Gastaldello: "Campionato lungo, temo solo Pippo Inzaghi"

Calcio
Gastaldello contrasta Pastore in Sampdoria-Palermo
sport_calcio_italiano_gastaldello_ansa

L'INTERVISTA. Il centrale difensivo della Sampdoria, protagonista con i compagni di squadra Pozzi e Mannini di alcuni spot per Sky, racconta il momento dei blucerchiati ed è ottimista per il futuro: anche la passata stagione siamo partiti a rilento...

Commenta nel forum della Sampdoria

Guarda le pagelle di Sampdoria-Napoli

di Fabrizio Basso

Il campionato non è uno spot ma uno spot strappa un sorriso. Soprattutto in un periodo in cui l'ottimismo inciampa un pochino. La Sampdoria ha un saldo positivo in termini di gioco, un po' meno in risultati, tra sviste arbitrali e ingenuità proprie. E poi, diciamocelo, c'è quella sindrome da zona Cesarini che rischia di diventare un incubo. Gli ultimi minuti sono stati spesso fatali. Come nel più classico dei thriller il colpo di scena è poco prima dei titoli di coda. O del triplice fischio finale.

Tra lo scellerato epilogo di domenica 19 settembre, quando in tre minuti il Napoli ha battuto due volte Curci, ha vinto la partita ma non ha ammutolito il catino di Marassi, mai domo, e la trasferta a Cagliari di mercoledì 22, c'è stata, per Daniele Gastaldello, Daniele Mannini e Nicola Pozzi, una gita fuori porta a Milano, per registrare spot e promo per Sky. In divisa linda, i tre blucerchiati hanno improvvisato sforbiciate, colpi di testa e passeggiate con sguardo sulla telecamera che neanche Tom Cruise le fa così perfette. Con sfottò tra loro, risate e lingua che si attorciglia costringendo a ripetere le sequenze.

Daniele Gastaldello sorride. Ma con una punta di sofferenza. Non per la giornata da divo, bensì per il campionato. Che gli ha portato in dono la maglia azzurra della nazionale ma con quella della Sampdoria non tutto è andata come nei suoi pensieri. Ma, difensore di razza con le gambe segnate come la corteccia di un albero dopo il passaggio di decine di innamorati, non lascia smarcare la tristezza, anzi la imbriglia bene.
Deluso dall'avvio di stagione?
"Siamo partiti bene, poi alcuni mezzi passi falsi ci hanno un po' frenato".

Col Napoli dopo il gol di Cassano sembrava fatta.

"E invece abbiamo preso due gol da polli. Ma rammento a tutti che anche la passata stagione siamo partiti a rilento e poi abbiamo chiuso quarti".

Dove bisogna intervenire?

"Dobbiamo migliorare la concentrazione. Quando siamo in vantaggio e manca poco alla fine abbiamo la sensazione di avere già vinto e ci frega".

Lei è arrivato in Nazionale con la Samp.

"Grande soddisfazione, è il traguardo di ogni calciatore. Spero che Prandelli continui a convocarmi, io mi impegnerò al massimo per convincerlo".

Gli attaccanti italiani sono i più forti al mondo?

"Diciamo che in Italia ci sono attaccanti temibili. Sono tutti forti".

Il più fastidioso?

"Pippo Inzaghi. E' sempre sul filo del fuorigioco, non puoi staccare lo sguardo un attimo da lui: è uno che non perdona".

A Cagliari chi l'attende?

"Acquafresca e Matri".

Clienti tosti.

"Molto. Tornano e pressano, servono mille occhi".