I rossoneri hanno perso 3-2 davanti ai 30.000 spettatori dell'Rfk Stadium di Washington: sotto di tre reti, Oddo limita i danni con una doppietta, uno su rigore. Tassotti: "Sono al Milan da 30 anni e conosco bene questo ambiente. Il futuro si vedrà"
Debutto amaro, nella tournée nordamericana, per il Milan. Davanti ai 30.000 spettatori dell'Rfk Stadium di Washington, i rossoneri hanno perso 3-2 (2-0) con i padroni di casa del Dc Washington. In gol per gli statunitensi Emilio e Pontius, nel primo tempo e Allsopp nel secondo. Sempre nella ripresa le reti milaniste segnate entrambe dal difensore Oddo, una su rigore, quando i padroni di casa erano ormai in 10 per l'infortunio di Barklage a sostituzioni già effettuate.
"Non abbiamo giocato male - ha osservato il tecnico Mauro Tassotti -: la partita l'abbiamo fatta noi, soprattutto nei primi minuti, quando siamo anche riusciti a costruire un discreto numero di palle gol, che però non abbiamo sfruttato. Gli avversari - ha proseguito - hanno trovato la rete per tre volte su nostri errori, anche un po' banali e ingenui. Una volta sotto di tre gol non è semplice rimontare, ma nonostante tutto ce l'abbiamo quasi fatta".
Quanto al suo futuro, Tassotti - a lungo considerato tra i favoriti nella corsa alla successione di Leonardo - ha precisato che "non c'è nulla di particolare. Sono al Milan da 30 anni e conosco bene questo ambiente, so come gestire certe cose. Quando torneremo dalla tournée - ha chiosato - avrà un incontro e lì si deciderà cosa fare, ma tutto con la massima tranquillità".
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"Non abbiamo giocato male - ha osservato il tecnico Mauro Tassotti -: la partita l'abbiamo fatta noi, soprattutto nei primi minuti, quando siamo anche riusciti a costruire un discreto numero di palle gol, che però non abbiamo sfruttato. Gli avversari - ha proseguito - hanno trovato la rete per tre volte su nostri errori, anche un po' banali e ingenui. Una volta sotto di tre gol non è semplice rimontare, ma nonostante tutto ce l'abbiamo quasi fatta".
Quanto al suo futuro, Tassotti - a lungo considerato tra i favoriti nella corsa alla successione di Leonardo - ha precisato che "non c'è nulla di particolare. Sono al Milan da 30 anni e conosco bene questo ambiente, so come gestire certe cose. Quando torneremo dalla tournée - ha chiosato - avrà un incontro e lì si deciderà cosa fare, ma tutto con la massima tranquillità".
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