Benitez: "Messi? Non direi no". Moratti: "Sogno da tifoso"
CalcioAlla vigilia di Cagliari-Inter il tecnico nerazzurro parla di infortuni ("Un problema che riguarda tutti") e di mercato: ''Se Moratti prende Messi non mi oppongo''. Replica del presidente: "Da tifoso sarebbe bello. Ma credo costi più di 100 milioni"
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Tanti infortuni, ma bisogna vincere. L'Inter di Rafa Benitez riparte con un'infermeria affollata dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali. I nerazzurri fanno visita al Cagliari per l'anticipo domenicale della settima giornata del campionato di Serie A. "Tre giocatori sono tornati con infortuni, ma è una situazione che riguarda diversi club in Europa. Guardate cosa dicono il Barcellona e il Bayern Monaco: è un discorso chiaro", dice Benitez, costretto in particolare a rinunciare ad elementi fondamentali come Esteban Cambiasso e Diego Milito. "Ma in campo - dice - andremo sempre in undici...".
"Le partite delle Nazionali cambiano tutto. Le soste sono difficili da gestire, ora può essere più facile lavorare tutti insieme. Il calendario è la chiave di questa situazione, fa la differenza. Adesso abbiamo le partite di Champions durante la settimana ma possiamo lavorare. E con tutti i giocatori disponibili, la squadra può migliorare", aggiunge il tecnico iberico. La sequenza di infortuni, osserva, non è una caratteristica peculiare della sua Inter.
"Due anni fa, quando è arrivato Mourinho dopo europei hanno avuto 50 infortuni, 37 muscolari. E' normale, poi, che dopo una partita qualche giocatore abbia qualche problema", dice. Domani, viste le assenze, in attacco sarà determinante Samuel Eto'o. "Milito, che è stato fermo per un mese e mezzo, non ci sarà e questo crea difficoltà. Ma c'è Eto'o che è in forma. Non abbiamo abbondanza di attaccanti centrali, ma abbiamo elementi con altre caratteristiche", spiega.
Moratti ha detto che potrebbe parlarne con il Barcellona, che si vedrà cosa si potrà fare. Lionel Messi è sempre stato il sogno del presidente dell'Inter, Rafa Benitez è un uomo concreto, ma anche a lui piace sognare. "Se il presidente vuole comprare Messi io non dico di no - ha detto sorridendo lo spagnolo nella conferenza stampa della vigilia di Cagliari-Inter -. Si è parlato anche di Benzema e Kakà, sono tutti e tre giocatori bravissimi, ma per quanto riguarda Benzema abbiamo Milito ed Eto'o e non avrebbe senso prenderlo. Per Kakà abbiamo Sneijder e Coutinho, ma se il presidente vuole prendere Messi, beh io non dico di no".
Intanto il Presidente nerazzurro, di rientro da un tour in Barhein per promuovere l'immagine dell'Inter, risponde così: "La battuta su Messi, se non altro, è servita affinché si parlasse meno degli infortunati. Di reale c'è solo il fatto che, come tifoso, sarebbe bello avere Messi. Poi c'è un presidente e da questo punto di vista, mi sembra che sia difficile".
Ma Moratti spenderebbe 100 milioni di euro per Messi? Di fronte alla domanda diretta, il presidente chiarisce: "Credo costi anche di più, e se non ne spendo 100, spenderne di più è più difficile ancora".
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Tanti infortuni, ma bisogna vincere. L'Inter di Rafa Benitez riparte con un'infermeria affollata dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali. I nerazzurri fanno visita al Cagliari per l'anticipo domenicale della settima giornata del campionato di Serie A. "Tre giocatori sono tornati con infortuni, ma è una situazione che riguarda diversi club in Europa. Guardate cosa dicono il Barcellona e il Bayern Monaco: è un discorso chiaro", dice Benitez, costretto in particolare a rinunciare ad elementi fondamentali come Esteban Cambiasso e Diego Milito. "Ma in campo - dice - andremo sempre in undici...".
"Le partite delle Nazionali cambiano tutto. Le soste sono difficili da gestire, ora può essere più facile lavorare tutti insieme. Il calendario è la chiave di questa situazione, fa la differenza. Adesso abbiamo le partite di Champions durante la settimana ma possiamo lavorare. E con tutti i giocatori disponibili, la squadra può migliorare", aggiunge il tecnico iberico. La sequenza di infortuni, osserva, non è una caratteristica peculiare della sua Inter.
"Due anni fa, quando è arrivato Mourinho dopo europei hanno avuto 50 infortuni, 37 muscolari. E' normale, poi, che dopo una partita qualche giocatore abbia qualche problema", dice. Domani, viste le assenze, in attacco sarà determinante Samuel Eto'o. "Milito, che è stato fermo per un mese e mezzo, non ci sarà e questo crea difficoltà. Ma c'è Eto'o che è in forma. Non abbiamo abbondanza di attaccanti centrali, ma abbiamo elementi con altre caratteristiche", spiega.
Moratti ha detto che potrebbe parlarne con il Barcellona, che si vedrà cosa si potrà fare. Lionel Messi è sempre stato il sogno del presidente dell'Inter, Rafa Benitez è un uomo concreto, ma anche a lui piace sognare. "Se il presidente vuole comprare Messi io non dico di no - ha detto sorridendo lo spagnolo nella conferenza stampa della vigilia di Cagliari-Inter -. Si è parlato anche di Benzema e Kakà, sono tutti e tre giocatori bravissimi, ma per quanto riguarda Benzema abbiamo Milito ed Eto'o e non avrebbe senso prenderlo. Per Kakà abbiamo Sneijder e Coutinho, ma se il presidente vuole prendere Messi, beh io non dico di no".
Intanto il Presidente nerazzurro, di rientro da un tour in Barhein per promuovere l'immagine dell'Inter, risponde così: "La battuta su Messi, se non altro, è servita affinché si parlasse meno degli infortunati. Di reale c'è solo il fatto che, come tifoso, sarebbe bello avere Messi. Poi c'è un presidente e da questo punto di vista, mi sembra che sia difficile".
Ma Moratti spenderebbe 100 milioni di euro per Messi? Di fronte alla domanda diretta, il presidente chiarisce: "Credo costi anche di più, e se non ne spendo 100, spenderne di più è più difficile ancora".