Torino, squalifica revocata a Bianchi: col Brescia ci sarà
Calcio
L'attaccante granata sarà in campo nel ritorno della finale dei playoff di serie B. La Corte di GIustizia Federale ha cancellato la sanzione di una giornata comminata per una presunta bestemmia del giocatore nella gara d'andata
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La Corte di Giustizia Federale ha accolto il ricorso del Torino contro la squalifica per una giornata di Rolando Bianchi. L'attaccante, che il giudice sportivo aveva punito per una presunta bestemmia pronunciata nella finale play off di andata, sarà dunque regolarmente in campo domenica sera contro il Brescia.
All'udienza era presente anche l'attaccante granata, che domenica sera potrà dunque disputare il ritorno della finale Play off contro il Brescia. Bianchi era stato squalificato sulla base di un reclamo del Brescia. Al termine della finale play off di andata, terminata 0-0 sul campo del Torino, il consulente tecnico del Brescia Gigi Maifredi aveva sostenuto ai microfoni delle televisioni che il giocatore del Toro aveva pronunciato una espressione blasfema nel corso dell'incontro.
L'attaccante ha sempre sostenuto, al contrario, di non avere mai bestemmiato. E per provarlo la società granata ha deciso di produrre anche una perizia sul labiale del giocatore. "Ha detto 'zio cane' - ha spiegato il presidente del Torino, Urbano Cairo - e lo proveremo". E così è stato.
La Corte di Giustizia Federale ha accolto il ricorso del Torino contro la squalifica per una giornata di Rolando Bianchi. L'attaccante, che il giudice sportivo aveva punito per una presunta bestemmia pronunciata nella finale play off di andata, sarà dunque regolarmente in campo domenica sera contro il Brescia.
All'udienza era presente anche l'attaccante granata, che domenica sera potrà dunque disputare il ritorno della finale Play off contro il Brescia. Bianchi era stato squalificato sulla base di un reclamo del Brescia. Al termine della finale play off di andata, terminata 0-0 sul campo del Torino, il consulente tecnico del Brescia Gigi Maifredi aveva sostenuto ai microfoni delle televisioni che il giocatore del Toro aveva pronunciato una espressione blasfema nel corso dell'incontro.
L'attaccante ha sempre sostenuto, al contrario, di non avere mai bestemmiato. E per provarlo la società granata ha deciso di produrre anche una perizia sul labiale del giocatore. "Ha detto 'zio cane' - ha spiegato il presidente del Torino, Urbano Cairo - e lo proveremo". E così è stato.
