Inter, Benitez: ''Sono soddisfatto, potevamo vincere''
CalcioIl tecnico nerazzurro commenta lo 0-0 nel derby d'Italia contro la Juventus: ''Sono soddisfatto della squadra, perché ha fatto il suo lavoro contro una formazione forte''. E su Coutinho: ''E' giovane e ha talento''. LE FOTO
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"Sono soddisfatto della squadra, perché ha fatto il suo lavoro contro una formazione forte. Potevamo vincere". Rafa Benitez commenta così, ai microfoni di Sky Sport, lo 0-0 con la Juventus nel posticipo della 6a giornata. "Nessun turn-over? Questa squadra aveva fatto bene mercoledì, avevamo fiducia - aggiunge il tecnico dell'Inter -. Poi abbiamo perso Biabiany all'inizio, con la stessa idea di mercoledì pensavamo si potesse giocar bene e vincere. La squadra aveva fatto bene e abbiamo visto che cambiare non è facile. Milito tornava dopo 7-8 giorni dal problema alla gamba e non era facile, ma alla fine ha fatto il suo lavoro, ha avuto un paio d'occasioni".
Benitez si sofferma sulla prestazione di Coutinho: "E' giovane e ha talento, ha giocato bene con il Werder e oggi ha fatto bene anche. Non è difensivo, ma in attacco ha qualità, può fare la differenza. I giovani hanno bisogno d'aiuto. Panchina corta? Se abbiamo 3-4 infortunati è più difficile. Abbiamo giocatori giovani, ma quando torneranno Samuel, Pandev, Zanetti, Thiago Motta saremo più forti". Gli fanno notare che l'Inter ha portato pochi uomini in area avversaria, l'ex allenatore del Liverpool spiega che "quando giocano più o meno sempre gli stessi non è facile arrivare in area tante volte. Loro - continua - avevano tanta gente dietro. A volte ci siamo riusciti, altre volte no. Eto'o a sinistra? All'inizio avevo deciso di giocare con certo modulo perché Milito aveva avuto dei problemi, ha bisogno di tempo. Eto'o sta facendo molto bene".
Del calcio italiano Benitez sapeva "un po' di cose, è sin qui quello che mi aspettavo. Mi è piaciuto molto il livello degli arbitri, si parla si parla ma non hanno fatto male. Gli allenatori poi conoscono il calcio a livello tattico, tutti sanno quello che devono fare". E sul caso Sulley Muntari, che ha lasciato lo stadio una volta aver saputo di non essere stato inserito neanche in panchina. "Siamo in 18, non c'è un problema diverso. Avevo un giocatore in più e oggi è toccato a lui essere escluso. L'unico contento di stare in panchina - conclude con una battuta - può essere l'allenatore, nessun altro. E' normale".
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"Sono soddisfatto della squadra, perché ha fatto il suo lavoro contro una formazione forte. Potevamo vincere". Rafa Benitez commenta così, ai microfoni di Sky Sport, lo 0-0 con la Juventus nel posticipo della 6a giornata. "Nessun turn-over? Questa squadra aveva fatto bene mercoledì, avevamo fiducia - aggiunge il tecnico dell'Inter -. Poi abbiamo perso Biabiany all'inizio, con la stessa idea di mercoledì pensavamo si potesse giocar bene e vincere. La squadra aveva fatto bene e abbiamo visto che cambiare non è facile. Milito tornava dopo 7-8 giorni dal problema alla gamba e non era facile, ma alla fine ha fatto il suo lavoro, ha avuto un paio d'occasioni".
Benitez si sofferma sulla prestazione di Coutinho: "E' giovane e ha talento, ha giocato bene con il Werder e oggi ha fatto bene anche. Non è difensivo, ma in attacco ha qualità, può fare la differenza. I giovani hanno bisogno d'aiuto. Panchina corta? Se abbiamo 3-4 infortunati è più difficile. Abbiamo giocatori giovani, ma quando torneranno Samuel, Pandev, Zanetti, Thiago Motta saremo più forti". Gli fanno notare che l'Inter ha portato pochi uomini in area avversaria, l'ex allenatore del Liverpool spiega che "quando giocano più o meno sempre gli stessi non è facile arrivare in area tante volte. Loro - continua - avevano tanta gente dietro. A volte ci siamo riusciti, altre volte no. Eto'o a sinistra? All'inizio avevo deciso di giocare con certo modulo perché Milito aveva avuto dei problemi, ha bisogno di tempo. Eto'o sta facendo molto bene".
Del calcio italiano Benitez sapeva "un po' di cose, è sin qui quello che mi aspettavo. Mi è piaciuto molto il livello degli arbitri, si parla si parla ma non hanno fatto male. Gli allenatori poi conoscono il calcio a livello tattico, tutti sanno quello che devono fare". E sul caso Sulley Muntari, che ha lasciato lo stadio una volta aver saputo di non essere stato inserito neanche in panchina. "Siamo in 18, non c'è un problema diverso. Avevo un giocatore in più e oggi è toccato a lui essere escluso. L'unico contento di stare in panchina - conclude con una battuta - può essere l'allenatore, nessun altro. E' normale".