L'Inter vince ma non brilla: Eto'o stende l'Udinese
CalcioSERIE A. Poco convincenti i nerazzurri, che battono 2-1 i friulani all'esordio stagionale davanti al proprio pubblico. Lucio sblocca al 7', poi il pareggio di Floro Flores e infine il ko firmato dal camerunense. GUARDA LE FOTO E LE PAGELLE
ALBUM: Serie A - Inter - Le novità della stagione 2010-2011
Il tabellone del calciomercato - Fantascudetto
LE PAGELLE
INTER-UDINESE 2-1
7' pt Lucio (I), 31' pt Floro Flores (U), 22' st Eto'o (I)
Guarda la cronaca del match
Non è ancora la vera Inter. E non è solo una questione di avvicendamento in panchina tra il taumaturgico José Mourinho e Rafa Benitez. I campioni d'Italia e d'Europa sembrano aver perso la compattezza di qualche mese fa, come dimostra l'anticipo della seconda giornata di Serie A sì vinto contro l'Udinese, ma sofferto e ottenuto contro un avversario apparso in una condizione fisica decisamente migliore.
All'esordio casalingo i nerazzurri non riescono quasi mai a rimanere corti, e soprattutto nel primo tempo appaiono molto, troppo lenti. Col freno a mano a centrocampo anche Wesley Snejder, sbiadita copia del fantastico giocatore ammirato la scorsa stagione. Proprio come Diego Milito, una specie di ectoplasma in un attacco dove (a provare) a tenere in piedi il reparto è il solo Eto'ò. E' lui l'autore del gol partita, un gol da brivido perché arrivato dopo una ribattuta del bravo Handanovic su errore dal dischetto dello stesso camerunense.
Bene invece McDonald Mariga. Qualche responsabilità ce l'ha pure lui, come Lucio, sul pareggio friulano con Floro Flores, ma nel complesso ha giocato una buona gara, sfiorando anche il 2-1 su una delle poche fiammate di Sneijder.
E l'Udinese? Il tecnico Alberto Guidolin può ritenersi soddisfatto nonostante il risultato. Organizzata e pericolosa sui calci piazzati, la sua suadra ha dato filo da torcere ai padroni di casa. Soprattutto durante i primi 45' minuti, dove l'unica colpa di Di Natale e compagni è stata quella di non osare di più. Scarichi nel finale, i bianconeri non sono riusciti ad approfittare di un lungo e forse esagerato recupero (sei minuti), rischiando di subire il terzo gol. Ma il palo su tiro di Eto'o e un po' di imprecisione dell'avversario hanno evitato quella che, come si dice in questi casi, sarebbe stata una punizione eccessiva. A San Siro finisce come lo scorso anno tra Inter e Udinese, ma stavolta è stata una partita diversa. E non solo perché sulla panca nerazzurra non c'è più lo Special One.
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INTER-UDINESE 2-1
7' pt Lucio (I), 31' pt Floro Flores (U), 22' st Eto'o (I)
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Non è ancora la vera Inter. E non è solo una questione di avvicendamento in panchina tra il taumaturgico José Mourinho e Rafa Benitez. I campioni d'Italia e d'Europa sembrano aver perso la compattezza di qualche mese fa, come dimostra l'anticipo della seconda giornata di Serie A sì vinto contro l'Udinese, ma sofferto e ottenuto contro un avversario apparso in una condizione fisica decisamente migliore.
All'esordio casalingo i nerazzurri non riescono quasi mai a rimanere corti, e soprattutto nel primo tempo appaiono molto, troppo lenti. Col freno a mano a centrocampo anche Wesley Snejder, sbiadita copia del fantastico giocatore ammirato la scorsa stagione. Proprio come Diego Milito, una specie di ectoplasma in un attacco dove (a provare) a tenere in piedi il reparto è il solo Eto'ò. E' lui l'autore del gol partita, un gol da brivido perché arrivato dopo una ribattuta del bravo Handanovic su errore dal dischetto dello stesso camerunense.
Bene invece McDonald Mariga. Qualche responsabilità ce l'ha pure lui, come Lucio, sul pareggio friulano con Floro Flores, ma nel complesso ha giocato una buona gara, sfiorando anche il 2-1 su una delle poche fiammate di Sneijder.
E l'Udinese? Il tecnico Alberto Guidolin può ritenersi soddisfatto nonostante il risultato. Organizzata e pericolosa sui calci piazzati, la sua suadra ha dato filo da torcere ai padroni di casa. Soprattutto durante i primi 45' minuti, dove l'unica colpa di Di Natale e compagni è stata quella di non osare di più. Scarichi nel finale, i bianconeri non sono riusciti ad approfittare di un lungo e forse esagerato recupero (sei minuti), rischiando di subire il terzo gol. Ma il palo su tiro di Eto'o e un po' di imprecisione dell'avversario hanno evitato quella che, come si dice in questi casi, sarebbe stata una punizione eccessiva. A San Siro finisce come lo scorso anno tra Inter e Udinese, ma stavolta è stata una partita diversa. E non solo perché sulla panca nerazzurra non c'è più lo Special One.
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