Mihajlovic ci crede: "Non molliamo, ne usciremo"

Calcio
Sinisa Mihajlovic ha fiducia nella ripartenza della sua squadra (Getty Images)
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"Il Bari è la peggior squadra che ci poteva capitare. Ma abbiamo la fiducia del presidente, reagiremo". Così il tecnico viola che si lamenta degli infortuni: "Dovrei portare tutti a Medjugorie: ogni settimana perdiamo qualcuno"

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"Siamo sulla strada giusta, ci bastano un paio di risultati positivi. E poi vedremo la Fiorentina che voglio io". La Fiorentina è ultima in classifica ma Sinisa Mihajlovic prova a vedere il bicchiere mezzo pieno alla vigilia della sfida casalinga con il Bari. "Sono sempre riuscito a centrare gli obiettivi e sarà così anche stavolta. Sono convinto che usciremo da questa situazione, arriveremo in alto dove è il nostro posto", dice il tecnico viola, che ha appena incassato la fiducia totale da parte del patron Andrea Della Valle. "Anche io ho colpe, ho responsabilità. Ogni volta che il presidente viene, ci dà fiducia e serenità. Io non mi sono mai sentito in discussione, valuto la mia posizione e il mio lavoro giorno per giorno. Ho fiducia in quello che faccio, sono convinto che alla fine il lavoro paga", dice Mihajlovic.

"Il Bari è la peggior squadra che ci poteva capitare in questo momento, fanno benissimo quello che vuole il loro tecnico", dice ancora. "Noi ci siamo preparati per affrontare una squadra che può metterci in difficoltà. Io non mollo e non mollerò mai. E sono convinto che i giocatori si comportano nello stesso modo. Il loro atteggiamento e il modo in cui si sono allenati mi fanno ben sperare. Siamo sempre stati uniti, lottiamo tutti per un obiettivo. Solo in questo modo si può uscire da questa situazione. Non è facile, ma ne usciremo: le qualità ci sono". 

La Fiorentina è reduce dalla sconfitta per 2-1 subita domenica a Genova contro la Sampdoria. "Sapevamo che a Genova avremmo sofferto nel secondo tempo. Avevamo assenze a centrocampo e avevamo giocatori che rientravano dopo uno stop. Non meritavamo di perdere la partita, se avessimo vinto sarebbe stato un miracolo. I primi 60' sono stati molto positivi: potevamo vincere, alla fine abbiamo perso. Ma la strada è giusta", dice il tecnico, che non muove alcun appunto nei confronti della dirigenza quando si parla del  mercato estivo. "Io sono soddisfatto della rosa, penso che la squadra sia da Champions League. La società voleva anche fare qualcosa, ma sono stato io a dire che non serviva nulla. Non potevamo prevedere  tutti questi infortuni", dice facendo riferimento ad un'infermeria affollatissima.

"Prendo tutti e li porto a Medjugorie per una benedizione. Ogni settimana perdiamo qualcuno", dice con un sorriso amaro. "Cerco di essere sintetico, ma ci vorrebbe un'altra conferenza. Domani non abbiamo Vargas, che non ha recuperato. Anche se si fosse ripreso, lo avrei tenuto fuori per evitare ricadute. D'Agostino tra 7-8 giorni tornerà in gruppo, il ginocchio sta bene. Deve ritrovare la forma, da quando è arrivato purtroppo non è mai stato al massimo. Zanetti sta curando il tendine rotuleo, non so quando potrà tornare", spiega. Tra pochi giorni, la Fiorentina avrà di nuovo a disposizione Adrian Mutu. L'attaccante romeno sta scontando gli ultimi giorni della squalifica per doping rimediata all'inizio dell'anno. "Mutu sta bene fisicamente e sta bene di testa. Lo vedo carico, sicuramente ci darà una grande mano. Ma non è il caso di aspettarsi troppo sin dall'inizio, sono 10 mesi che non gioca".

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