Napoli, lieve malore per Mazzarri. Parlano i giocatori

Calcio
Il "Pocho" e la sua grinta, cuore del Napoli
Italy Soccer Serie A

Il tecnico partenopeo costretto a disertare le interviste del dopo gara per via di un leggero malessere. Al suo posto hanno parlato Hamsik e Lavezzi. Lo slovacco calma gli entusiasmi: "È ancora presto", mentre l'argentino esalta la grinta della squadra.

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Leggero malessere per il tecnico del Napoli Mazzarri dopo la vittoria contro la Roma. Per questo - come fanno sapere da Sky sport - hanno parlato in sala stampa solo i giocatori della squadra azzurra, compreso il match winner Marek Hamsik, che ne approfitta per raffreddare facili entusiasmi: "Siamo contenti ma siamo all'inizio della stagione - avverte lo il centrocampista slovacco - E' solo l'inizio, la classifica e' corta, se perdi una partita di
scavalcano sei squadre. Era importante vincere in casa e sbloccarsi. La classifica e' molto corta ed e' presto per parlare".

"Penso che la grinta che abbiamo  messo in campo sia stata la cosa che più ci ha aiutato per ritrovare  la vittoria che qua da parecchio tempo mancava". Sono le parole di  Ezequiel Lavezzi. L'argentino non si sbilancia su dove può arrivare il Napoli. "Dobbiamo rimanere tranquilli. Tre giocatori aiutano, ma la cosa più importante è la squadra. Non si va da nessuna parte se non si gioca in undici", aggiunge Lavezzi ai microfoni di Sky Sport.

Lo schieramento della Roma secondo l'argentino non ha agevolato il Napoli. "Non lo so, penso che il merito non sia soltanto mio ma di tutta la squadra che ha lavorato per raggiungere quest'importante vittoria -aggiunge-, perchè ci aiuta a riprendere fiducia, visto che era da parecchio tempo che non vincevamo in casa. Per fortuna, abbiamo ritrovato la vittoria".

Il presidente Aurelio De Laurentiis predica calma sulle voci di un Napoli che potrebbe già essere in lotta per la Champions League: "Finchè ci saranno i finti padroni conviene rimanere con i piedi per terra e non alimentare speranze che potrebbero rivelarsi vane. L'obiettivo dei partenopei deve essere un posto dal quinto al decimo, poi se verrà qualcosa di meglio sarà tanto di guadagnato".

Il presidente non perde l'occasione per attaccare l'organizzazione dei calendari, a livello italiano e continentale. "Sono coi piedi per terra, conosco come sono impostati male i campionati in Italia e in Europa. Se avessimoorganizzato tutto noi che siamo i veri padroni del calcio e non loro finti padroni del calcio potrei dare una risposta diversa. Adesso, poi, ci sottraggono anche i giocatori per le Nazionali. Insomma -ha detto il presidente napoletano- ci stiamo abituando ad affrontare le giornate senza una programmazione ed una logica specifica sul piano produttivo e sul piano razionale.

De Laurentiis temeva che i soli due giorni per preparare il match con i capitolini che invece avevano avuto due giorni in più poteva fare la differenza. "Due giorni in meno rispetto alla Roma per prepararci ci ha procurato un'alta tensione, tuttavia abbiamo sfatato il fatto di non aver mai segnato al San Paolo anche se in realtà segnavamo. Erano 13 anni che non si batteva la Roma a Napoli, il 13 non e' il mio numero ma oggi mi ha portato fortuna".