totti risponde a Balotelli - "Mai sono stato razzista, mai sarò razzista, mai ho pronunciato frasi o insulti di stampo razzista". Francesco Totti risponde così, dal suo sito, alle accuse lanciate da Mario Balotelli e dal suo manager Raiola secondo i quali durante la finale di coppa Italia con l'Inter di mercoledì il capitano giallorosso avrebbe rivolto un insulto a a sfondo razziale nei confronti dell'attaccante nerazzurro. Totti con la stessa fermezza ci tiene poi ad sottolineare che: "C'è del comportamento affine al razzismo anche quando si insulta qualcuno soltanto per il suo luogo di nascita". Il capitano giallorosso poi usa come sempre un po' di ironia e questa volta lo fa quando si riferisce al manager di Balotelli, Mino Raiola. "Non voglio rispondere al simpatico e gioviale procuratore del giocatore interista: essendo lui un principale esperto di gastronomia lascerò che lo facciano i miei amici 'pitoni'...che si occupano di ristorazione e cosi' magari si sentirà più a suo agio". Poi chiude. "In questi due giorni ho riflettuto attentamente su tutta la vicenda ed ho deciso di esprimere le mie valutazioni e il mio stato d'animo a fine stagione".
Giorgio Napolitano - "Una cosa inconsulta". Arriva anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la condanna al gesto di Francesco Totti nei confronti di Balotelli: "Ci sono forme di tifo selvaggio che danno luogo a violenze intollerabili, che oggi si esprimono negli stadi, ma domani chissà dove possono arrivare - ha detto il Capo dello Stato, a margine della presentazione dei candidati ai Premi David di Donatello. E' un fenomeno preoccupante e le società calcistiche dovrebbero reagire di più". E alla richiesta di un commento sul caso Totti-Balotelli, il presidente ha detto: "E' un fatto che rientra proprio in questo panorama, ed è una cosa inconsulta".
La spiegazione di Balotelli - "Negro di m... sì, mi ha detto proprio così". Il virgolettato è di Mario Balotelli ed è riportato dalla Gazzetta dello Sport. L'attaccante dell'Inter, tramite il suo agente Mino Raiola, accusa Francesco Totti di averlo insultato prima di rifilargli quei due calcioni che sono costati il rosso e tante critiche al capitano della Roma. "Mario - ha proseguito Raiola - mi ha giurato di non aver offeso nessuno. Lui ammette solo di avergli detto: 'Basta con i calci, non fare il bambino giochiamo a pallone'. Nulla di più. Poi, Totti ha fatto il resto...".
Mino Raiola - "Per me chi è razzista è ignorante - continua Raiola -. Scelga lui come considerarsi. Per un gesto premeditato ci vorrebbero 6 mesi di stop, in Brasile c'è anche l'arresto per atti razzisti. Cosa dovrebbe dire adesso Juan al suo capitano?. Totti deve gestire con cautela questa brutta vicenda". Balotelli e Raiola sono disposti a chiudere la vicenda. "Mario e io siamo convinti che sia bene voltar subito pagina. La lotta al razzismo ha bisogno di contributi importanti e sarebbe bello che anche Francesco facesse la sua parte, magari con l'appoggio della Roma, sarebbe il miglior modo per chiudere l'incidente". Poi Raiola riferisce anche una battuta di Balotelli. "Totti è stato l'attaccante più forte, non mi stupisco se la sia presa con me: ora sono io il più forte...".
La campana di Totti - Non si stemperano insomma i veleni lasciati da Inter-Roma, finale di Coppa Italia. Oggi anche il capitano giallorosso torna sul luogo del delitto dalle pagine del Corriere dello Sport. Con un lungo articolo a sua firma in cui si scusa ancora, non cerca giustificazioni, ma racconta "semplicemente la verità di quello che è accaduto". Premesso che il clima dell'incontro era teso fin dall'inizio per l'importanza della posta in palio, e che partire dalla panchina non lo ha certo tranquillizzato, Totti punta il dito contro Balotelli (chiamandolo sempre e solo 'lui'): "Sentire che un calciatore alle prime armi offenda ripetutamente i miei tifosi, la mia città, il mio senso di appartenenza alla Roma, oltre a me personalmente, dicendomi che sono finito, è insopportabile... Non si può tollerare che 'lui' abbia sempre la possibilità di provocare tutti, compresi i suoi tifosi e quelli avversari e nessuno prenda in considerazione preventivamente i suoi atteggiamenti".
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Totti risponde a Balotelli - "Mai sono stato razzista, mai sarò razzista, mai ho pronunciato frasi o insulti di stampo razzista". Francesco Totti risponde così, dal suo sito, alle accuse lanciate da Mario Balotelli e dal suo manager Raiola secondo i quali durante la finale di coppa Italia con l'Inter di mercoledì il capitano giallorosso avrebbe rivolto un insulto a a sfondo razziale nei confronti dell'attaccante nerazzurro. Totti con la stessa fermezza ci tiene poi ad sottolineare che: "C'è del comportamento affine al razzismo anche quando si insulta qualcuno soltanto per il suo luogo di nascita". Il capitano giallorosso poi usa come sempre un po' di ironia e questa volta lo fa quando si riferisce al manager di Balotelli, Mino Raiola. "Non voglio rispondere al simpatico e gioviale procuratore del giocatore interista: essendo lui un principale esperto di gastronomia lascerò che lo facciano i miei amici 'pitoni'...che si occupano di ristorazione e cosi' magari si sentirà più a suo agio". Poi chiude. "In questi due giorni ho riflettuto attentamente su tutta la vicenda ed ho deciso di esprimere le mie valutazioni e il mio stato d'animo a fine stagione".
Giorgio Napolitano - "Una cosa inconsulta". Arriva anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, la condanna al gesto di Francesco Totti nei confronti di Balotelli: "Ci sono forme di tifo selvaggio che danno luogo a violenze intollerabili, che oggi si esprimono negli stadi, ma domani chissà dove possono arrivare - ha detto il Capo dello Stato, a margine della presentazione dei candidati ai Premi David di Donatello. E' un fenomeno preoccupante e le società calcistiche dovrebbero reagire di più". E alla richiesta di un commento sul caso Totti-Balotelli, il presidente ha detto: "E' un fatto che rientra proprio in questo panorama, ed è una cosa inconsulta".
La spiegazione di Balotelli - "Negro di m... sì, mi ha detto proprio così". Il virgolettato è di Mario Balotelli ed è riportato dalla Gazzetta dello Sport. L'attaccante dell'Inter, tramite il suo agente Mino Raiola, accusa Francesco Totti di averlo insultato prima di rifilargli quei due calcioni che sono costati il rosso e tante critiche al capitano della Roma. "Mario - ha proseguito Raiola - mi ha giurato di non aver offeso nessuno. Lui ammette solo di avergli detto: 'Basta con i calci, non fare il bambino giochiamo a pallone'. Nulla di più. Poi, Totti ha fatto il resto...".
Mino Raiola - "Per me chi è razzista è ignorante - continua Raiola -. Scelga lui come considerarsi. Per un gesto premeditato ci vorrebbero 6 mesi di stop, in Brasile c'è anche l'arresto per atti razzisti. Cosa dovrebbe dire adesso Juan al suo capitano?. Totti deve gestire con cautela questa brutta vicenda". Balotelli e Raiola sono disposti a chiudere la vicenda. "Mario e io siamo convinti che sia bene voltar subito pagina. La lotta al razzismo ha bisogno di contributi importanti e sarebbe bello che anche Francesco facesse la sua parte, magari con l'appoggio della Roma, sarebbe il miglior modo per chiudere l'incidente". Poi Raiola riferisce anche una battuta di Balotelli. "Totti è stato l'attaccante più forte, non mi stupisco se la sia presa con me: ora sono io il più forte...".
La campana di Totti - Non si stemperano insomma i veleni lasciati da Inter-Roma, finale di Coppa Italia. Oggi anche il capitano giallorosso torna sul luogo del delitto dalle pagine del Corriere dello Sport. Con un lungo articolo a sua firma in cui si scusa ancora, non cerca giustificazioni, ma racconta "semplicemente la verità di quello che è accaduto". Premesso che il clima dell'incontro era teso fin dall'inizio per l'importanza della posta in palio, e che partire dalla panchina non lo ha certo tranquillizzato, Totti punta il dito contro Balotelli (chiamandolo sempre e solo 'lui'): "Sentire che un calciatore alle prime armi offenda ripetutamente i miei tifosi, la mia città, il mio senso di appartenenza alla Roma, oltre a me personalmente, dicendomi che sono finito, è insopportabile... Non si può tollerare che 'lui' abbia sempre la possibilità di provocare tutti, compresi i suoi tifosi e quelli avversari e nessuno prenda in considerazione preventivamente i suoi atteggiamenti".
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