Irlanda: Prandelli, gli azzurri e l'attentato. "Tranquilli"

Calcio
Il ct della Nazionale, Cesare Prandelli, non mostra preoccupazione per le notizie dall'Irlanda
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Venerdì a Belfast il match dell'Italia per le qualificazioni a Euro 2012. Un'autobomba a Londonderry: "La Federazione sta acquisendo informazioni e ci farà sapere". Mauri: "Voglio tenermi stretta questa maglia". Zambrotta punta alle 100 presenze. LE FOTO

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Le foto: risate azzurre nel ritiro


"Abbiamo saputo dell'attentato a Londonderry, la Federazione sta acquisendo informazioni e ci farà sapere. Ma siamo tranquilli". Così Cesare Prandelli, ct della nazionale azzurra di calcio in campo venerdì prossimo a Belfast contro l'Irlanda del Nord, ha commentato la notizia dell'autobomba a Londonderry. "Abbiamo saputo, ora stiamo cercando di capire" ha aggiunto Prandelli. Dal Viminale sono aperti i canali con la polizia irlandese e, al momento, non ci sono segnali particolari di allarme. Come di consueto, alla partenza per Belfast del gruppo azzurro, giovedì, si unirà Roberto Massucci, responsabile operativo della sicurezza. "Sì, siamo tranquilli, anche se ieri lo eravamo un po' di più" ha concluso con un sorriso Prandelli.

Cassano: ma cos'è 'sta storia? - Niente paura, insomma. E' il messaggio che arriva dalla nazionale - oltre che alla nazionale - dopo l'attentato di Londonderry. "Ma cos'è questa storia?", si informava al bar di Coverciano Antonio Cassano, dando voce alle scontate preoccupazioni del gruppo, senza però perdere il sorriso. Non è la prima volta che la nazionale incrocia situazioni delicate per la sicurezza. E non solo per il clima di tensione che l'accompagnò al Mondiale sudafricano. "Anche lì - ha ricordato il difensore Gianluca Zambrotta - c'era paura, in quel caso per la criminalità. Ma le forze dell'ordine ci hanno aiutato molto, mi auguro sia così anche questa volta, per noi e per il pubblico. Comunque, ci hanno detto di stare tranquilli".

I precedenti ad alta tensione -
A settembre 2004, l'Italia impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali di Germania dovette traslocare da Tiraspol a Chisinau per la trasferta in Moldavia, causa incidenti degli indipendentisti romeni. Sempre a settembre, ma dal 2009, la trasferta a Tbilisi fu accompagnata dai venti di guerra in Ossezia tra Georgia e Russia.

L'allarme dell'intelligence inglese -
L'Italia gioca come detto venerdì sera contro l'Irlanda del Nord, a Belfast, 100 chilometri a sud-est della cittadina dell'Ulster dove stanotte le frange ribelli dell'Ira hanno fatto esplodere un auto; un gesto dimostrativo che confermando i timori di un'escalation espressi dall'MI5, il servizio segreto interno britannico: il 2010 è l'anno più caldo dagli accordi di pace del '98. Ad accendere ora le luci sugli estremisti irlandesi, più che la ribalta internazionale di Euro 2012, è stata la prossima partecipazione del vicepremier irlandese Martin McGuinnes al congresso dei conservatori britannici, previsto nei giorni prossimi a Birmingham. "Sono uomini di Neanderthal, non guardano al futuro", l'immediata condanna del politico nei confronti degli attentatori.

Operazione sicurezza al via -
"Siamo in contatto col Viminale, al momento nessun allarme specifico", dicono invece dallo spogliatoio azzurro. A rassicurare la nazionale, anche la presenza di Demetrio Albertini, presidente del Club Italia, il cui arrivo a Coverciano era peraltro già previsto. Roberto Massucci, responsabile operativo della sicurezza azzurra, si unirà giovedì al gruppo squadra in partenza per Belfast. I canali di informazioni con l'Irlanda sono aperti, nelle prossime ore se ne saprà qualcosa di più. "Ci siamo informati un po' tutti - ha concluso un altro azzurro, Stefano Mauri - La Federazione è in contatto con l'Irlanda. Ci hanno detto che per il momento non ci sono problemi".

Parla Mauri, dalla Lazio all'azzurro
-  "Adesso mi sento più responsabilizzato, penso di poter dare tanto. Adesso spero di poter rimanere in Nazionale il più a lungo possibile". Stefano Mauri è  il calciatore del momento. Il centrocampista della Lazio, protagonista nello splendido avvio di campionato dei biancocelesti, si è guadagnato la convocazione in Nazionale e torna in azzurro dopo un'assenza di circa 3 anni. "Ho sempre pensato di poter tornare in azzurro ma sapevo che la strada sarebbe stata lunga perché ci sono tanti giocatori di livello. Sono stato bravo a non mollare, a lavorare per crescere sempre". Mauri è pronto a mettersi a disposizione e a sfruttare le sue qualità eclettiche. "Io sono un centrocampista offensivo, posso giocare in un centrocampo a 3 o posso fare anche l'esterno. Decide l'allenatore, io  sono pronto", dice. La chiamata è arrivata in un momento d'oro per la Lazio. La formazione allenata da Edy Reja è in vetta al campionato dopo 6 giornate. "C'è tanto merito della squadra in questa convocazione. Ci stiamo sacrificando ed è importante. Se questo avviene con regolarità, i giocatori ci guadagnano. Il gruppo si è ricompattato, stiamo lavorando bene: pensiamo al bene della Lazio, giochiamo tutti uniti e ci sacrifichiamo per i compagni. Nessuno pensa a se stesso", spiega.

"Dobbiamo continuare su questa strada. Abbiamo  buone individualità e abbiamo dimostrato di potercela giocare alla  pari con tutti", dice prima di evidenziare i meriti di Reja, arrivato sulla panchina capitolina nel corso della passata stagione. "Ha una grandissima esperienza, ha capito subito quali fossero i problemi. Ce li ha fatti notare e noi abbiamo capito: ora stiamo facendo benissimo  tutti insieme", dice Mauri che, nel corso del mercato estivo, ha 'rischiato' di passare alla Sampdoria. "Non ho giocato la prima di  campionato perché c'era la richiesta della Samp. La dirigenza mi ha  dichiarato incedibile, perché sono un giocatore importante. E questo  mi ha reso molto felice. Ho sempre detto che alla Lazio sto bene, ho appena prolungato il contratto per altri 3 anni", dice. Il campionato è fermo per gli impegni delle Nazionali: quando si ripartirà, tra 10 giorni, la Lazio dovrà difendere il sorprendente primato. "Le grandi hanno qualcosa in più, noi dobbiamo pensare solo a noi. Non dobbiamo pensare alle grandi, che faranno un  altro campionato", dice mantenendo un profilo basso. Per ora si pensa solo alla Nazionale, senza alcuna preoccupazione per la sicurezza del  gruppo azzurro dopo l'autobomba esplosa a Londonderry. "Non c'è la  minima preoccupazione, la federazione è in contatto con le autorità. Non c'è nessun problema", dice Mauri.

Le parole di Zambrotta, che fa 100
- A 34 anni Gianluca Zambrotta dice di "vivere la giornata senza far progetti a lungo termine". L'esatto contrario della Nazionale di Prandelli che lo ha richiamato per carenza di alternative. Però il terzino del Milan e della Nazionale, 97 presenze in azzurro fin qui, un traguardo ce l'ha. "Al Mondiale dissi che non mi sentivo finito - ha ricordato - quando giovedì scorso Prandelli mi ha chiamato per chiedermi se ero disponibile a tornare, non ho pensato a prendermi particolari rivincite. Ho detto semplicemente sì. Non sono qui per togliere il posto a nessuno, non ho detto che torno e pretendo di giocare. Ma le 100 presenze sono vicine e vorrei raggiungerle". Zambrotta in Nazionale ritrova Cassano: "Non dipendeva da noi veterani se lui doveva o no venire al Mondiale - ha concluso Zambrotta - in quella occasione la questione riguardava lui e Lippi. I problemi erano tra loro due. Ora è qui, e sono contento: è vero che di fenomeni in giro non ce ne sono, ma Antonio, Balotelli e Pirlo dimostrano che il calcio italiano ha ancora talento".

Assegnati i numeri -
Maglia numero 9 per Sergio Floccari, alla sua prima convocazione in Nazionale maggiore. L'11 va a Marco Borriello, mentre per Mauri c'è il 6 e Cassano conferma ovviamente il numero 10. E' l'esito dell'assegnazione dei numeri per il doppio impegno dell'Italia, contro Irlanda del Nord e Serbia per le qualificazioni a Euro 2012. Questo l'elenco completo dei 23 convocati di Prandelli, con i rispettivi numeri.
1 Viviano, 2 Molinaro, 3 Criscito, 4 Chiellini, 5 De Rossi, 6 Mauri, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Floccari, 10 Cassano, 11 Borriello, 12 Sirigu, 13 Gastaldello, 14 Bovo, 15 Mirante, 16 Cassani, 17 Palombo, 18 Lazzari, 19 Zambrotta, 20 Pazzini, 21 Pirlo, 22 Rossi, 23 Bonucci.