Donadel-Gila, la Fiorentina torna a vincere: 2-1 al Bari

Calcio
L'asultanza dei giocatori della Fiorentina dopo il gol dell'1-0 di Donadel (foto Ansa)
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Vittoria scaccia crisi per la squadra di Mihajlovic. Prima un super gol del centrocampista, che trova una traiettoria imparabile, poi il sigillo dell'attaccante. Il Bari si sveglia tardi, con il gol di Parisi. Partita nervosa nella ripresa, tanti gialli

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FIORENTINA-BARI 2-1

34' p.t. Donadel (F), 37' s.t. Gilardino (F), 46' s.t. Parisi (B)

Li avevano sentiti solo una volta, in questa stagione, gli applausi convinti. I giocatori della Fiorentina erano abituati a uscire tra i fischi, quelli che li avevano accompagnati in fondo alla classifica. È servita un'invenzione, un tiro (forse un cross) di Donadel che ha sbattuto sul palo e si è infilato alle spalle di Gillet. Un gol, una liberazione. Poi Gilardino ha sigillato la partita con il gol che si è dimostrato fondamentale. Il 2-1 di Parisi ha fatto infuriare Mihajlovic e fatto venire brutti pensieri ai tifosi toscani.

La stagione viola è stata costellata da sconfitte, infortuni (Jovetic su tutti) e problemi di ogni tipo: l'ultimo la scazzottata di Mutu, che proprio in settimana vedrà scadere la squalifica per doping ma che, per stessa conferma di Della Valle, verrà severamente punito. Mihajlovic, in mezzo a tutti questi nodi, non si è mai tirato indietro. Ha sempre messo la faccia da duro, prendendosi tutte le colpe e professando grande fiducia. Aveva anche messo in guardia tutti: "Il Bari è l'avversario più duro che ci poteva capitare".

Non è stato così. Anche se Ventura si è risentito, i galletti non sono quelli dell'anno scorso. Meno corsa, meno spavalderia. Meno idee, soprattutto. Frey infatti non è mai stato impegnato seriamente. La Fiorentina, invece, si è appoggiato alle giocate di Montolivo che, per forza di cose, si è trovato a dover cantare e portare la croce. Marchionni, sull'esterno, ha funzionato più di Santana. Ma la scintilla che ha innescato le azioni viola è sempre stata quella di Ljajic. Il giovane serbo cresce partita dopo partita. E anche in occasione del raddoppio di Gilardino ha costruito da solo l'azione gol.

Se il primo tempo non è stato esaltante, nella ripresa si sono visti più calci che calcio. Risse e tanti cartellini, chiaro segnale di un nervosismo figlio di una partita ricca di significato per entrambe le squadre. Nel Bari non hanno brillato né Castillo né soprattutto Alvarez, lontano anni luce dallo spacca-partite dell'anno scorso. La Fiorentina ne ha beneficiato: la difesa, spesso in difficoltà, non ha dovuto faticare. Donadel, l'invenzione forzata di Sinisa, si è dimostrato fondamentale. Eppure nel finale è arrivata la capocciata di Parisi, su corner, che ha riaperto vecchie crepe. Ma che non ha cancellato una vittoria preziosissima e voluta fortemente. La Fiorentina è tornata. Gilardino (un gol e un clamoroso gol fallito, in mezzo ad una prestazione anonima) forse.

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