Buffon cauto sul rientro: "Difficile dire quando tornerò"

Calcio
Gianluigi Buffon vuole tornare presto in campo per difendere i pali della Juventus e della Nazionale (Foto AP)
Paraguay's Antolin Alcaraz, third from left, celebrates with a fellow team member after scoring a  penalty goal, as Italy goalkeeper Gianluigi Buffon, left, reacts after failing to stop the shot during the World Cup group F soccer match between Italy and Paraguay in Cape Town, South Africa, Monday, June 14, 2010.  (AP Photo/Julie Jacobson)

Il portiere della Juventus parla dopo l'operazione alla schiena: "Ci sono segnali confortanti ma non voglio fare previsioni". Sui bianconeri: "Siamo un cantiere ma Del Neri è molto pratico". Capitolo Nazionale: "Voglio dare una mano". GUARDA IL VIDEO

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A una settimana dall'operazione alla schiena cui è stato sottoposto, Gigi Buffon ha già ripreso a camminare e sta meglio, ma sui tempi di recupero ancora non si possono fare previsioni. "E' passato solo qualche giorno dall'operazione, però già il fatto che riesca a camminare abbastanza bene e che riesca a ritrovare un po' di forza nel piede sinistro, sono segnali molto confortanti", ha detto. Anche se i chirurghi che l'hanno operato di ernia del disco avevano parlato di tre mesi per riprendere a giocare, sulla data del suo ritorno in campo Buffon preferisce non pronunciarsi "E' un'operazione talmente particolare che non ti puoi permettere di sbilanciarti - ha detto - quando viene intaccato un nervo, il nervo è un tessuto talmente particolare che non ti dà tempi di recupero così precisi, diciamo che nel giro di 12 mesi torno".

Nell'intervista il portiere ha parlato anche della sua avventura ai Mondiali e della nuova Juve, squadra da cui, dice di non avere mai pensato di andarsene. "Non ho detto no a nessuna proposta e a nessuna offerta perché non avevo mai preso ancora in considerazione il fatto di andare via dalla Juve", ha detto. "Dove può arrivare questa Juventus? Sicuramente quest'anno non sarà la cosa più semplice del mondo perché, un po' come in Nazionale, anche la Juve è un cantiere aperto, è cambiata tantissima gente", ha aggiunto. Del Neri "ovunque è andato, ha sempre fatto bene ed è una persona molto pratica, molto coerente e credo che già queste siano delle qualità importanti per poter stare il più lungo tempo possibile in una società simile".

Sul Mondiale, Buffon ha ribadito che nessuno degli azzurri si aspettava che l'Italia sarebbe uscita in quel modo. "Con me in campo - ha aggiunto - sarebbe andata allo stesso modo perché chi mi ha sostituito l'ha fatto bene". "Di sicuro si è visto che in quei 20 minuti con Pirlo in campo la squadra aveva un fisionomia ed una personalità diverse, quello sì. Con Buffon, non lo possiamo dire perché l'abbiamo visto in campo solo 45 minuti", ha aggiunto.

Nell'intervista Buffon ha nuovamente difeso Marcello Lippi, definendolo "una persona correttissima" che "ha le proprie idee e con le proprie idee spessissimo ha vinto e ogni tanto ha perso, come capita a tutti nel mondo del calcio". Con Cesare Prandelli racconta di avere un ottimo rapporto da anni. "Mi auguro di poter dare una mano, a lui e alla nostra Nazionale, e di non essere mai un peso", ha detto Buffon.