Juventus, presentati alla stampa Rinaudo e Traoré
CalcioPrimo giorno ufficiale da bianconeri per gli ultimi due colpi di mercato targati Marotta. Lo stesso direttore generale bianconero coglie l'occasione per tracciare la nuova linea della società. "Ai tifosi? Chiedo di avere pazienza, la società è forte".
ALBUM: Juventus - Le novità della stagione 2010-2011
Il tabellone del calciomercato - Fantascudetto
Ultime due presentazioni in casa Juve. Tocca a Leandro Rinaudo, difensore centrale proveniente dal Napoli e del terzino sinistro Armand Traoré, proveniente dall'Arsenal, entrambi in prestito con diritto di riscatto.
Rinaudo arriva alla Juventus dopo aver passato gli ultimi due anni sotto il Vesuvio. "Le ambizioni per un calciatore devono essere sempre alto -ha dichiarato il giocatore palermitano-. A 27 anni è arrivata una chiamata importantissima che cercherò di onorare. E' gratificante, mi metterà alla prova e con il mio lavoro e la mia dedizione proverò a togliermi qualche soddisfazione". Rinaudo è stato preceduto nel suo arrivo a Torino da un altro suo compagno l'anno scorso a Napoli, Fabio Quagliarella. "Fabio è un attaccante moderno che si può adattare a qualsiasi situazione, che si sacrifica e può lavorare bene nel modulo scelto dal mister.
Al fianco di Rinaudo c'era Armand Traoré, parigino classe 1989, reduce da due stagioni con l'Arsenal e una al Portsmouth. Il difensore non trova molte differenze tra l'ambiente bianconero e quello dei Gunners. "Le differenze non sono molte. La Juventus ha vinto più titoli ma sono due grandi club. La Juve è per me una squadra molto importante, e la prima volta che me ne hanno parlato, ho subito voluto venire qui".
Il francese avrà il numero 17, ereditato da David Trezeguet. "Me l'avevano già assegnato, e quando mio fratello minore l'ha scoperto mi ha detto che era il numero che portava Trezeguet".
"Abbiamo realizzato le linee guida impartiteci dalla società, che intendono coniugare il bilancio con il potenziamento". Giuseppe Marotta, direttore generale juventino, riassume così la campagna acquisti della società. E' stato sottolineato il ringiovanimento progressivo della rosa, con un cantiere che ha portato "Il 50 percento di gente nuova e l'abbassamento dell'età media della squadra", così come gli investimenti nel settore giovanile. Marotta non si definisce deluso dal mercato, nonostante i rifiuti di Burdisso e Borriello. Ed a proposito di mercato, il direttore generale spiega anche per quale motivo la Juventus abbia puntato con così tanta frequenza alla formula del prestito con diritto di riscatto. "Con questo espediente siamo riusciti ad effettuare tanti movimenti, e come lo abbiamo usato noi lo hanno fatto un po' tutti. E' stato un mercato difficile per tutti, dove il contante in circolazione si è rivelato assai scarso".
Non è mancato un appello ai sostenitori bianconeri, ai quali si chiede di stare tranquilli. "Ai tifosi chiedo pazienza, ma assicuro che la società è forte, ha un notevole senso di appartenenza e continuità, rappresentato da Andrea Agnelli, e le prospettive sono buone, perchè la squadra è forte".
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Ultime due presentazioni in casa Juve. Tocca a Leandro Rinaudo, difensore centrale proveniente dal Napoli e del terzino sinistro Armand Traoré, proveniente dall'Arsenal, entrambi in prestito con diritto di riscatto.
Rinaudo arriva alla Juventus dopo aver passato gli ultimi due anni sotto il Vesuvio. "Le ambizioni per un calciatore devono essere sempre alto -ha dichiarato il giocatore palermitano-. A 27 anni è arrivata una chiamata importantissima che cercherò di onorare. E' gratificante, mi metterà alla prova e con il mio lavoro e la mia dedizione proverò a togliermi qualche soddisfazione". Rinaudo è stato preceduto nel suo arrivo a Torino da un altro suo compagno l'anno scorso a Napoli, Fabio Quagliarella. "Fabio è un attaccante moderno che si può adattare a qualsiasi situazione, che si sacrifica e può lavorare bene nel modulo scelto dal mister.
Al fianco di Rinaudo c'era Armand Traoré, parigino classe 1989, reduce da due stagioni con l'Arsenal e una al Portsmouth. Il difensore non trova molte differenze tra l'ambiente bianconero e quello dei Gunners. "Le differenze non sono molte. La Juventus ha vinto più titoli ma sono due grandi club. La Juve è per me una squadra molto importante, e la prima volta che me ne hanno parlato, ho subito voluto venire qui".
Il francese avrà il numero 17, ereditato da David Trezeguet. "Me l'avevano già assegnato, e quando mio fratello minore l'ha scoperto mi ha detto che era il numero che portava Trezeguet".
"Abbiamo realizzato le linee guida impartiteci dalla società, che intendono coniugare il bilancio con il potenziamento". Giuseppe Marotta, direttore generale juventino, riassume così la campagna acquisti della società. E' stato sottolineato il ringiovanimento progressivo della rosa, con un cantiere che ha portato "Il 50 percento di gente nuova e l'abbassamento dell'età media della squadra", così come gli investimenti nel settore giovanile. Marotta non si definisce deluso dal mercato, nonostante i rifiuti di Burdisso e Borriello. Ed a proposito di mercato, il direttore generale spiega anche per quale motivo la Juventus abbia puntato con così tanta frequenza alla formula del prestito con diritto di riscatto. "Con questo espediente siamo riusciti ad effettuare tanti movimenti, e come lo abbiamo usato noi lo hanno fatto un po' tutti. E' stato un mercato difficile per tutti, dove il contante in circolazione si è rivelato assai scarso".
Non è mancato un appello ai sostenitori bianconeri, ai quali si chiede di stare tranquilli. "Ai tifosi chiedo pazienza, ma assicuro che la società è forte, ha un notevole senso di appartenenza e continuità, rappresentato da Andrea Agnelli, e le prospettive sono buone, perchè la squadra è forte".
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