Cobolli ammette: alla Juve ci fu l'ombra di Lippi su Ranieri

Calcio
L'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha "accusato" Blanc di aver contattato Lippi quando sulla panchina bianconera c'era ancora Ranieri
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L'ex presidente bianconero rivela: "Blanc aveva proprosto all'ex ct di tornare ad essere l'allenatore della Vecchia Signora nonostante l'ottimo lavoro svolto dal tecnico romano. Non so se ora si stia ripetendo la stessa situazione nella Roma". IL VIDEO

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C'è l'ombra di Marcello Lippi dietro Claudio Ranieri? Allo sfogo, sia pure mai esplicito, di qualche giorno fa, dell'allenatore romano, risponde indirettamente l'ex presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli. "Io penso di sì - ha spiegato ai microfoni di Sky riferendosi al periodo juventino - Blanc aveva proposto a Lippi di venire a fare l'allenatore della Juventus prima di ingaggiare Ranieri. E Lippi decise di non venire perchè voleva stare ancora fuori dall'ambiente calcistico per aspettare la sentenza del processo che riguardava suo figlio. E quindi il Pensiero di Lippi era un pensiero oggettivo. Che poi ci fosse anche un altro retro-pensiero che poteva vedere Lippi, alla fine del proprio impegno azzurro, di nuovo occuparsi della Juventus con qualche ruolo importante, questo lo suppongo".

Il tecnico romano si riferiva sia ai tempi del suo esonero, nella primavera 2009, sia alle voci delle ultime settimane, che lo vorrebbero a rischio di panchina. Sul primo frangente, Cobolli aggiunge: "Credo che Ranieri abbia fatto un ottimo lavoro alla Juventus. E che nelle ultime settimane in cui è andato via, avesse percepito che da parte delle proprietà non c'era più il cento per cento di fiducia e che pensasse, come spesso capita, che ci fosse dietro di lui l'ombra di Lippi". Cobolli si pronuncia anche sul famoso "pranzo di Recco", in cui Jean Claude Blanc incontrò Lippi. "A posteriori si può dire che fu una piccola imprudenza. Si poteva cercare un ambiente più riservato. Fu una superficialità, dovuta anche alla non conoscenza dell'attenzione che gli italiani danno a queste cose. Ranieri poi andò avanti, fece ottime cose, ma quando ci trovammo con la Juventus che stava gradualmente scivolando, con la sensazione che i calciatori cominciassero a non ascoltare più Ranieri, prendemmo la decisione di sostituire il tecnico. Lui ci rimase male, ma io devo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto".



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