Iličić, Jovetić e gli altri: gli "ić files" a costo zero
CalcioSono giovani, nella maggior parte dei casi provengono dall'ex Jugoslavia e costano relativamente poco. La Serie A ha già scoperto l'ex Maribor e il jolly viola, il futuro è di Aleksić, Seferović, Stevanović e di molti altri talenti dal cognome simile...
I giovani fenomeni: in Europa corrono, in Italia guardano
di Matteo Veronese
Il commissario tecnico Prandelli ha lanciato l'allarme: mancano nuove leve da arruolare in nazionale. Cercasi talenti disperatamente, insomma. E così via al tam tam delle discussioni per capire come risolvere il problema. Ma mentre si discute della carenza di promettenti giovani nostrani, ecco che emergono nel campionato di A ragazzotti di belle speranze. Campioni in erba, utilizzando un'espressione da almanacco del calcio. Arrivano per lo più da paesi dell'ex Jugoslavia per cifre lontanissime da quelle che fanno muovere i grandi club, sono giovanissimi e in molti casi sconosciuti, eppure in poco tempo iniziano a fa parlare di sé (e a far lievitare il prezzo del cartellino) grazie alle loro prestazioni in campo.
Quanti, fino a un paio di mesi fa, avevano mai sentito parlare di tal Josip Iličić, ad esempio? Oggi lo conoscono tutti, soprattutto Julio Cesar, Storari e Frey, che nell'ultima giornata di campionato è stato suo malgrado spettatore in prima fila di una prodezza balistica che nulla ha da invidiare a quella di Andrea Pirlo poche ora prima. Il giovane sloveno, prelevato dal Maribor assieme al compagno di squadra Armin Bačinović per una cifra complessiva di 3 milioni di euro dal Palermo, ha già regalato dispiaceri alle difese di Inter, Juventus e Fiorentina in poco meno di un mese. Niente male per un ventiduenne che fino a pochi mesi fa militava in una lega che conta solamente 10 squadre e che, storicamente, non può neanche lontanamente essere paragonata a quelle dell'Europa occidentale per intensità e tasso tecnico. La sua consacrazione è avvenuta, curiosamente, durante il match contro la Fiorentina di un altro talento proveniente dall'est, Stevan Jovetić.
Jo-Jo, montenegrino classe '89, 58 presenze in serie A con la maglia della Fiorentina impreziosite da 8 gol, è stato inseguito da molti top club europei, Real Madrid e Manchester United su tutti, prima di firmare con i toscani grazie alla sapiente regia di Pantaleo Corvino. Arrivato per 8 milioni di euro oggi ne vale più del doppio, nonostante l'infortunio che lo costringerà a seguire i compagni dalla tribuna. Tra questi c'è Adem Ljajić, due anni più giovane, anche lui proveniente dal Partizan di Belgrado e scartato dopo un periodo di prova dal Manchester United. Ljajić è già entrato nei meccanismi della squadra guidata da Siniša Mihajlović tanto da essere stato schierato tra gli undici titolari già in tre occasioni. 2 reti in 4 presenze, entrambe su rigore, sono il segno che il ragazzo ha grande sicurezza nei propri mezzi e non teme le responsabilità; caratteristiche che potrebbero in breve tempo alzare il suo valore di mercato dagli attuali 7 milioni di euro.
Dietro questi quattro (già grandi) nomi, c'è una folta colonia di "-ic" che scalpita. Sempre a Firenze si coccolano Haris Seferović, classe '92, svizzero di origini bosniache, campione del mondo Under 17 con la nazionale elvetica, per la quale ha realizzato 9 gol in 11 presenze. Anche per questo il suo cartellino è costato circa 2 milioni di euro, al Franchi si augurano ben spesi. A Genova, sponda rossoblù, puntano forte su Danijel Aleksić.
Attaccante, classe '91, ha esordito la scorsa stagione contro la Juventus. Una conferma delle grandi qualità del ragazzo arriva dalla sua storia nella nazionale serba: nel 2008 Danijel ha militato in quattro categorie diverse della selezione del proprio paese, passando dal giocare l'Europeo Under 17 in Turchia all'esordio, pochi mesi più tardi, con la nazionale maggiore in amichevole contro la Polonia, vestendo nel frattempo le maglie dell'Under 19 e dell'Under 21. Chiuso dalle operazioni di mercato di Preziosi, oggi è andato a farsi le ossa al Greuther Fürth, ma in molti scommettono che rientrerà presto nel capoluogo ligure, anche perché il prezzo del suo cartellino si aggira sul milione e mezzo di euro.
A fargli compagnia, a Genova, ha trovato anche Nenad Tomović, classe 1987, arrivato nella città ligure dalla Stella Rossa per 3,5 milioni ma è stato frenato da un infortunio che lo sta tutt'ora tenendo lontano dal terreno di gioco. A Marassi è passato anche Ivan Fatić, compagno di nazionale del viola Jovetic e del più "stagionato" Mirko Vučinić, prima di essere girato in prestito al Cesena: il prezzo del suo cartellino, dal momento dell'approdo al Chievo, è salito a 1,5 milioni, merito anche dei trascorsi con la maglia nerazzurra dell'Inter.
Non solo in serie A, ma anche nella serie cadetta milita un "-ic" da tenere d'occhio. Si tratta di Alen Stevanović: di proprietà dell'Inter, veste la maglia granata del Torino. A 18 anni ha registrato la prima presenza da professionista la scorsa stagione durante Inter-Siena 4-3, gettato nella mischia da José Mourinho. Uno che di giovani e di talento se ne intende.
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di Matteo Veronese
Il commissario tecnico Prandelli ha lanciato l'allarme: mancano nuove leve da arruolare in nazionale. Cercasi talenti disperatamente, insomma. E così via al tam tam delle discussioni per capire come risolvere il problema. Ma mentre si discute della carenza di promettenti giovani nostrani, ecco che emergono nel campionato di A ragazzotti di belle speranze. Campioni in erba, utilizzando un'espressione da almanacco del calcio. Arrivano per lo più da paesi dell'ex Jugoslavia per cifre lontanissime da quelle che fanno muovere i grandi club, sono giovanissimi e in molti casi sconosciuti, eppure in poco tempo iniziano a fa parlare di sé (e a far lievitare il prezzo del cartellino) grazie alle loro prestazioni in campo.
Quanti, fino a un paio di mesi fa, avevano mai sentito parlare di tal Josip Iličić, ad esempio? Oggi lo conoscono tutti, soprattutto Julio Cesar, Storari e Frey, che nell'ultima giornata di campionato è stato suo malgrado spettatore in prima fila di una prodezza balistica che nulla ha da invidiare a quella di Andrea Pirlo poche ora prima. Il giovane sloveno, prelevato dal Maribor assieme al compagno di squadra Armin Bačinović per una cifra complessiva di 3 milioni di euro dal Palermo, ha già regalato dispiaceri alle difese di Inter, Juventus e Fiorentina in poco meno di un mese. Niente male per un ventiduenne che fino a pochi mesi fa militava in una lega che conta solamente 10 squadre e che, storicamente, non può neanche lontanamente essere paragonata a quelle dell'Europa occidentale per intensità e tasso tecnico. La sua consacrazione è avvenuta, curiosamente, durante il match contro la Fiorentina di un altro talento proveniente dall'est, Stevan Jovetić.
Jo-Jo, montenegrino classe '89, 58 presenze in serie A con la maglia della Fiorentina impreziosite da 8 gol, è stato inseguito da molti top club europei, Real Madrid e Manchester United su tutti, prima di firmare con i toscani grazie alla sapiente regia di Pantaleo Corvino. Arrivato per 8 milioni di euro oggi ne vale più del doppio, nonostante l'infortunio che lo costringerà a seguire i compagni dalla tribuna. Tra questi c'è Adem Ljajić, due anni più giovane, anche lui proveniente dal Partizan di Belgrado e scartato dopo un periodo di prova dal Manchester United. Ljajić è già entrato nei meccanismi della squadra guidata da Siniša Mihajlović tanto da essere stato schierato tra gli undici titolari già in tre occasioni. 2 reti in 4 presenze, entrambe su rigore, sono il segno che il ragazzo ha grande sicurezza nei propri mezzi e non teme le responsabilità; caratteristiche che potrebbero in breve tempo alzare il suo valore di mercato dagli attuali 7 milioni di euro.
Dietro questi quattro (già grandi) nomi, c'è una folta colonia di "-ic" che scalpita. Sempre a Firenze si coccolano Haris Seferović, classe '92, svizzero di origini bosniache, campione del mondo Under 17 con la nazionale elvetica, per la quale ha realizzato 9 gol in 11 presenze. Anche per questo il suo cartellino è costato circa 2 milioni di euro, al Franchi si augurano ben spesi. A Genova, sponda rossoblù, puntano forte su Danijel Aleksić.
Attaccante, classe '91, ha esordito la scorsa stagione contro la Juventus. Una conferma delle grandi qualità del ragazzo arriva dalla sua storia nella nazionale serba: nel 2008 Danijel ha militato in quattro categorie diverse della selezione del proprio paese, passando dal giocare l'Europeo Under 17 in Turchia all'esordio, pochi mesi più tardi, con la nazionale maggiore in amichevole contro la Polonia, vestendo nel frattempo le maglie dell'Under 19 e dell'Under 21. Chiuso dalle operazioni di mercato di Preziosi, oggi è andato a farsi le ossa al Greuther Fürth, ma in molti scommettono che rientrerà presto nel capoluogo ligure, anche perché il prezzo del suo cartellino si aggira sul milione e mezzo di euro.
A fargli compagnia, a Genova, ha trovato anche Nenad Tomović, classe 1987, arrivato nella città ligure dalla Stella Rossa per 3,5 milioni ma è stato frenato da un infortunio che lo sta tutt'ora tenendo lontano dal terreno di gioco. A Marassi è passato anche Ivan Fatić, compagno di nazionale del viola Jovetic e del più "stagionato" Mirko Vučinić, prima di essere girato in prestito al Cesena: il prezzo del suo cartellino, dal momento dell'approdo al Chievo, è salito a 1,5 milioni, merito anche dei trascorsi con la maglia nerazzurra dell'Inter.
Non solo in serie A, ma anche nella serie cadetta milita un "-ic" da tenere d'occhio. Si tratta di Alen Stevanović: di proprietà dell'Inter, veste la maglia granata del Torino. A 18 anni ha registrato la prima presenza da professionista la scorsa stagione durante Inter-Siena 4-3, gettato nella mischia da José Mourinho. Uno che di giovani e di talento se ne intende.
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