Lazio prima, Reja predica calma: "Ora non esaltiamoci"
CalcioIl tecnico dei biancocelesti dopo la vittoria di Verona che regala il primato alla sua squadra vola basso: "Ora non vorrei che ci si esaltasse oltre misura, siamo appena all'inizio, anche se stiamo facendo molto bene. Il cammino è ancora lungo"
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"Ora non vorrei che ci si esaltasse oltre misura: siamo appena all'inizio, anche se stiamo facendo molto bene. Non dobbiamo esaltarci, il cammino è ancora lungo e dobbiamo andare avanti giornata dopo giornata". Dopo aver battuto il Chievo, ritrovando Zarate e volando in testa alla classifica, il tecnico della Lazio Edy Reja, intervistato da Sky, cerca di fare il 'pompiere'. Sulla partita Reja dice che "con un po' più di cattiveria la squadra certe palle le mette dentro. Però abbiamo fatto un'ottima prestazione difensiva, e Muslera praticamente non ha fatto interventi. Tutto ciò pur avendo affrontato un avversario che, come il Chievo, è in salute".
Secondo l'allenatore della Lazio, il segreto dell'ottimo momento della sua squadra è il gruppo."Devo fare i complimenti ai ragazzi - dice ancora Reja a Sky – perché ogni volta cambio modo di giocare ed anche gli interpreti: finché i ragazzi si comporteranno così ci prenderemo delle belle soddisfazioni. Del resto, è impensabile che giochino sempre gli stessi, oggi per esempio ha riposato Ledesma". "E' questo lo spirito che ci deve animare per tutto il campionato - continua Reja -. I ragazzi mi hanno promesso che da qui alla fine accetteranno ogni decisione che prenderò sulla formazione. Se ci sarà questo spirito andremo lontano. L'anno scorso, quando sono arrivato, c'erano tantissimi problemi, e c'erano un po' di frazionamenti, adesso invece, piano piano, stiamo raggiungendo un buon obiettivo, giocando un ottimo calcio: lo spirito è cambiato, creiamo e difendiamo".
Ora qual è il pericolo? "I ragazzi sanno che il calcio può dare dei dispiaceri - risponde Reja -. Il pericolo è l'esaltazione della piazza, Roma è come Napoli: ci fa piacere che i tifosi sognino, ma noi dobbiamo mantenere un grandissimo equilibrio".
ALBUM: Serie A - Le novità della stagione 2010-2011
Fantascudetto
"Ora non vorrei che ci si esaltasse oltre misura: siamo appena all'inizio, anche se stiamo facendo molto bene. Non dobbiamo esaltarci, il cammino è ancora lungo e dobbiamo andare avanti giornata dopo giornata". Dopo aver battuto il Chievo, ritrovando Zarate e volando in testa alla classifica, il tecnico della Lazio Edy Reja, intervistato da Sky, cerca di fare il 'pompiere'. Sulla partita Reja dice che "con un po' più di cattiveria la squadra certe palle le mette dentro. Però abbiamo fatto un'ottima prestazione difensiva, e Muslera praticamente non ha fatto interventi. Tutto ciò pur avendo affrontato un avversario che, come il Chievo, è in salute".
Secondo l'allenatore della Lazio, il segreto dell'ottimo momento della sua squadra è il gruppo."Devo fare i complimenti ai ragazzi - dice ancora Reja a Sky – perché ogni volta cambio modo di giocare ed anche gli interpreti: finché i ragazzi si comporteranno così ci prenderemo delle belle soddisfazioni. Del resto, è impensabile che giochino sempre gli stessi, oggi per esempio ha riposato Ledesma". "E' questo lo spirito che ci deve animare per tutto il campionato - continua Reja -. I ragazzi mi hanno promesso che da qui alla fine accetteranno ogni decisione che prenderò sulla formazione. Se ci sarà questo spirito andremo lontano. L'anno scorso, quando sono arrivato, c'erano tantissimi problemi, e c'erano un po' di frazionamenti, adesso invece, piano piano, stiamo raggiungendo un buon obiettivo, giocando un ottimo calcio: lo spirito è cambiato, creiamo e difendiamo".
Ora qual è il pericolo? "I ragazzi sanno che il calcio può dare dei dispiaceri - risponde Reja -. Il pericolo è l'esaltazione della piazza, Roma è come Napoli: ci fa piacere che i tifosi sognino, ma noi dobbiamo mantenere un grandissimo equilibrio".
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