Ivan: con Arkan io non c'entro, 19 ultras fermati in Serbia

Calcio
E' fissata per domani l'udienza per la convalida dei fermi di Ivan Bogdanov e gli altri ultras rinchiusi nelle carceri genovesi di Marassi e Pontedecimo
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Venerdì l'udienza di convalida d'arresto di Bogdanov e degli altri 7 hooligans a Genova. La polizia di frontiera ha bloccato diversi autobus, ai confini con Croazia e Ungheria: a bordo anche alcuni protagonisti degli scontri di Marassi. VIDEO E FOTO

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"Non mi aspettavo che ci fossero problemi politici con l'Italia. Non credevo che la partita sarebbe stata sospesa e non ho nulla a che vedere col le tigri di Arkan". Lo ha detto stamani Ivan Bogdanov, il capo ultrà serbo arrestato dopo i disordini di martedì allo stadio Marassi di Genova, al suo avvocato di fiducia Gianfranco Pagano, durante il colloquio sostenuto nel carcere genovese di Pontedecimo.

Fermati 19 ultras serbi - Diciannove tifosi serbi che facevano ritorno in patria da Genova sono stati fermati dalla polizia di frontiera. Come ha riferito oggi l'emittente tv B92, da ieri sera diversi autobus con a bordo decine di tifosi sono entrati in Serbia attraverso i posti di confine con Croazia e Ungheria. Fra i passeggeri vi sono evidentemente alcuni dei facinorosi protagonisti degli incidenti e delle violenze di martedì sera allo stadio Marassi di Genova, che hanno portato alla sospensione della partita Italia-Serbia. Secondo B92, tutti i tifosi che rientrano in Serbia vengono controllati e perquisiti scrupolosamente dalle forze di polizia, che agiscono su mandato del Consiglio per la sicurezza nazionale, riunitosi ieri a Belgrado sotto la presidenza del capo dello Stato, Boris Tadic. Al momento vi sarebbero ancora un paio di autobus fermi ai controlli al posto di frontiera serbo-ungherese di Horgos.

Ivan nel carcere femminile - E' stata intanto fissata per domani mattina l'udienza di convalida degli otto ultrà serbi rinchiusi nelle carceri genovesi di Marassi e Pontedecimo. Tra loro anche Ivan Bogdanov, il trentenne che ha guidato i facinorosi allo stadio Ferraris  e che ora (particolare piuttosto curioso) si trova detenuto nel carcere femminile genovese di Pontedecimo. A tutti sono contestati i danneggiamenti aggravati e la violazione della legge 401/89 sull'ordine pubblico nelle manifestazioni sportive. Bogdanov e altri rispondono anche di porto abusivo di oggetti atti ad offendere. Stamani sono in corso i colloqui con i legali che sono stati dati loro d'ufficio. Le convalide si terranno in carcere e saranno condotte dal gip Maurizio De Matteis del tribunale di Genova. 

La "Belva" è un recidivo
- Ivan Bogdanov, l'hooligan serbo arrestato a Genova, è stato uno dei leader dell'assalto all'ambasciata degli Stati Uniti a Belgrado nel febbraio 2008. Lo scrive il quotidiano 'Blic', che nella sua edizione online snocciola il curriculum del 30enne. Bogdanov è uno dei principali membri degli 'Ultra bojs', la frangia più estrema del tifo della Stella Rossa, e fa parte del movimento '1389'. L'assalto all'ambasciata Usa, organizzato nelle violente proteste per l'indipendenza del Kosovo, secondo 'Blic' spicca accanto ad altre 'gesta'. Bogdanov è stato coinvolto in aggressioni nei confronti di agenti di polizia, tifosi del Partizan Belgrado e del Maribor. Inoltre, è stato arrestato per possesso di stupefacenti ed è stato accusato anche di detenere animali pericolosi senza autorizzazione