Bedy Moratti: giusta la sospensione. La prima volta della A
CalcioCori razzisti. "Ha fatto bene l'arbitro a intervenire subito. Non succede spesso nei nostri campi". Così la sorella del presidente dell'Inter sulla sospensione della partita per due minuti a causa dei cori razzisti contro Eto'o. Cellino: io non ho sentito
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"Ha fatto bene l'arbitro a intervenire subito. Questo non succede spesso nei nostri campi". Così Bedy Moratti, sorella del presidente dell'Inter, commenta la sospensione della partita per due minuti a causa dei cori razzisti contro Eto'o.
"Noi dell'Inter - afferma Bedy Moratti nel cortile del Sant'Elia davanti al pullman dei nerazzurri - purtroppo ci siamo abituati a questi ululati, ma è la prima che subito dopo l'inizio della partita, l'arbitro prende una posizione così netta. Lo speaker ha ricordato le regole, che esistono e vanno rispettate. Fa piacere vedere che un arbitro applica le regole tempestivamente".
La prima volta in serie A - E' la prima volta, in serie A, che una partita viene fermata per cori razzisti, nonostante i nostri stadi domenicalmente propongano scene simili. Dagli altoparlanti del Sant'Elia lo speaker ricorda al pubblico che in caso di altri cori razzisti la partita verrà sospesa. Il resto dello stadio - stracolmo per l'atteso match con i campioni d'Italia e d'Europa - fischia la curva e applaude la ripresa del gioco, dopo un paio di minuti. Si riprende a giocare e fortunatamente non succederà più nulla. Ma ora il Cagliari rischia una pesante multa. Massimo Moratti allo stadio non c'era. Era stato lui, l'anno scorso a stigmatizzare quanto accaduto, sempre al Sant'Elia (20 settembre 2009) quando nel finale di gara sia Eto'o ma soprattutto Balotelli erano stati bersagliati di buu dagli ultrà. Quel Balotelli che, quando giocava in Italia, spesso veniva preso di mira dalle tifoserie avversarie, soprattutto da quella juventina. "L'arbitro doveva sospendere la partita", tuonò il patron nerazzurro il giorno dopo. E' successo con un anno di ritardo.
Le parole di Benitez - Rafa Benitez placa sul nascere le polemiche sui cori razzisti al Sant'Elia. Interpellato dai cronisti a fine gara, il tecnico dell'Inter Benitez sottolinea infatti: "Il fatto positivo è che il pubblico ha capito subito. E che si è pensato immediatamente al calcio".
Le parole di Bisoli - Secondo Bisoli, allenatore del Cagliari, potrebbe essersi trattato di un malinteso: "Sinceramente - spiega a fine gara- non mi sono accorto di nulla. Tanto è vero che mi sono chiesto: ma cosa sta succedendo? Non vorrei che fossero stati confusi i normali fischi che generalmente si rivolgono agli avversari, con degli insulti razzisti. Conosco il pubblico sardo. E so quanto è civile: dai tifosi del Cagliari non ho mai sentito cose di questo tipo". Stessa sorpresa da parte di Nenè: "In campo non capivamo cosa stesse succedendo - ha detto - io non mi sono accorto di nulla".
Le parole di Cellino - "Io i cori non li ho sentiti. Non ho sentito quelle frasi. A Cagliari non siamo mai stati razzisti, credo che sia stato un errore" afferma invece Massimo Cellino, presidente del Calcio a "Quelli che il calcio e..." riferendosi alla sospensione di due minuti decisa dal direttore di gara Tagliavento dopo i primi cori razzisti nei confronti di Eto'o. Il patron dei rossoblù sardi, poi, parlando del match perso per 1-0 contro l'Inter, aggiunge: "Forse il Cagliari meritava anche di vincere, ma se avessi pagato il biglietto avrei chiesto il rimborso. Eppoi non ho mai vinto una gara giocata il 17".
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"Ha fatto bene l'arbitro a intervenire subito. Questo non succede spesso nei nostri campi". Così Bedy Moratti, sorella del presidente dell'Inter, commenta la sospensione della partita per due minuti a causa dei cori razzisti contro Eto'o.
"Noi dell'Inter - afferma Bedy Moratti nel cortile del Sant'Elia davanti al pullman dei nerazzurri - purtroppo ci siamo abituati a questi ululati, ma è la prima che subito dopo l'inizio della partita, l'arbitro prende una posizione così netta. Lo speaker ha ricordato le regole, che esistono e vanno rispettate. Fa piacere vedere che un arbitro applica le regole tempestivamente".
La prima volta in serie A - E' la prima volta, in serie A, che una partita viene fermata per cori razzisti, nonostante i nostri stadi domenicalmente propongano scene simili. Dagli altoparlanti del Sant'Elia lo speaker ricorda al pubblico che in caso di altri cori razzisti la partita verrà sospesa. Il resto dello stadio - stracolmo per l'atteso match con i campioni d'Italia e d'Europa - fischia la curva e applaude la ripresa del gioco, dopo un paio di minuti. Si riprende a giocare e fortunatamente non succederà più nulla. Ma ora il Cagliari rischia una pesante multa. Massimo Moratti allo stadio non c'era. Era stato lui, l'anno scorso a stigmatizzare quanto accaduto, sempre al Sant'Elia (20 settembre 2009) quando nel finale di gara sia Eto'o ma soprattutto Balotelli erano stati bersagliati di buu dagli ultrà. Quel Balotelli che, quando giocava in Italia, spesso veniva preso di mira dalle tifoserie avversarie, soprattutto da quella juventina. "L'arbitro doveva sospendere la partita", tuonò il patron nerazzurro il giorno dopo. E' successo con un anno di ritardo.
Le parole di Benitez - Rafa Benitez placa sul nascere le polemiche sui cori razzisti al Sant'Elia. Interpellato dai cronisti a fine gara, il tecnico dell'Inter Benitez sottolinea infatti: "Il fatto positivo è che il pubblico ha capito subito. E che si è pensato immediatamente al calcio".
Le parole di Bisoli - Secondo Bisoli, allenatore del Cagliari, potrebbe essersi trattato di un malinteso: "Sinceramente - spiega a fine gara- non mi sono accorto di nulla. Tanto è vero che mi sono chiesto: ma cosa sta succedendo? Non vorrei che fossero stati confusi i normali fischi che generalmente si rivolgono agli avversari, con degli insulti razzisti. Conosco il pubblico sardo. E so quanto è civile: dai tifosi del Cagliari non ho mai sentito cose di questo tipo". Stessa sorpresa da parte di Nenè: "In campo non capivamo cosa stesse succedendo - ha detto - io non mi sono accorto di nulla".
Le parole di Cellino - "Io i cori non li ho sentiti. Non ho sentito quelle frasi. A Cagliari non siamo mai stati razzisti, credo che sia stato un errore" afferma invece Massimo Cellino, presidente del Calcio a "Quelli che il calcio e..." riferendosi alla sospensione di due minuti decisa dal direttore di gara Tagliavento dopo i primi cori razzisti nei confronti di Eto'o. Il patron dei rossoblù sardi, poi, parlando del match perso per 1-0 contro l'Inter, aggiunge: "Forse il Cagliari meritava anche di vincere, ma se avessi pagato il biglietto avrei chiesto il rimborso. Eppoi non ho mai vinto una gara giocata il 17".