Del Neri: "Giusto così, continuiamo a non porci limiti"
CalcioIl tecnico della Juventus si gode il successo in casa dell'Udinese. Quattro reti che rinvigoriscono l'ambiente e che danno nuova fiducia alla Juventus, in vista dei prossimi incontri. Nervosismo Udinese per qualche decisione arbitrale giudicata sbagliata.
Gioca a Fantascudetto
Commenta nei forum di Serie A
"Io ho sempre detto che non ci poniamo limiti, la Juve è appena nata, ha giocatori tra i più forti del mondo. Se giochiamo cosi' come oggi i tifosi non possono dire niente". Dopo il 4-0 di Udine il tecnico della Juventus Gigi Del Neri ci ripensa e riapre le porte dello scudetto alla sua squadra dopo averle chiuse in una intervista dei giorni scorsi.
"Noi dobbiamo guardare la Juve, ognuno faccia la propria strada con i propri mezzi, poi vediamo dove si può arrivare". "Già la settimana scorsa avevo detto che non ci poniamo limiti, ma non era stato messo in risalto. I mezzi per non porceli li abbiamo, ma sappiamo che ci sono delle difficoltà durante l'anno - spiega l'ex allenatore della Samp -. Dobbiamo lavorare con continuità in un certo modo, se giochiamo come oggi i risultati arrivano, se giochiamo come a Bari un po' meno...".
Il tecnico della Juve elogia i suoi per la prestazione di oggi: "Mi è piaciuto l'atteggiamento, mi è piaciuta l'attenzione. Abbiamo giocato una gara molto attenta, e anche alla fine, sul 4-0, chiedevo che ci fosse grande attenzione. Se fossimo stati piu'attenti nel finale contro il Lech Poznan probabilmente avremmo vinto. Oggi abbiamo dimostrato molto equilibrio, con giocatori davanti che possono fare la differenza".
La soddisfazione di Del Neri contrasta con la delusione del presidente dell'Udinese Giampaolo Pozzo, il quale si scaglia con decisione contro l'arbitro. "Sono nel calcio da 25 anni e non mi è mai capitata una cosa del genere. Già contro l'Inter non ci e' stato dato un rigore. Oggi contro la Juve, sullo 0 a 0, c'era un rigore su Sanchez che l'arbitro non ha fischiato. Ora basta". Giampaolo Pozzo, patron dell'Udinese, ha "tuonato" contro l'arbitro Bergonzi per un presunto fallo di rigore di Chiellini su Sanchez. "Questo signore era tre anni che non arbitrava la Juve. E lo hanno mandato a Udine - ha detto ancora Pozzo - . Io voglio solo che diano il giusto alla mia squadra. Non altro. Eravamo sullo 0 a 0 e Chiellini andava anche espulso. Partiamo da qui. Forse la partita avrebbe preso un'altra piega". Pozzo, invece, ha confermato piena e totale fiducia in Guidolin. "La colpa e' della squadra - ha detto - Guidolin e' bravo e ha al 100 per cento la mia fiducia. Non cominciamo gia' ora a parlare di queste cose".
Ultimo accenno di Pozzo dedicato a Vincenzo Iaquinta, che ha polemizzato col pubblico in occasione del quarto gol della Juve, da lui segnato. "Iaquinta ha mancato di rispetto al pubblico di Udine. Questo povero ragazzo venuto dal Castel di Sangro e' arrivato da noi, lo abbiamo allevato e tutta la gente gli ha voluto sempre bene, è stato sempre pagato religiosamente", sottolinea Pozzo ai microfoni di Sky ricordando il passato nell'Udinese di Iaquinta. "Alla fine lo mandiamo alla Juve e ha questa mancanza di rispetto verso il pubblico che lo ha sempre amato e rispettato".
La risposta di Iaquinta, sempre dai microfoni di Sky, è arrivata quasi subito. "Ho sentito brutte cose rivolte a mia madre e a caldo ho reagito così. Chiedo scusa. A Udine ho passato momenti bellissimi e non capisco il motivo degli insulti. Io sono un ragazzo istintivo e già me ne sono pentito di quello che ho fatto. Cosi' non si dà un bell'esempio, era una partita tranquillissima e dopo il mio gol si e' accesa un pò, ho sbagliato".
Iaquinta parla anche di Giampaolo Pozzo. "Con Pozzo non ho mai avuto problemi e mi dispiace per quello che ha detto su di me, ma poi ci parlerò e chiariremo. E comunque non ce l'avevo con lui".
Commenta nei forum di Serie A
"Io ho sempre detto che non ci poniamo limiti, la Juve è appena nata, ha giocatori tra i più forti del mondo. Se giochiamo cosi' come oggi i tifosi non possono dire niente". Dopo il 4-0 di Udine il tecnico della Juventus Gigi Del Neri ci ripensa e riapre le porte dello scudetto alla sua squadra dopo averle chiuse in una intervista dei giorni scorsi.
"Noi dobbiamo guardare la Juve, ognuno faccia la propria strada con i propri mezzi, poi vediamo dove si può arrivare". "Già la settimana scorsa avevo detto che non ci poniamo limiti, ma non era stato messo in risalto. I mezzi per non porceli li abbiamo, ma sappiamo che ci sono delle difficoltà durante l'anno - spiega l'ex allenatore della Samp -. Dobbiamo lavorare con continuità in un certo modo, se giochiamo come oggi i risultati arrivano, se giochiamo come a Bari un po' meno...".
Il tecnico della Juve elogia i suoi per la prestazione di oggi: "Mi è piaciuto l'atteggiamento, mi è piaciuta l'attenzione. Abbiamo giocato una gara molto attenta, e anche alla fine, sul 4-0, chiedevo che ci fosse grande attenzione. Se fossimo stati piu'attenti nel finale contro il Lech Poznan probabilmente avremmo vinto. Oggi abbiamo dimostrato molto equilibrio, con giocatori davanti che possono fare la differenza".
La soddisfazione di Del Neri contrasta con la delusione del presidente dell'Udinese Giampaolo Pozzo, il quale si scaglia con decisione contro l'arbitro. "Sono nel calcio da 25 anni e non mi è mai capitata una cosa del genere. Già contro l'Inter non ci e' stato dato un rigore. Oggi contro la Juve, sullo 0 a 0, c'era un rigore su Sanchez che l'arbitro non ha fischiato. Ora basta". Giampaolo Pozzo, patron dell'Udinese, ha "tuonato" contro l'arbitro Bergonzi per un presunto fallo di rigore di Chiellini su Sanchez. "Questo signore era tre anni che non arbitrava la Juve. E lo hanno mandato a Udine - ha detto ancora Pozzo - . Io voglio solo che diano il giusto alla mia squadra. Non altro. Eravamo sullo 0 a 0 e Chiellini andava anche espulso. Partiamo da qui. Forse la partita avrebbe preso un'altra piega". Pozzo, invece, ha confermato piena e totale fiducia in Guidolin. "La colpa e' della squadra - ha detto - Guidolin e' bravo e ha al 100 per cento la mia fiducia. Non cominciamo gia' ora a parlare di queste cose".
Ultimo accenno di Pozzo dedicato a Vincenzo Iaquinta, che ha polemizzato col pubblico in occasione del quarto gol della Juve, da lui segnato. "Iaquinta ha mancato di rispetto al pubblico di Udine. Questo povero ragazzo venuto dal Castel di Sangro e' arrivato da noi, lo abbiamo allevato e tutta la gente gli ha voluto sempre bene, è stato sempre pagato religiosamente", sottolinea Pozzo ai microfoni di Sky ricordando il passato nell'Udinese di Iaquinta. "Alla fine lo mandiamo alla Juve e ha questa mancanza di rispetto verso il pubblico che lo ha sempre amato e rispettato".
La risposta di Iaquinta, sempre dai microfoni di Sky, è arrivata quasi subito. "Ho sentito brutte cose rivolte a mia madre e a caldo ho reagito così. Chiedo scusa. A Udine ho passato momenti bellissimi e non capisco il motivo degli insulti. Io sono un ragazzo istintivo e già me ne sono pentito di quello che ho fatto. Cosi' non si dà un bell'esempio, era una partita tranquillissima e dopo il mio gol si e' accesa un pò, ho sbagliato".
Iaquinta parla anche di Giampaolo Pozzo. "Con Pozzo non ho mai avuto problemi e mi dispiace per quello che ha detto su di me, ma poi ci parlerò e chiariremo. E comunque non ce l'avevo con lui".