Lazio, Lotito in cattedra: nel calcio ci sono "prenditori"

Calcio
Olimpia volerà ancora: la commissione ambiente ha dato l'ok
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Il presidente fa lezione di Diritto a Milano. Amichevole a porte aperte col Tor Tre Teste per i biancocelesti (6-2), travolti dall'entusiasmo dei 3000 tifosi che hanno festeggiato Hernanes e Zarate. L'aquila Olimpia ha volteggiato sopra il campo. IL VIDEO

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Nel mondo del calcio e, in particolare, nella sua struttura regolamentare - contratti collettivi compresi - "il problema è che la consuetudine è divenuta norma", determinando un tessuto "di non trasparenza, non imprenditorialità, ma di 'prenditorialità". A intervenire così alla presentazione del corso di perfezionamento in diritto sportivo e giustizia sportiva della facoltà di Giurisprudenza dell'Università Statale di Milano, dedicato proprio al tema del contratto collettivo, è il presidente della Lazio, Claudio Lotito.

A giudizio del numero uno biancoceleste, che non ha mancato di esprimersi con la consueta franchezza, l'accordo collettivo si trascina da anni, "sempre con gli stessi problemi e senza tutelare nessuno". Nel mondo del pallone, "occorrono regole che siano improntate alla ragionevolezza e al rispetto dei ruoli", inoltre, "non è più possibile" basare il settore su ricavi televisivi che generano il 75 per cento del fatturato, quando occorre anche "patrimonializzare le società e avere certezza del patrimonio che deve produrre reddito".

Secondo Lotito, ancora, "dobbiamo avere flessibilità e mobilità in ogni settore, calcio compreso", in modo da garantire un quadro normativo certo e coerente, anche perché,  ha concluso, "la carenza delle norme porta a distorsioni".

Il contratto di Muslera - "Problemi non ce ne stanno". Così il presidente della Lazio ha replicato, a margine dell'incontro organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza della Statale di Milano, a chi gli chiedeva un commento sul rinnovo del contratto del portiere Muslera.

In 3000 in festa a Formello -
Intanto, è entusiasmo alle stelle in casa Lazio: tremila tifosi biancocelesti sono accorsi al centro sportivo di Formello per salutare la capolista ed assistere all'amichevole a porte aperte contro il Tor Tre Teste. La partita è terminata 6-2. Tra i più applauditi Hernanes e Zarate. Reja ha provato, sia nel primo che nel secondo tempo, il 4-3-1-2 e dovrebbe essere questo il modulo anti-Cagliari con Hernanes trequartista e la coppia Rocchi-Floccari in attacco. Potrebbe tornare in panchina Zarate, oggi autore di una doppietta. Di Kozak, Rocchi, Gonzalez e Del Nero le altre quattro reti. L'apice dell'entusiasmo si è toccato poco prima del fischio d'inizio del test, quando per la prima volta sul campo di Formello ha spiccato il volo Olimpia, l'aquila biancoceleste. È partita dal suo nido, situato sopra l'impianto di allenamento, e si è posata sul riflettore adiacente alla bandierina del corner, assistendo così ai primi minuti di gioco. Con la sua presenza il rapace ha rubato la scena per qualche istante, prima di rinviare l'ennesimo volo a domenica prossima allo stadio Olimpico contro il Cagliari.

Olimpia volerà ancora - E proprio oggi è arrivata la conferma ufficiale che nessuno potrà impedire i voli dell'aquila allo stadio. Ogni dubbio è stato fugato dalla commissione ambiente di Roma Capitale durante la quale, oggi, è stata raccolta la richiesta di audizione da parte della Lav e della consigliera comunale del Pd Monica Cirinnà. La richiesta era quella di verificare che ci fossero tutte le autorizzazioni sul volo dell'aquila e che l'utilizzo dell'animale fosse conforme a quanto stabilito dalla convenzioni internazionali. Il presidente della commissione ha spiegato che "abbiamo chiarito che tutte le autorizzazioni ci sono e che quindi il volo è legittimo. Per le partite a rischio, come i derby, si valuterà di volta in volta se sarà opportuno e comunque sara' sempre presente un veterinario". "Olimpia continuerà a volare", ha spiegato l'assessore comunale allo sport Alessandro Cochi che ha anche proposto "di creare al Bioparco un luogo idoneo per i bambini per far conoscere loro i simboli sportivi della capitale, l'aquila e la lupa".

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