Muntari: "Andare via a gennaio? Se non gioco perché no"

Calcio
Sulley Muntari
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Il centrocampista ghanese voluto da Mourinho non rientra nei piani di Benitez, e dopo lo scontro di domenica sera pare ormai inevitabile una sua partenza a gennaio verso Liverpool. "Andarsene non è un problema. Sono un calciatore. Voglio giocare".

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Ben dieci interisti sono al lavoro con le Nazionali e altri nove acciaccati. La sosta è cominciata ma per il momento Rafa Benitez può solo sperare che i suoi giocatori tornino tutti integri dagli impegni in giro per l'Europa e che l'infermeria si svuoti il prima possibile.

Da qui alla sosta natalizia, fra campionato e Champions League non ci sarà tempo per tirare il fiato. Poi si riaprirà il mercato e non è escluso che l'allenatore spagnolo prema sulla societa' perchè, a differenza della sessione estiva, investa per almeno un rinforzo.
Non in attacco. Pare che Benitez sia soddisfatto di numero e qualità delle punte, e con il rientro di Thiago Motta potrebbe anche cambiare modulo virando al 4-3-1-2. Piuttosto sente la necessità di rinforzare la linea mediana. Farebbe comodo uno come Bastian Schweinsteiger, del Bayern Monaco.

Mentre è ormai chiaro che a gennaio si separeranno le strade dell'Inter e di Sulley Muntari. Ieri il ghanese si è chiarito con allenatore, dirigenza e anche con capitan Zanetti, dopo l'insubordinazione di domenica, quando ha reagito all'invio in  tribuna lasciando lo stadio poco prima della sfida con la Juve. Poche ore dopo, pero, Muntari ha fatto sapere che cambiare aria tutto sommato non gli dispiacerebbe affatto. "Andare via? Perché no? - ha spiegato alla britannica SkySports -. Sono un calciatore, non qualcuno a cui basta prendere uno stipendio. Amo il calcio, sono ambizioso e voglio giocare ogni giorno. Il mio posto non è la tribuna, ma il campo". Forse quello di Anfield Road, visto che media inglesi e africani ora accostano Muntari al Liverpool.

Negli ultimi giorni è riemerso anche il caso Maicon. Ma più che un divorzio dall'Inter, al momento ci sono più chance per una separazione fra il terzino brasiliano e il suo agente, Antonio Caliendo. "Forse andrò io in rottura con Maicon", ha ammesso a TeleLombardia il procuratore che in estate ha bussato spesso per chiedere un ritocco del contratto e nelle ultime ore si è scagliato contro la dirigenza nerazzurra sostenendo che nei mesi scorsi "c'è qualcuno che ha giocato sporco". Accuse che l'Inter non raccoglie.