Julio Cesar: "Mou uno psicologo, Benitez insegna"

Calcio
Julio Cesar, classe '79, difende la porta dell'Inter dalla stagione 2005-2006
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Il portiere dell'Inter dà i giudizi sui tecnici che si sono avvicendati nelle ultime stagioni sulla panchina nerazzurra: "Ma tutto quello che mi sta accadendo lo devo a Mancini. Cinque anni fa non ero nessuno". Sullo scudetto 2006: "Ce lo teniamo stretto"

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José Mourinho e Rafa Benitez, ovvero il passato e il presente dell'Inter, secondo il portiere nerazzurro Julio Cesar sono allenatori dall'approccio lavorativo differente: "Mou è uno che lavora molto sulla psicologia - ha detto il numero uno dell'Inter durante la registrazione del Chiambretti Night - Rafa invece insegna il calcio ai suoi giocatori".

Secondo Julio Cesar, la nuova Inter targata Benitez ha ancora bisogno di "tempo" per carburare: "Lui è arrivato dopo Mourinho, è difficile per chiunque arrivare in una squadra che ha vinto tutto. Ho comunque fiducia in lui, sono sicuro che vinceremo ancora. Squadra spremuta? No, il gruppo è lo stesso, difficile ripetersi ma ci proveremo".

Con Mourinho, invece, il rapporto era diverso: "L'anno scorso, quando mancavano dieci partite alla fine della stagione, andai da lui - ha raccontato il giocatore - dicendogli che non avrei fatto più errori. Lui mi rispose che se non andavo in panchina era solo perché non c'era un altro portiere al mio livello. Allora mi sono caricato e gli ho detto che non avrei sbagliato più nulla".

L'allenatore cui Julio Cesar è più legato, però, è Roberto Mancini: "Tutto quello che mi sta accadendo - ha detto il portiere - lo devo a lui perché mi ha dato una grossa mano. Cinque anni fa nessuno mi conosceva". 

E' un "no" secco, quello che il portiere dell'Inter oppone alla domanda in merito all'ipotesi di restituzione dello scudetto 2006 alla Juventus. "Da quello che ho sentito penso che la Juve abbia avuto qualche aiutino. Lo scudetto ce lo teniamo", ha detto.

"Rispetto i giocatori e i tifosi della Juve, che sono simili a quelli del Flamengo - ha proseguito il portiere - però penso alle persone che sono all'Inter da più tempo di me e hanno lavorato duramente per vincere il campionato".

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