Inter a Milano, è festa grande in piazza Duomo
CalcioFin dal fischio finale di Morganti a Siena i tifosi nerazzurri si sono riversati nel cuore di Milano. All'arrivo del pulmann scoperto dei campioni d'Italia erano in cinquantamila. E i festeggiamenti sono continuati per tutta la notte.GUARDA LA FOTOGALLERY
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Dalla Malpensa a Piazza Duomo - In migliaia hanno aspettato il ritorno a Milano dei campioni d'Italia dell'Inter. I nerazzurri sono stati accolti dai tifosi all'aeroporto lombardo e, a bordo di un pullman, hanno fatto rotta su San Siro, dove Mourinho e la sua banda sono saliti sul pullman scoperto che li ha portati in centro. Ad aspettarli una folla immensa e in visibilio. Il popolo interista ha festeggiato per tutta la notte il 18.mo scudetto. Non c'era voglia di dormire nella Milano nerazzurra. E c'è stata, un'altra volta, la pazienza di aspettare per celebrare i campioni. Roba da nulla per chi ha dormito per due giorni davanti a una banca in attesa del "pass" per la finale di Champions a Madrid.
Nonostante il desiderio di Mourinho di far riposare la squadra in vista della settimana più importante dell'anno, l'Inter non si è sottratta all'abbraccio dei suoi tifosi. Tutt'altro, si è concessa una notte di festeggiamenti, ha gridato, gioito, "staccato la spina" per qualche ora. E Milano, la Milano che non vinceva mai e ora vince tutto, ha accompagnato ciascuno dei passi di Zanetti e compagni. Li ha attesi all'aeroporto, li ha scortati fino a San Siro, li ha trascinati fin sotto la Madonnina. Là dove la marea nerazzurra ha festeggiato per tutto il pomeriggio lo scudetto numero 18 e dove fino a notte fonda ha continuato ad urlare il proprio amore per l'Inter. Aspettando, tra meno di una settimana, di tornare in piazza da campioni d'Europa...
Dopo il fischio finale - Appena è giunta la notizia della fine della partita tra Siena e Inter, tre tifosi sono corsi in direzione del Duomo mostrando uno striscione indicativo dello stato d'animo del popolo interista: “Secondo titulo”, vi si poteva leggere, con riferimento alla doppietta già realizzata dai nerazzurri, già vincitori della coppa Italia. La festa in piazza Duomo è quindi iniziata al fischio finale di Siena, con almeno cinquemila sostenitori a sventolare bandiere, suonare trombette e inneggiare a José Mourinho, considerato l'artefice principale della straordinaria stagione della squadra di Massimo Moratti.
Uno dei tifosi ha indosso una maglietta con una frase del tecnico portoghese: “Chi mi ama mi segue, chi mi odia mi insegue”. In effetti tra i tifosi e Mourinho, apparso commosso durante i festeggiamenti a Siena, c’è un sentimento che va al di là dei dubbi relativi alla prossima stagione. In piazza i venditori ambulanti di bandiere, sciarpe e magliette sono presi d'assalto. Uno degli articoli più richiesti è la maglietta bianca con l'immagine del tecnico portoghese che fa il gesto delle manette e la scritta “Moustroso”.
Nel pomeriggio di festa, con la piazza completamente invasa dai tifosi nerazzurri, un venditore ambulante di panini è entrato con il suo furgoncino all'interno della galleria Vittorio Emanuele. Il mezzo è stato scortato dai carabinieri in assetto antisommossa fino a piazza della Scala, dove poi sono state prese le generalità degli ambulanti. A quanto sembra dai primi accertamenti, i venditori, un uomo e una donna originari di Palermo, volevano vendere i propri prodotti all'interno della Galleria perché non riuscivano a trovare una posizione migliore all'interno della piazza ormai stracolma di gente.
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Nonostante il desiderio di Mourinho di far riposare la squadra in vista della settimana più importante dell'anno, l'Inter non si è sottratta all'abbraccio dei suoi tifosi. Tutt'altro, si è concessa una notte di festeggiamenti, ha gridato, gioito, "staccato la spina" per qualche ora. E Milano, la Milano che non vinceva mai e ora vince tutto, ha accompagnato ciascuno dei passi di Zanetti e compagni. Li ha attesi all'aeroporto, li ha scortati fino a San Siro, li ha trascinati fin sotto la Madonnina. Là dove la marea nerazzurra ha festeggiato per tutto il pomeriggio lo scudetto numero 18 e dove fino a notte fonda ha continuato ad urlare il proprio amore per l'Inter. Aspettando, tra meno di una settimana, di tornare in piazza da campioni d'Europa...
Dopo il fischio finale - Appena è giunta la notizia della fine della partita tra Siena e Inter, tre tifosi sono corsi in direzione del Duomo mostrando uno striscione indicativo dello stato d'animo del popolo interista: “Secondo titulo”, vi si poteva leggere, con riferimento alla doppietta già realizzata dai nerazzurri, già vincitori della coppa Italia. La festa in piazza Duomo è quindi iniziata al fischio finale di Siena, con almeno cinquemila sostenitori a sventolare bandiere, suonare trombette e inneggiare a José Mourinho, considerato l'artefice principale della straordinaria stagione della squadra di Massimo Moratti.
Uno dei tifosi ha indosso una maglietta con una frase del tecnico portoghese: “Chi mi ama mi segue, chi mi odia mi insegue”. In effetti tra i tifosi e Mourinho, apparso commosso durante i festeggiamenti a Siena, c’è un sentimento che va al di là dei dubbi relativi alla prossima stagione. In piazza i venditori ambulanti di bandiere, sciarpe e magliette sono presi d'assalto. Uno degli articoli più richiesti è la maglietta bianca con l'immagine del tecnico portoghese che fa il gesto delle manette e la scritta “Moustroso”.
Nel pomeriggio di festa, con la piazza completamente invasa dai tifosi nerazzurri, un venditore ambulante di panini è entrato con il suo furgoncino all'interno della galleria Vittorio Emanuele. Il mezzo è stato scortato dai carabinieri in assetto antisommossa fino a piazza della Scala, dove poi sono state prese le generalità degli ambulanti. A quanto sembra dai primi accertamenti, i venditori, un uomo e una donna originari di Palermo, volevano vendere i propri prodotti all'interno della Galleria perché non riuscivano a trovare una posizione migliore all'interno della piazza ormai stracolma di gente.
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