Mou punge Benitez: lui non deve certo faticare come me
CalcioL'ex tecnico dell'Inter passato al Real: il suo è un lavoro da sogno, il mio non lo è stato. Quando un allenatore arriva in un club e in un mese ha la possibilità di vincere la Supercoppa italiana ed europea oltre al Mondiale per club, beh, è paradiso...
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L'Inter l'avrà sempre nel cuore, ma lui ha scelto il Real Madrid e si è messo alle spalle il calcio italiano, che non ha mai particolarmente amato. José Mourinho però continua a parlarne e a lanciare frecciatine al suo successore, quel Rafa Benitez che ha vinto la Supercoppa italiana e che adesso va all'assalto di quella europea e del Mondiale per club.
"Lui non dovrà faticare come ho fatto io - ha spiegato lo Special One in un'intervista rilasciata agli inglesi di Sky Sports - il suo è un lavoro da sogno, il mio non lo è stato. Quando un allenatore arriva in un club e in un mese ha la possibilità di vincere la Supercoppa italiana ed europea oltre al Mondiale per club, beh è paradiso. Io al Real ho vinto la Beckenbauer e l'Alicante cup, posso vincere il trofeo del Bernabeu, ma sono tornei estivi. Un allenatore che va in un nuovo club deve pensare a costruire la squadra: Benitez no, lui ha già tutto pronto, società e giocatori, il suo non è un lavoro è un sogno".
Mourinho dimentica che anche lui ha ereditato un'Inter vincente, una squadra costruita da Mancini e già pronta per affermarsi anche in Europa. E a proposito del Mancio, il portoghese parla anche di Premier League, cominciando proprio dal Manchester City. "Non possiamo paragonare la storia e il prestito del Real e del City, ma dal punto di vista della forza economica è un altro discorso, è molto difficile combattere con loro - spiega Mourinho - quando sono arrivato a Madrid ero interessato a Kolarov, ma non ho potuto competere con loro, quando hanno deciso di prenderlo l'hanno preso".
Mourinho ha parlato anche della Premier, secondo lui: "Chelsea, Manchester United e City si giocheranno il titolo, la vedo dura per il Liverpool, per Hodgson non sarà facile". L'arma in più per il Mancity di Roberto Mancini, potrebbe essere Mario Balotelli. Il talento italiano ha rotto con l'Inter nonostante l'addio di Mourinho che con Supermario di problemi ne ha avuti tantissimi. "Balotelli ha tutte le qualità per diventare uno dei migliori attaccanti della Premier - assicura Mourinho - è un ragazzo che ha incredibili potenzialità e poi Mancini lo conosce molto bene. Per lui è arrivata l'ora di crescere come uomo anche se so che per un ragazzo di 18-19 anni non è semplice".
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L'Inter l'avrà sempre nel cuore, ma lui ha scelto il Real Madrid e si è messo alle spalle il calcio italiano, che non ha mai particolarmente amato. José Mourinho però continua a parlarne e a lanciare frecciatine al suo successore, quel Rafa Benitez che ha vinto la Supercoppa italiana e che adesso va all'assalto di quella europea e del Mondiale per club.
"Lui non dovrà faticare come ho fatto io - ha spiegato lo Special One in un'intervista rilasciata agli inglesi di Sky Sports - il suo è un lavoro da sogno, il mio non lo è stato. Quando un allenatore arriva in un club e in un mese ha la possibilità di vincere la Supercoppa italiana ed europea oltre al Mondiale per club, beh è paradiso. Io al Real ho vinto la Beckenbauer e l'Alicante cup, posso vincere il trofeo del Bernabeu, ma sono tornei estivi. Un allenatore che va in un nuovo club deve pensare a costruire la squadra: Benitez no, lui ha già tutto pronto, società e giocatori, il suo non è un lavoro è un sogno".
Mourinho dimentica che anche lui ha ereditato un'Inter vincente, una squadra costruita da Mancini e già pronta per affermarsi anche in Europa. E a proposito del Mancio, il portoghese parla anche di Premier League, cominciando proprio dal Manchester City. "Non possiamo paragonare la storia e il prestito del Real e del City, ma dal punto di vista della forza economica è un altro discorso, è molto difficile combattere con loro - spiega Mourinho - quando sono arrivato a Madrid ero interessato a Kolarov, ma non ho potuto competere con loro, quando hanno deciso di prenderlo l'hanno preso".
Mourinho ha parlato anche della Premier, secondo lui: "Chelsea, Manchester United e City si giocheranno il titolo, la vedo dura per il Liverpool, per Hodgson non sarà facile". L'arma in più per il Mancity di Roberto Mancini, potrebbe essere Mario Balotelli. Il talento italiano ha rotto con l'Inter nonostante l'addio di Mourinho che con Supermario di problemi ne ha avuti tantissimi. "Balotelli ha tutte le qualità per diventare uno dei migliori attaccanti della Premier - assicura Mourinho - è un ragazzo che ha incredibili potenzialità e poi Mancini lo conosce molto bene. Per lui è arrivata l'ora di crescere come uomo anche se so che per un ragazzo di 18-19 anni non è semplice".