Milan, 40 minuti di Berlusconi-show

Calcio
Silvio Berlusconi firma autografi a giovani tifosi prima della conferenza stampa a Milanello
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Il presidente del Consiglio arriva a Milanello a bordo del suo elicottero. Fischi da parte dei tifosi, poi le domande dei cronisti. Non solo calcio, il Premier parla anche di mafia e Legge sulle intercettazioni. TUTTO IL DISCORSO, IL VIDEO, LE FOTO

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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è atterrato a bordo di un elicottero in uno dei campi del centro sportivo di Milanello dove si è radunato il suo Milan per l'inizio della nuova stagione. Fischi e insulti sono arrivati da parte dei tifosi assiepati di fronte al centro sportivo mentre l'elicottero effettuava le manovre di atterraggio. Successivamente il patron rossonero è stato protagonista di una conferenza stampa.

IL DISCORSO A BRACCIO DEL PREMIER

I ringraziamenti al Ministro degli Interni- "Giornata tradizionale di presentazione del Milan per la nuova stagione. Giornata importante visto che la squadra soggetto della presentazione è la squadra più titolata al mondo, me lo ricordano gli appunti che il signor Galliani mi ha preparato meticolosamente. Ma prima di introdurmi nell'elenco, eh, dovete lasciarcelo fare una volta ogni tanto, vorrei ringraziare per l'onore che ci fa il nostro Ministro degli Interni, Roberto Maroni, che è qui presente da tifoso milanista. A lui un complimento sincero perchè sotto la sua guida il Governo è riuscito a produrre uno sforzo nella lotta contro la criminalità organizzata che nessun governo in Italia aveva potuto fare e sono più di 6.600 i mafiosi che sono stati assicurati alla giustizia con più di 600 operazioni di polizia, dei 30 più pericolosi latitanti 26 sono stati anch'essi arrestati e siamo arrivati al sequestro o alla confisca di beni e contanti di oltre 13 miliardi di euro, di cui gran parte viene proprio indirizzato al contrasto alla criminalità organizzata. Il Ministro Maroni ha da me una missione, io sono solito dare le missioni ai miei collaboratori, Galliani ha avuto la missione di diventare la squadra più titolata al mondo ed è stata una missione raggiunta, il ministro Maroni ha la missione di passare alla storia per avere definitivamente sconfitto le organizzazioni criminali. Auguri, e io passerò di supporto, anche io, per la stessa ragione".

I trofei del Milan -
" Dobbiamo anche, per fare bella figura coi nostri sponsor, che sono presenti e che poi ringrazierò per questa loro gentilezza, elencare i trofei: il Milan ha 7 Champions League, 1 World Cup, 3 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe Europee, 2 Coppe delle Coppe, 17 Scudetti, 5 Coppe Italia, 5 Supercoppe di Lega. Ragion per cui io dopo 25 anni sono il Presidente che ha vinto di più, e vi ricordo con orgoglio che il secondo dopo di me è il famosissimo Bernabeu a cui hanno creduto di intitolare uno stadio in Madrid: ha vinto meno della metà dei trofei internazionali che ha vinto il sottoscritto. Non ve li enumero perché sarebbe scontato. Oppure li enumero, non lo so, penso di no. Avete avuto paura eh? Va bene...".

I complimenti a Moratti - "Una squadra grande, in una competizione mondiale, costa. Per essere chiari mentre nella norma le squadre europee e italiane hanno un parco giocatori che costa il 60% di media dei loro ricavi, per andare in cima all'europa e in cima al mondo bisogna spendere molto di più. All'Inter vanno i nostri cordialissimi complimenti. Ancora una volta io ho telefonato al Presidente Massimo Moratti, facendogli i complimenti. Sono uno dei tifosi che è prima di tutto milanese e poi milanista, e quindi sono anche contento che all'estero si faccia onore una nostra squadra. Massimo Moratti ha dovuto per avere la rosa che l'ha portato a queste vittorie impiegare il 125% dei ricavi dell'Inter, e quindi immettere capitale fresco per coprire quelle che sono le perdite. Le squadre normalmente impiegano il 60% deicloro ricavi e il Milan  è andato oltre il 100%".

"Non verrò interdetto..." - "Di fronte anche ai tifosi che anche oggi dicevano qua (Milanello, ndr) "bisogna che si immettano capitali nelle squadre" io semplicemente vorrei ricordare che questo è stato fatto e che negli ultimi sette anni l'immissione di capitali è stata di 461 milioni di euro, e quindi una media di oltre 60 milioni di euro all'anno: 120 miliardi all'anno di vecchie lire. Credo che nessuno in Italia abbia fatto come famiglia uno sforzo di questo tipo, tant'è vero che faccio fatica a sottrarre i miei figli dalla tentazione di interdirmi. Non succederà, non succederà ma comunque sono soldi di passione, sono veramente investimenti di passione. In totale la mia famiglia ha messo 1 miliardo, quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro per il Milan in 25 anni di felice conduzione. Quindi la perdita è stata nella media di questi ultimi sette anni di 65 milioni di euro all'anno e quindi quello che è stato immesso corrisponde anche attraverso garanzie per qualche parte a debiti contratti con le banche, in minor misura ma sempre con garanzie della famiglia".

Allegri, il bel ragazzo che deve vincere -
"Siamo qui oggi quindi per questa giornata di presentazione del nuovo Milan e la prima persona da presentarvi è questo bel ragazzo (il tecnico Massimiliano Allegri, ndr). Noi abbiamo ritenuto di vedere in lui l'identikit degli allenatori a cui vogliamo consegnare la nostra squadra. La missione per lui è sempre la stessa, e il Milan ha una missione sola, che è quella di vincere, vincere in tutte le competizioni in cui si trova ad essere impegnato. Per vincere bisogna scendere in campo con la voglia e con la determinazione di essere padroni del gioco. Quindi serve un Milan sempre offensivo di fronte a qualsiasi avversario. Le vittorie vogliamo conseguirle attraverso un gioco spettacolare che faccia godere non soltanto i nostri tifosi, ma tutto il mondo del calcio".

Capitolo mafia - "Il Milan è la squadra più conosciuta al mondo. Un recente sondaggio internazionale, che cercava di individuare le caratteristiche per cui i vari paesi sono ricordati nell'opinione pubblica mondiale, ha portato purtroppo a questo risultato: al primo posto c'è la mafia. E da qui la battaglia sacrosanta che noi conduciamo, ed è per quello che io mi sono permesso di criticare le troppe fiction, i troppi film, che si scrivono sulla mafia. Nelle classifiche vere dei Ministeri degli Interni del mondo, la mafia italiana è per volume degli affari e per numero dei reati commessi, anche i più gravi, al settimo posto. Quindi è la settima più pericolosa mafia al mondo, mentre invece dal punto di vista della popolarità e della conoscenza è al numero uno, al primo posto, e questo è dovuto al fatto che ci si è voluto impegnare nel diffonderla attraverso, per esempio, telefilm come 'La Piovra' che sono stati visti in più di 180 Paesi".

Una rosa sempre competitiva - " Abbiamo da mandare in campo dei giocatori che devono vincere, ma devono farlo essendo esempi di lealtà. Di lealtà verso i compagni, di lealtà verso gli avversari: uno dei primati che ci inorgogliscono di più è quello che il Milan in moltissimi campionati italiani è uscito come la squadra con minori espulsioni e minori ammonizioni, e questo a una particolare e speciale raccomandazione, filosofia, che la società dà come missione a tutti i suoi giocatori. Abbiamo quindi una rosa che a nostro parere è una rosa assolutamente adeguata per essere competitiva. Parlavamo poco fa con il nostro nuovo allenatore e io dicevo che sfidavo chiunque a raccontarmi di una squadra che avesse come sommatoria di classe quella di quattro giocatori di centrocampo e di attacco che sono Ronaldinho, che sono Pato, che sono Pirlo e che sono Seedorf. E credo che con giocatori del genere, circondati da giocatori tutti nazionali e tutti di grandissima levatura abbiamo avuto la possibilità di metterli in campo per ottenere delle grandi vittorie. Grandi vittorie che sono arrivate fino alla stagione 2007-2008, dove abbiamo vinto due importantissimi trofei internazionali. Poi non si può sempre vincere. A competere sono migliaia e migliaia di squadre nel mondo, ma non ci siamo comportati così male se siamo sempre stati in Coppa dei Campioni, qualificandoci anche per le finali, così come nel campionato italiano, dove siamo secondi dopo la ricchissima Inter e prima della Roma. Quindi, sommando i punti dei due ultimi campionati noi, siamo alle spalle dell'Inter ma veniamo prima della Roma".

Linea verde vincente - Abbiamo anche investito molto nel settore giovanile: nel settore giovanile continuiamo ad essere la squadra con investimenti numero uno e che produce sempre campioni che poi giocano in tante squadre italiane e qualcuno di questi poi ritorna al Milan e ha i titoli per essere appunto titolare nella rosa del Milan. Ricordo soltanto che l'anno passato nel settore giovanile i nostri Giovanissimi si sono laureati Campioni d'Italia, la Primavera ha vinto la Coppa Italia e la Beretti soltanto in finale non ha confermato il suo tricolore che aveva conquistato nella stagione passata 2008-2009.

Chi va, chi resta, chi arriva - Quindi il Milan presente e con la volontà di esserlo nel settore dei giocatori italiani e con la volontà di avere sempre giocatori italiani in squadra. Per la prima squadra abbiamo degli arrivi, abbiamo avuto due partenze: abbiamo avuto la partenza di Nelson Dida che è stato con noi 10 anni, ci ha consentito delle strepitose vittorie, ricordo anche le sue parate in una Coppa dei Campioni, e Giuseppe Favalli che è stato con noi per 4 anni e voglio mandare di cuore un vivo ringraziamento ad entrambi, entrambi campioni di assoluta serietà e validità. Abbiamo invece, avendo avuto queste partenze per quanto riguarda il reparto difensivo, abbiamo Marco Amelia che ci viene dal Genoa, per ora in prestito ma abbiamo diritto di riscatto. E' un pallino del Presidente Berlusconi che l'ha seguito quando era in Nazionale e ne ha ammirato sempre non soltanto la grande abilità ma l'assoluta grinta e la propensione alle sortite dalla porta con grande coraggio, e quindi complimenti, sono sicuro che si troverà bene. Abbiamo Mario Yepes che è un difensore centrale di grande esperienza poi è molto bello, abbiamo Borriello che è bellissimo e che fa innamorare le tifose -bisogna guardare anche a questo, perchè in fondo sono sempre 11 uomini in mutande che sono in campo- e a lui si aggiunge al nostro Borriello. Abbiamo il capitano, ormai un ancient combattent, Massimo Ambrosini e poi abbiamo preso sempre da Genoa un difensore che ha annullato il famoso Messi nei campionati del Mondo. E' il difensore greco che tutti conoscete che si chiama Sokratis Papastathopoulos. E' un nome lunghissimo ma il diminutivo qual'è? Papa? Qualcuno diceva "io ho sempre aspirato..." non è vero! Però insomma, Papa... Va benissimo, forte, robusto, difensore di fascia destra ma anche capace di stare bene al centro dove noi confermiamo che nel Milan resta anche se abbiamo avuto offerte dal Real Madrid ma abbiamo stoicamente resistito per Thiago Silva che consideriamo difensore di assoluta classe e che ha ben figurato anche nella sfortunata squadra brasiliana.

Il mercato del futuro
- Direi che questo è perciò il messaggio: il Milan vuole restare in vetta in Italia, vuole restare in vetta in Europa, vuole restare in vetta nel Mondo. Abbiamo una rosa di giocatori che ci costa, come avete sentito, un prezzo notevolissimo. Ho qui tutto l'elenco dei contratti dei nostri giocatori e quindi è l'anno prossimo che noi abbiamo la possibilità di rinnovare la rosa e abbiamo già deciso che andremo nella direzione della gioventù. Quindi quest'anno scadevano Dida e Favalli oltre purtroppo a Beckham ed erano tutti e tre di età avanzata per il calcio, 37, 38 e 35 anni. L'anno prossimo abbiamo Abbiati (interviene Galliani: "Abbiati l'abbiamo appena prolungato"), abbiamo Roma, abbiamo Kaladze, Nesta, Oddo, Zambrotta, Ambrosini, Pirlo, Seedorf, Ronaldinho, Inzaghi Filippo. E poi gli altri sono in scadenza successiva. QUindi è l'anno prossimo che noi dobbiamo preparare bene sul mercato nazionale ed internazionale per sostituire qualcuno, perchè altri resteranno di questi grandi campioni.

Capitolo sponsor - Italia: 1-mafia, 2-pizza, 3-Milan. Quindi il Milan è visto sulle televisioni di tutto il mondo ed è quindi una squadra ambita dagli sponsor internazionali. Abbiamo quindi pensato di affidarci a Infront che è una società internazionale che cura il settore delle sponsorizzazioni. C'è qui il presidente, Marco Bogarelli fratello del mio antico amico Bogarelli e compagno di battaglie in televisione e abbiamo poi avuto come new entry una grande azienda internazionale, una compagnia aerea, la Emirates, e con il suo direttore generale per l'Italia Massimo Massimi che è qui pur essendo tifoso della Roma ha scelto il Milan proprio per questa sua Internazionalità. Abbiamo anche presenti, e voglio ringraziarlo, il sigonr Dolce e la direttrice Cristiana Ruella che sono rispettivamente AD, mi sembra, di Dolce e Gabbana e direttore generale del gruppo: siamo felicissimi che è stato rinnovato il contratto mi sembra per tre anni. Ci teniamo molto, siamo molto fieri e vi abbiamo dato un modello fantastico perchè meglio di Allegri non potevate trovare. Potevamo fare un aumento sul contratto poteva venire fuori lo stipendio di Allegri. Abbiamo Adidas, c'è qui Jean-Michael Granier che mi ha sentito cantare in francese e che ieri sera mi ha detto che avrei potuto non sfigurare di fronte al grandissimo Aznavour, che ha fatto un concerto straordinario che ricorderò per tutta la vita, veramente a 86 anni sembrava che fosse venuto fuori dal nostro centro "Quo Vadis" di Verona che propone di allungare la vita media fino a 120 anni. Ad Adidas i complimenti più assoluti perchè sono i veri campioni del mondo degli sponsor perchè sono gli sponsor della Spagna, Campione del Mondo, sono gli sponsor della Germania, terza classificata ai campionati del mondo, sono gli sponsor del giocatore che è stato considerato il numero uno al mondo che è Diego Forlan e di Thomas Mueller, capocannoniere e miglior giovane dei campionati del mondo quindi complimenti.

Nuove comodità
- Abbiamo anche altre novità: abbiamo un fantastico pullman e potete visitarlo qua fuori con i colori del Milan, comodissimo dentro, bellissimo fuori che ci è stato realizzato da Man. Abbiamo anche per quanto riguarda le auto le nuove Audi A1 e c'è qui immagino il dott. Giuseppe Tartaglione amministratore delegato che ha avuto nel suo consiglio d'amministrazione Wolf, nuovo presidente eletto da pochi giorni in Germania che è venuto a farci visita e abbiamo molto gradito la sua visita e abbiamo anche una nuova palestra Tecnogym che è la palestra più moderna e più innovativa che si possa immaginare. Volevo farmi mandare una cosa gratis, con tutto quello che spendiamo nel Milan... Io credo che questo sia tutto. Abbiamo anche innovato per gli sponsor una tribuna comoda e coperta perchè possano assistere o mandare i loro ospiti ad assistere agli allenamenti della nostra squadra.

Lettori-tifosi - Ringrazio tutti i media, le televisioni, i giornali che ci trattano con oggettività. Qualche volta suggerirei di trattarci benevolmente. Se per esempio Costa sul Corriere della Sera scrivesse meno male del Milan, avrebbe più gente, lettori del Corriere che leggerebbero i suoi articoli. Perchè i tifosi di calcio, caro amico, vogliono sentire solo cose buone della loro squadra. Hai diritto di parola, ci mancherebbe! Mi lasci finire però, bollino giallo... Davvero, abbiamo fatto un'indagine, quando mi occupavo di televisione e i lettori... in Italia si vendono 5 milioni e 900 mila copie di giornali, poco più di un milione sono giornali sportivi. Quindi siamo il paese che legge meno in Europa: su 1000 abitanti soltanto 86 comprano un giornale. Nel sud ancora meno, solo 56: esattamente quanto sono i giornali venduti per 1000 abitanti in Tunisia. Di questi 5.900.000 quasi un milione sono sportivi, poi anche gli altri giornali hanno la sezione sportiva. Il lettore sportivo compra solo i giornali sportivi; il lettore cosiddetto generalista compra i giornali e legge magari anche lo sport. Non legge assolutamente gli articoli che parlano male della sua amata squadra. Quindi se volete farvi leggere di più dovete per forza parlare bene del Milan. Poi con l'Inter regolatevi voi, siete liberi di fare... ma con il Milan dovete parlare bene! Alberto, a te la parola.

"Mi spiace doverla contraddire però le assicuro che i lettori saranno diminuiti, ma non ha idea di quante mail di lettori che si congratulano con me che ho ricevuto..."

Sono gli interisti, sono tutti interisti! Sono come quelli... sono i comunisti che scrivono male di me. Io ho più del 60% di gradimento e poi invece ti trovi sulle email il peggio di tutto. E' la modernità che avanza: evviva.

Il Milan come esempio di sportività - Questa è la nostra nuova stagione e ci introduciamo così in questa stagione con la positività e l'ottimismo di sempre, con la voglia di fare bene, di giocare bene, di giocare come ho ricordato prima e voglio sottolinearlo ancora con la missione di vincere su ogni campo, in ogni occasione facendo innamorare gli spettatori e comportandoci con lealtà perchè sappiamo bene che tutti gli spettatori si personificano nei singoli atleti in campo che diventano i loro eroi e che quindi il comportamento degli atleti sul campo è un comportamento che deve essere esemplare per tutti ma soprattutto per i giovani. Questo il Milan ce l'ha presentissimo e tutti i nostri giocatori sono chiamati ad un comportamento assolutamente corretto e positivo. E questo credo che sia un fatto da sottolineare perchè il Milan vuole continuare ad essere una squadra di esemplare correttezza. Un augurio di cuore ai nuovi milanisti, un benvenuto a Yepes, un benvenuto e un augurio cordialissimo... di solito quando arriva un nuovo allenatore la domanda di questi signori qua (i giornalisti presenti ndr.) è "mangerà il panettone?". Allora diciamocelo chiaro, noi il panettone l'abbiamo eliminato dalla dieta come atleti. Quando smettiamo di essere atleti mangiamo il panettone. Non è vero perchè ora avremo gli sponsor del panettone e... Roberto vedi com'è difficile fare il Presidente del Consiglio, il Presidente del Milan, il proprietario del 38% di Mediaset?

La ricetta per vincere (che Mou ha "copiato") - Quindi, la missione è molto chiara: dobbiamo attaccare, non vogliamo vedere una punta sola là davanti ma le punte devono essere due. Allora: io quando sono entrato nel calcio, 25 anni fa da Presidente con il signor Galliani ho capito una cosa basilare. E' un po' volgare se vogliamo ma sentendo come parlano i bambini dell'asilo  si può anche dire. Nel calcio la regola è questa qua: "Chi vince è un bel ragazzo, chi perde è una testa di..." puntini, e la rima è scontata. Perciò nel calcio bisogn avincere. Per vincere bisogna fare gol. Per fare gol bisogna tirare in porta. Per tirare in porta bisogna avere le punte che stiano o nell'area di rigore o immediatamente vicine all'area di rigore. Se tu hai due punte e ne metti una a 50 metri sulla destra e hai quello di supporto alle punte ad altri 50 metri sulla sinistra, succede che fai dei tempi di calcio che non fai tiri in porta come è successo nel recente campionato. Quindi questa essendo una cosa chiara -l'allenatore, quando ci siamo incontrati, lo dirà- io sono stato chiarissimo su questo fatto: il Milan vuole vincere, per vincere bisogna fare gol, per fare gol bisogna tirare in porta, per tirare in porta bisogna essere lì nei pressi della porta, altrimenti non si riesce.

(fuoricampo) "L'ha detto Mourinho quello che..."

Quello che ho detto? Non lo so ma ha imparato da me quindi mi compiaccio e gli faccio tanti auguri anche perchè è un personaggio... voi l'avete perso, non voi, i vostri colleghi che seguono l'Inter, avete perso un gran personaggio bisogna dire la verità.

Ronaldinho - Ronaldinho è indiscutibilmente rossonero da qui a quando finirà di giocare. C’è un accordo tra me e lui… Gli rinnoverò sicuramente il contratto. Io lo considero il più grande giocatore di tutti i tempi. Ogni volta che lui va in campo, il biglietto di chi è andato allo stadio, ha trovato soddisfazione. Il biglietto vale i soldi che è stato pagato. E deve essere messo nella situazione più giusta per poter segnare, perché ha il vizio del gol, e per poter fare i suoi passaggi illuminanti e veloci, perché è il più veloce giocatore di testa che io abbia mai visto. Io considero Ronaldinho l’attrazione numero 1 del Milan.

Sulla dichiarazione "Io da allenatore, avrei vinto lo scudetto" - Io mi trovo insostituibile, il numero 1 in tutti i settori. A parte gli scherzi, io stimo molto Leonardo, ma ho avuto con lui delle diverse visioni sul modo di presentare la squadra in campo. Questa cosa di Pato sull’estrema destra con sempre 3-4 avversari da superare prima di arrivare al tiro, non l’ho mai mandata giù. Considero tuttavia che il risultato del Milan nelle ultime partite non sia dovuto solo a questo, ma anche alla grande serie di infortuni. Noi paghiamo una cifra enorme per la nostra rosa e questa cifra enorme ci ha portato negli anni passati a vincere più di qualunque altra squadra al mondo, ci ha portato ad essere secondi dietro la ricchissima e dispendiosissima Inter. E devo dire che sono veramente lieto che abbiano portato a casa questi risultati perché Massimo Moratti, di cui mi onoro di essere amico, meritava, con tutti gli sforzi che ha fatto e con tutto quello che lui ha messo di passione e di capitale dentro l’Inter, di raggiungere finalmente questo successo. Per quanto riguarda noi, guardando i giocatori sul mercato, abbiamo considerato che nessuno valesse quanto i nostri. E nessuno dei nostri andrà via dal Milan. Per qualcuno di quelli a cui scade il contratto l’anno prossimo, avremmo potuto effettuare degli scambi, ma nessuno vuole andare via. Si sta troppo bene al Milan.

Primo incontro con Allegri e presenza allo stadio - La prima volta che ho incontrato Allegri mi ha fatto i complimenti per la cucina di Arcore e io gli ho assicurato che la cucina di Milanello non è inferiore. E ne ha avuto poi conferma. Per quanto riguarda la mia presenza allo stadio devo dire che dopo il tentativo di uccidermi sono stati gli uomini responsabili della mia sicurezza ad insistere affinché io non venissi . Quindi quest’anno, purtroppo a causa di questo “accidente”, mi sono privato del piacere di venire allo stadio a vedere il Milan. E poi devo confessare che vedere Huntelaar mandato a giocare a 50 metri dalla porta sulla fascia destra mi dava una fitta al cuore. E forse anche questo ha contribuito, devo dire la verità.

Se nel finale di mercato ci fosse un grande colpo… - Galliani sa che non c’è una volta in cui lui mi abbia portato la possibilità di un grande acquisto, ad esempio Ronaldinho, a cui io abbia saputo sottrarmi. Di Nesta mi hanno detto che non ero coerente perché ho detto che le bandiere non si vendono e non si comprano. Io pensavo che la Lazio se lo tenesse, ma quando ho visto che lo hanno messo sul mercato per ragioni interne di bilancio e lo stava prendendo la Juventus, allora abbiamo preferito prendere noi il più grande difensore che c’era in Italia. Ma non contraddicendo quello che avevo detto: io non sarei andato a fare un’offerta alla Lazio, ma nel momento in cui la Lazio aveva messo sul mercato il suo campione e lo stava comprando una società in diretta concorrenza con noi, ci è sembrato utile farlo.

La cessione del Milan - Io sono 25 anni che faccio il tifo in rossonero da presidente e so che prima o poi bisogna passare la mano. Se si presentasse un personaggio che avesse una vera passione per il Milan e fosse disposto a firmare mettendo quello che ha messo la mia famiglia per mantenere grande il Milan, io non mi sottrarrei. Ma fino ad ora nessuno ha fatto un’offerta di questo genere e io mi vedo costretto, con passione, voglia e positività, a continuare ad essere responsabile delle sorti di questa grande squadra. Prima squadra titolata al mondo.

Caso Gattuso - Su questo non sono informato, devo dire la verità. Ho molta ammirazione per Gattuso e sarei felice se restasse. Il Milan non si è mai opposto alla volntà di un giocatore di andare a giocare in un altro club, come successo con Sheva. Nessuno deve restare qui controvoglia. Al momento non c'è nessuna trattativa quindi immagino che resti.

L'allievo e maestro - Allegri è un maestro, io sono un professore. C'è una storiella molto carina. "Uno va a comprare dei pappagalli e gli dicono: questo è un pappagallo che dice "buongiorno" e "buonasera" in italiano e vale 2.000 euro. Poi va da un altro e gli dicono: questo vale 3.000 euro perchè lo dice anche in francese "bonjour, bonnesoire". E il signore dice: e quello là? Quello lò 10.000 euro. E cosa dice? Non lo so, ma le basti sapere che i due pappagalli lo chiamano "O' Professore". Quindi c'è tutto da scoprire di Allegri, ma gli ho detto oggi che con me è facilissimo collaborare, perchè ho una grande qualità: non tengo mai dentro niente e dico tutto in faccia. La stima si mantiene, tutti possono sbagliare io per primo. C'è qui un Ministro che può confermarlo e confermare il clima che c'è nel Consiglio dei Ministri, è il modo migliore per fare le cose come si deve.

Fuori dalla crisi - Non credo che sia logico quotare le società di calcio in borsa perchè rappresentano un'attività rischiosa. Non mi sentirei di chiedere ad un azionista di fare un investimento: attualmente i grandi club perdono tutti e producono perdite. Per quanto riguarda la crisi da cui stiamo uscendo perchè abbiamo tenuto i conti in ordine senza mettere le mani nelle tasche degli italiani, abolendo l'Ici e investendo 10 miliardi a supporto delle imprese, noi registriamo un incremento forte delle nostre esportazioni e degli ordini e un apprezzamento degli istituti internazionali di controllo che dice che il nostro Pil aumenterà almeno dell'1% all'anno. Siamo pertanto fuori dalla crisi.

Ibrahimovic
– Noi non abbiamo mai fatto follie per i giocatori, tranne che per Ronaldinho. Per Ibrahimovic avevamo già un accordo con lui e con la Juventus quando si intervenne con quella penalizzazione di otto punti che ci fece cambiare programmi. Tuttavia, anche se considero Ibra un grande campione, non so fino a che punto starebbe bene nel gruppo del Milan

Lasciare il Milan a qualcuno della famiglia - I miei figli sono già troppo presi nella gestione del gruppo. Io conto sui miei nipotini che però sono ancora molto piccoli. Anche se ne ho uno di 2 anni e mezzo che è milanista totale: il nonno ha saputo istruirlo bene a riguardo. Luigi invece mi preoccupa molto perché l’altro giorno ho telefonato e mi hanno detto “sta pregando”, dopo 5 minuti ho richiamato e stava ancora pregando. Dopo 20 minuti “era ancora in preghiera” e allora io ho detto: “No sta dicendo Messa!”. Ora sto scherzando, e mi attirerò le reprimende sue, ma lui è ancora in un’età in cui pensa ad altre cose. Si sta anche per laureare. Tra l’altro oggi sono stato al San Raffaele dove si è laureata mia figlia con 110 e lode in filosofia. Ho dei figli così bravi che certamente non merito. Sono fortunato.

Ancora su Ronaldinho - Ronaldinho è contento di restare qua. Io ho una lunga vicinanza a lui. Ci ho parlato durante tutto il campionato, lo sentivo almeno una volta a settimana, e sono sicuro che lui sia molto felice di restare. E poi le cifre di cui ho sentito parlare per lui sono un decimo di quello che è il valore che noi attribuiamo al giocatore. E per le caratteristiche che ha lui, io sono convinto che possa giocare fino ad età inoltrata nei club di massimi livelli. Se penso ad un giocatore che possa avere una carriera lunga, questo è proprio Ronaldinho. Per dirla chiara, io e Ronaldinho siamo d’accordo che lui rimanga al Milan fino a quando smetterà di giocare.

La rosa del Milan è competitiva - La rosa attuale del Milan è competitiva come qualsiasi altra rosa degli altri club in Europa e in Italia. L’anno scorso siamo stati sfortunati per gli incidenti a catena che abbiamo avuto e devo aggiungere che la società non ha condiviso, per gran parte del campionato, il modo in cui questa rosa era stata messa in campo da un pur bravo allenatore. Il fatto che si stia uscendo dalla crisi non comporta che si possano fare investimenti allegri.

Conclusione - Grazie a tutti, guardateci con benevolenza e con simpatia, altrimenti il qui presente Ministro degli Interni ha un potere sui Servizi Segreti… State attenti perché il Grande Fratello vi controlla. Tanti auguri a tutti di cuore, per voi, le vostre famiglie e il vostro lavoro. E vedrete che anche dal Milan verranno buone soddisfazioni per i vostri lettori ed incrementeremo le vostre copie vendute.

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