Serie A. Nell'anticipo della terza giornata, la squadra di Mihajlovic va in vantaggio con un rigore di Ljajic. Poi la reazione biancoceleste: prima il pareggio del centrocampista. Nella ripresa, decide il gigante ceco. Il pubblico viola contesta. LE FOTO
ALBUM: Serie A - Le novità della stagione 2010-2011
Il tabellone del calciomercato - Fantascudetto
LE PAGELLE
FIORENTINA-LAZIO 1-2
19' Ljajic (F) su rig., 32' Ledesma (L), 67' Kozak (L)
Guarda la cronaca dei match
"Pigliali a pedate, o Sinisa pigliali a pedate". Il pubblico viola, impietoso, ha rivolto questo invito all'allenatore serbo non appena Libor Kozak, centravanti ventunenne della Lazio, ha depositato in rete il 2-1 con cui i biancocelesti hanno espugnato il Franchi. La Fiorentina non sa proprio vincere: dopo tre giornate si trova con un solo punto e tanti interrogativi. Senza Jovetic e Mutu manca la fantasia. Se poi Montolivo non riesce a prendere per mano i compagni, allora è notte fonda. Reja invece si coccola la sua Lazio, che si issa al primo posto con il Chievo. Lo fa senza Zarate, ma con la qualità di Mauri e Hernanes, un vero valore aggiunto.
Un primo tempo ad alta velocità. Squadre aperte, fasce super, occasioni una in fila all'altra. Subito Ljajic spaventa Muslera, poi Montolivo spreca una buona rifinitura di Cerci. Proprio l'esterno è uno dei più positivi, Radu è in difficoltà costante. Le corsie viola funzionano alla perfezione. Su una palla centrata da De Silvestri, Ledesma sbaglia il controllo, Cerci ne approfitta e appena sente la mano dell'argentino sulla maglia va a terra. Rigore: dal dischetto, il giovane Ljajic non trema. È sempre Cerci a mettere a ferro e fuoco la trequarti biancoceleste. Gilardino segna, ma è in leggero fuorigioco. La Lazio riesce però a reagire. Merito di un grande Mauri, ispirato e concreto. Rocchi calcia alto dopo una grande combinazione, poi De Silvestri salva un pallonetto di Mauri proprio sulla riga. Ed è ancora Mauri a inventare: dalla destra il pallone per Ledesma è un gioiello: 1-1.
La ripresa inizia con i cambi: fuori Bresciano, generoso ma impreciso, e dentro Brocchi. Ma soprattutto fuori Cerci. Mihajlovic l'aveva avvertito: "O copri di più o ti tolgo". E allora entra Marchionni. Il ritmo è per forza di cose inferiore a quello del primo tempo: il primo squillo è di Vargas. Ma come settimana scorsa all'Olimpico, la partita la cambia Libor Kozak. Reja toglie Rocchi, rinuncia a Zarate e sceglie il centravanti ceco. Che al 21' dopo un'altra giocata di Mauri, appoggia in rete un destro di Hernanes respinto da Frey. Il pubblico si spazientisce, Mihajlovic gioca la carta Babacar. Ma la Fiorentina non ha la grinta sufficiente per andare a fare male alla Lazio. E allora l'invito del pubblico viola diventa ancora più esplicito: "Andate a lavorare".
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FIORENTINA-LAZIO 1-2
19' Ljajic (F) su rig., 32' Ledesma (L), 67' Kozak (L)
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"Pigliali a pedate, o Sinisa pigliali a pedate". Il pubblico viola, impietoso, ha rivolto questo invito all'allenatore serbo non appena Libor Kozak, centravanti ventunenne della Lazio, ha depositato in rete il 2-1 con cui i biancocelesti hanno espugnato il Franchi. La Fiorentina non sa proprio vincere: dopo tre giornate si trova con un solo punto e tanti interrogativi. Senza Jovetic e Mutu manca la fantasia. Se poi Montolivo non riesce a prendere per mano i compagni, allora è notte fonda. Reja invece si coccola la sua Lazio, che si issa al primo posto con il Chievo. Lo fa senza Zarate, ma con la qualità di Mauri e Hernanes, un vero valore aggiunto.
Un primo tempo ad alta velocità. Squadre aperte, fasce super, occasioni una in fila all'altra. Subito Ljajic spaventa Muslera, poi Montolivo spreca una buona rifinitura di Cerci. Proprio l'esterno è uno dei più positivi, Radu è in difficoltà costante. Le corsie viola funzionano alla perfezione. Su una palla centrata da De Silvestri, Ledesma sbaglia il controllo, Cerci ne approfitta e appena sente la mano dell'argentino sulla maglia va a terra. Rigore: dal dischetto, il giovane Ljajic non trema. È sempre Cerci a mettere a ferro e fuoco la trequarti biancoceleste. Gilardino segna, ma è in leggero fuorigioco. La Lazio riesce però a reagire. Merito di un grande Mauri, ispirato e concreto. Rocchi calcia alto dopo una grande combinazione, poi De Silvestri salva un pallonetto di Mauri proprio sulla riga. Ed è ancora Mauri a inventare: dalla destra il pallone per Ledesma è un gioiello: 1-1.
La ripresa inizia con i cambi: fuori Bresciano, generoso ma impreciso, e dentro Brocchi. Ma soprattutto fuori Cerci. Mihajlovic l'aveva avvertito: "O copri di più o ti tolgo". E allora entra Marchionni. Il ritmo è per forza di cose inferiore a quello del primo tempo: il primo squillo è di Vargas. Ma come settimana scorsa all'Olimpico, la partita la cambia Libor Kozak. Reja toglie Rocchi, rinuncia a Zarate e sceglie il centravanti ceco. Che al 21' dopo un'altra giocata di Mauri, appoggia in rete un destro di Hernanes respinto da Frey. Il pubblico si spazientisce, Mihajlovic gioca la carta Babacar. Ma la Fiorentina non ha la grinta sufficiente per andare a fare male alla Lazio. E allora l'invito del pubblico viola diventa ancora più esplicito: "Andate a lavorare".