Milan, ecco il tuo Prince. Indosserà la maglia numero 27

Calcio
Ricoperto di tatuaggi, Boateng ha fama di avere un caratteraccio. Ma lui chiede a critica e tifosi: "Aspettate un anno per giudicarmi"
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Kevin Prince Boateng si presenta ufficialmente ai rossoneri: "E' un sogno che si avvera. Lavorerò duro e imparerò da Pirlo, Seedorf e Gattuso". E parafrasa Balotelli: "Non sono cattivo, adesso sono una persona nuova"

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Pronto "a giocare in qualsiasi posizione del centrocampo e a dare il 100% ogni giorno". Si presenta così il nuovo acquisto del Milan, Kevin Prince Boateng, che vuole essere chiamato Prince anche sulla sua maglia rossonera numero 27, con cui spera di dare una svolta alla sua storia calcistica. "E' un grande passo per la mia carriera, devo ringraziare Dio e la mia famiglia e adesso per me è il momento di restituire a chi ha creduto in me - spiega Prince, 23 anni. E' un sogno che si avvera, i compagni, lo staff e l'allenatore, mi hanno accolto come una famiglia e non avevo mai visto un centro sportivo come Milanello".

Il ghanese è arrivato al Milan tramite un prestito dal Genoa. "Ma per me non conta la formula con cui il Milan mi ha preso, mi sento rossonero al 100% e devo dimostrare di poter giocare a questo livello. La concorrenza - continua - non mi spaventa, so che non è facile trovare spazio ma lavorerò duro e imparerò da Pirlo, Seedorf e Gattuso".

Ricoperto di tatuaggi, Boateng ha fama di avere un caratteraccio. Il centrocampista è conosciuto anche per qualche vicenda extra-calcistica non proprio positiva, come ad esempio la multa pagata ad un tribunale di Berlino per avere distrutto 12 auto e una moto dopo una notte brava insieme al suo ex-compagno di squadra Patrick Ebert ai tempi dell'Herta Berlino: "Tutto ciò che si legge su di me è il passato, rispetto a quando ero giovane sono una persona nuova. Ho imparato dagli errori e - chiede a critica e tifosi - aspettate un anno per giudicarmi".
"Devono essere l'allenatore e i tifosi a valutarmi dopo aver visto come gioco e decidere i miei punti di forza e le mie debolezze", ha concluso Boateng.

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