Abel Hernández: "Giocare a Palermo è il mio sogno"
CalcioIntervista alla seconda punta della squadra di Delio Rossi, in visita a Sky. I suoi obiettivi, almeno dieci gol in questa stagione, andare il più avanti possibile in Europa League e diventare un punto fermo della Nazionale uruguaiana. GUARDA IL VIDEO
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di Maghdi Abo Abia
Abel Hernández, soprannominato “La Joya”, il gioiello. Uruguaiano, 20 anni, gioca in Italia dal gennaio 2009. In due stagioni e mezzo con la maglia del Palermo ha collezionato in campionato 29 presenze con 7 reti, mentre in Europa League ha fatto tre centri in due partite. In tutto questo, lo scudetto Primavera conquistato con la squadra rosanero nel 2009, segnando il gol della vittoria sul Siena. Una seconda punta di grande prospettiva, cardine del Palermo del futuro.
Come giudichi la partenza stagionale del Palermo?
Siamo partiti bene, con la vittoria sul Maribor in Europa League. Invece in campionato finora abbiamo stentato. Comunque non siamo preoccupati e proveremo a invertire la rotta già dalla prossima partita in casa contro l’Inter.
Come hai vissuto il tuo arrivo in Italia?
Tutto è stato facilitato dalla presenza a Palermo di Edinson Cavani. Per me è stato come un fratello maggiore. Mi ha aiutato con l’italiano, mi ha insegnato molto e mi è stato vicino in tutto. Per dire, passava lui a prendermi a casa prima per andare agli allenamenti. E’ una grande persona.
E la firma col Palermo?
Per me, sudamericano, l’arrivo a Palermo è stato come realizzare un sogno.
Eppure l’anno scorso avevi chiesto di essere ceduto…
Si, è vero. Lo avevo chiesto ma perché avevo voglia di giocare. Avevo bisogno di spazio. Sarei stato disposto anche a tornare in Uruguay, nel caso. Per questo devo ringraziare il mister Delio Rossi, rivelatosi fondamentale perchè rimanessi in rosanero.
Cosa ha fatto per convincerti a restare?
Mi ha detto che era importante che continuassi serenamente il mio lavoro, che pensassi ad allenarmi e che così lo spazio me lo sarei trovato automaticamente.
Il tuo rapporto con tifosi e presidenza?
Entrambi eccezionali. La tifoseria è calda e appassionata e con Zamparini il rapporto è ottimo.
Quanti gol vuoi fare quest’anno?
L’obiettivo è arrivare in doppia cifra.
Le ambizioni del Palermo in Europa League?
Credo che abbiamo la squadra e i giocatori giusti per fare un cammino importante. Sarà fondamentale agire a piccoli passi, pensando a ogni partita e superare bene la fase a gironi. Sono sicuro che arriveremo lontano.
L’11 agosto hai debuttato in Nazionale…
Si, contro l’Angola, ed ho fatto il mio primo gol con la maglia della Celeste. Una gioia indimenticabile.
Come hai vissuto il Mondiale?
E’ stata una grande emozione. Ero in Uruguay e ho sentito l’entusiasmo della gente. La Nazionale ha regalato felicità a un intero Paese.
Avresti voluto esserci?
Si, ed ho capito che farò di tutto per partecipare alla prossima edizione dei Mondiali nel 2014 in Brasile. Inoltre, siamo vicino a casa, e quindi il mio entusiasmo è ancora maggiore.
Un’ultima domanda. Quanto tempo resterai a Palermo?
Il più a lungo possibile, perché a Palermo sto bene. E’ il mio sogno.
di Maghdi Abo Abia
Abel Hernández, soprannominato “La Joya”, il gioiello. Uruguaiano, 20 anni, gioca in Italia dal gennaio 2009. In due stagioni e mezzo con la maglia del Palermo ha collezionato in campionato 29 presenze con 7 reti, mentre in Europa League ha fatto tre centri in due partite. In tutto questo, lo scudetto Primavera conquistato con la squadra rosanero nel 2009, segnando il gol della vittoria sul Siena. Una seconda punta di grande prospettiva, cardine del Palermo del futuro.
Come giudichi la partenza stagionale del Palermo?
Siamo partiti bene, con la vittoria sul Maribor in Europa League. Invece in campionato finora abbiamo stentato. Comunque non siamo preoccupati e proveremo a invertire la rotta già dalla prossima partita in casa contro l’Inter.
Come hai vissuto il tuo arrivo in Italia?
Tutto è stato facilitato dalla presenza a Palermo di Edinson Cavani. Per me è stato come un fratello maggiore. Mi ha aiutato con l’italiano, mi ha insegnato molto e mi è stato vicino in tutto. Per dire, passava lui a prendermi a casa prima per andare agli allenamenti. E’ una grande persona.
E la firma col Palermo?
Per me, sudamericano, l’arrivo a Palermo è stato come realizzare un sogno.
Eppure l’anno scorso avevi chiesto di essere ceduto…
Si, è vero. Lo avevo chiesto ma perché avevo voglia di giocare. Avevo bisogno di spazio. Sarei stato disposto anche a tornare in Uruguay, nel caso. Per questo devo ringraziare il mister Delio Rossi, rivelatosi fondamentale perchè rimanessi in rosanero.
Cosa ha fatto per convincerti a restare?
Mi ha detto che era importante che continuassi serenamente il mio lavoro, che pensassi ad allenarmi e che così lo spazio me lo sarei trovato automaticamente.
Il tuo rapporto con tifosi e presidenza?
Entrambi eccezionali. La tifoseria è calda e appassionata e con Zamparini il rapporto è ottimo.
Quanti gol vuoi fare quest’anno?
L’obiettivo è arrivare in doppia cifra.
Le ambizioni del Palermo in Europa League?
Credo che abbiamo la squadra e i giocatori giusti per fare un cammino importante. Sarà fondamentale agire a piccoli passi, pensando a ogni partita e superare bene la fase a gironi. Sono sicuro che arriveremo lontano.
L’11 agosto hai debuttato in Nazionale…
Si, contro l’Angola, ed ho fatto il mio primo gol con la maglia della Celeste. Una gioia indimenticabile.
Come hai vissuto il Mondiale?
E’ stata una grande emozione. Ero in Uruguay e ho sentito l’entusiasmo della gente. La Nazionale ha regalato felicità a un intero Paese.
Avresti voluto esserci?
Si, ed ho capito che farò di tutto per partecipare alla prossima edizione dei Mondiali nel 2014 in Brasile. Inoltre, siamo vicino a casa, e quindi il mio entusiasmo è ancora maggiore.
Un’ultima domanda. Quanto tempo resterai a Palermo?
Il più a lungo possibile, perché a Palermo sto bene. E’ il mio sogno.