Calciopoli, il perito: non fu Facchetti a nominare Collina

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In aula a Napoli anche il difensore del Milan Alessandro Nesta
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Durante la seconda udienza del processo che si è svolta a Napoli è stata fatta un'integrazione alle perizie sulle intercettazioni: fu Bergamo a nominare Collina. In aula Rosetti, Nesta e Ledesma. La prossima udienza è fissata per martedì 19. I VIDEO

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Calciopoli: tutte le intercettazioni

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Si è tenuta oggi la seconda udienza del processo a Calciopoli ripreso dopo la pausa estiva. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 19 ottobre, giorno in cui dovrebbero comparire anche Alessandro Del Piero e l'arbitro Tagliavento, oggi assenti.

Dal processo è emerso che non fu Giacinto Facchetti a pronunciare il nome Collina durante la conversazione telefonica del 26 novembre 2004 con l'allora designatore arbitrale Paolo Bergamo in cui si faceva riferimento a una griglia arbitrale per una partita del campionato. E' quanto emerge da una integrazione della perizia fonica depositata oggi al processo da Roberto Porto, il perito incaricato di esaminare e trascrivere le intercettazioni indicate dalla difesa di Luciano Moggi. Si tratta di quella che la difesa di Moggi aveva definito "la madre di tutte le intercettazioni", sostenendo che la frase "metti dentro Collina" era da attribuire all'ex presidente dell'Inter Facchetti. Il perito, a quanto si è appreso, ha invece accertato che il nome dell'arbitro è pronunciato dall'interlocutore, ovvero dal designatore Bergamo.

"Quell'episodio mi è sfuggito, a me è sembrato un colpo di testa". Così l'ex arbitro Roberto Rosetti ha risposto alla domanda relativa al fallo di mano di Zauli in Lazio-Fiorentina del maggio 2005. "E' stato sicuramente un errore, ma in quel momento l'ho valutato così". Alla domanda se avesse avuto durante l'intervallo telefonate Roberto Rosetti ha precisato "In 27 anni non ho mai tenuto acceso il cellulare nell'intervallo, per mia scelta. Tra il primo e il secondo tempo di quella partita però arrivo una telefonata da parte di Bergamo al quarto assistente. Parlai con Bergamo che usò toni molto duri sotto il profilo psicologico con frasi del tipo come hai fatto a non vederlo, era un mani clamoroso'. Io però poi ho pensato solo a finire bene la partita".

Al processo di Napoli è stato sentito anche il difensore del Milan Alessandro Nesta che ha dichiarato di non ricordare gli episodi dei due rigori contestati dalla Fiorentina in occasione della gara con i rossoneri del 30 aprile 2005. Nesta non ricordava neppure di essere diffidato prima di quel match. "Ricordo di aver giocato la partita successiva Milan-Juventus e che in quella occasione fui ammonito per un brutto fallo. Polemiche? Tra Milan e Juve, che erano in lotta per lo scudetto, ognuno tirava dalla propria parte". A chiedere la deposizione di Nesta è stata la difesa dell'ex arbitro De Santis proprio per cercare di dimostrare che le ammonizioni ai giocatori diffidati, prima dei match con la Juve, non erano scientifiche.

"Ricordo che pioverà molto, ma abbiamo giocato lo stesso". Cristian Ledesma, ai tempi
capitano del Lecce, parla nella seconda udienza di calciopoli dopo la pausa estiva della partita contro la Juve del novembre 2004. "Non ricordo di aver chiesto di verificare le condizioni del campo, e non so se lo abbia fatto il capitano della squadra avversaria". Ledesma ha ammesso che molti dettagli di quel periodo gli sono ormai sfuggiti dalla memoria. In riferimento alla partita Lecce-Parma del 29 maggio 2005 ha detto: "Il giocatore del Parma Morfeo fu espulso a fine gara, ma non ricordo la motivazione. Ricordo che Zeman ad un certo punto vide la partita da dietro la panchina, il pubblico cominciò a protestare ma non ho mai chiesto sal mister i motivi di quel gesto".

Anche Moggi ha parlato, e lo ha fatto intervenendo nel corso della trasmissione Goal di notte, in onda su Napoli Canale 21 e condotta da Michele Plastino: "Per me il campionato quest'anno lo vince il Milan, che è superiore all'Inter. Il Napoli, però, è forte soprattutto grazie ai due attaccanti Lavezzi e Cavani, che è stato un colpo di mercato. La Roma ha un grande difetto: Ranieri, che vuole imitare Mourinho, ma guardate che fine ha fatto. Io invece ammiro molto De Laurentiis perché in poco tempo è diventato un esperto di calcio, come se fosse un uomo che vive da quarant'anni in questo mondo". Lo ha detto l'ex direttore generale della Juventus e del Napoli, Luciano Moggi,  Quanto a Calciopoli, ha aggiunto: "Non voglio entrare nel merito del processo in corso a Napoli, ma ho visto molti personaggi del mondo del calcio che fuori, nelle interviste o nei talk-show, hanno detto una cosa e poi nell'aula di tribunale hanno detto l'esatto contrario".