Il patron dei rossoneri è pronto ad incontrare la squadra per definire obiettivi e motivare l'ambiente. Per la panchina è in pole il duo Galli-Tassotti. Sugli striscioni polemici: "Il mio Milan ha fatto la storia e nessuno lo deve dimenticare"
GUARDA GLI HIGHLIGHTS DELLA SERIE A
COMMENTA NEL FORUM DEL MILAN
Il presidente del Consiglio dovrebbe incontrare domani pomeriggio il Milan a Villa Gernetto, a Lesmo, anche con l'obiettivo di caricare l'ambiente dopo un campionato discreto ma non certo esaltante. La squadra va rilanciata, i calciatori motivati ma quello che al Cavaliere proprio non va giù, secondo quanto si apprende, sono le critiche dei tifosi contro di lui nell'ultima partita di campionato, quella con la Juventus. Critiche che gli hanno lasciato tanta "amarezza" dopo aver portato la società ai massimi livelli mondiali.
"Presidente bocciato, assente ingiustificato", era scritto su uno striscione allo stadio Meazza sabato scorso. Una critica che il Cavaliere non accetta, precisa chi ha avuto modo di parlargli nelle ultime ore, mentre già pensa a un rilancio in grande stile della società lavorando insieme alla dirigenza ed ai giocatori.
Berlusconi, riferiscono le stesse fonti, starebbe pensando sempre al duo Galli-Tassotti per la panchina e non avrebbe escluso l'idea di affidare a Paolo Maldini, bandiera rossonera, un ruolo dirigenziale di alto livello. Il 'caso Leonardo', l'allenatore rossonero voluto da Adriano Galliani a cui il Cavaliere non ha risparmiato delle critiche, ha lasciato il segno. Ma Berlusconi, spiegano le stesse fonti, vuole scendere in campo per compattare l'ambiente. Può darsi che l'incontro con i giocatori avverrà nel pomeriggio, ma in ogni caso il Cavaliere ai suoi collaboratori ha comunicato l'intenzione di raggiungere la squadra.
"Sono il presidente che ha vinto più di tutti, il Milan nei primi dieci anni del nuovo Millennio è arrivata a fare tre finali di Champions League", ripete il premier ai suoi interlocutori quando si trova a parlare delle sorti rossonere. Nelle cene con i senatori a palazzo Grazioli il Cavaliere si è dilettato in questi mesi a fare l'allenatore, a discettare di tattica con tutti. Lanciando anche critiche a Leonardo per come ha fatto giocare la squadra quest'anno, pur considerando i tanti infortuni che hanno frenato Ronaldinho e compagni. "Tutte le squadre europee dovranno avere gestioni austere e anche noi andremo avanti in questo modo. Il mio Milan ha fatto la storia e nessuno lo deve dimenticare", ha spiegato nell'ultimo incontro con gli esponenti del Pdl di palazzo Madama.
COMMENTA NEL FORUM DEL MILAN
Il presidente del Consiglio dovrebbe incontrare domani pomeriggio il Milan a Villa Gernetto, a Lesmo, anche con l'obiettivo di caricare l'ambiente dopo un campionato discreto ma non certo esaltante. La squadra va rilanciata, i calciatori motivati ma quello che al Cavaliere proprio non va giù, secondo quanto si apprende, sono le critiche dei tifosi contro di lui nell'ultima partita di campionato, quella con la Juventus. Critiche che gli hanno lasciato tanta "amarezza" dopo aver portato la società ai massimi livelli mondiali.
"Presidente bocciato, assente ingiustificato", era scritto su uno striscione allo stadio Meazza sabato scorso. Una critica che il Cavaliere non accetta, precisa chi ha avuto modo di parlargli nelle ultime ore, mentre già pensa a un rilancio in grande stile della società lavorando insieme alla dirigenza ed ai giocatori.
Berlusconi, riferiscono le stesse fonti, starebbe pensando sempre al duo Galli-Tassotti per la panchina e non avrebbe escluso l'idea di affidare a Paolo Maldini, bandiera rossonera, un ruolo dirigenziale di alto livello. Il 'caso Leonardo', l'allenatore rossonero voluto da Adriano Galliani a cui il Cavaliere non ha risparmiato delle critiche, ha lasciato il segno. Ma Berlusconi, spiegano le stesse fonti, vuole scendere in campo per compattare l'ambiente. Può darsi che l'incontro con i giocatori avverrà nel pomeriggio, ma in ogni caso il Cavaliere ai suoi collaboratori ha comunicato l'intenzione di raggiungere la squadra.
"Sono il presidente che ha vinto più di tutti, il Milan nei primi dieci anni del nuovo Millennio è arrivata a fare tre finali di Champions League", ripete il premier ai suoi interlocutori quando si trova a parlare delle sorti rossonere. Nelle cene con i senatori a palazzo Grazioli il Cavaliere si è dilettato in questi mesi a fare l'allenatore, a discettare di tattica con tutti. Lanciando anche critiche a Leonardo per come ha fatto giocare la squadra quest'anno, pur considerando i tanti infortuni che hanno frenato Ronaldinho e compagni. "Tutte le squadre europee dovranno avere gestioni austere e anche noi andremo avanti in questo modo. Il mio Milan ha fatto la storia e nessuno lo deve dimenticare", ha spiegato nell'ultimo incontro con gli esponenti del Pdl di palazzo Madama.