Under 21, Ferrara si presenta: io non sono un "lippiano"
Calcio"Sono più che contento, ma anche sorpreso perché non me l'aspettavo". Queste le prime parole del nuovo tecnico dell'Under 21, Ciro Ferrara, nel corso della presentazione ufficiale in Federcalcio, insieme al suo secondo, Angelo Peruzzi. GUARDA IL VIDEO
Ferrara story: la carriera di Ciro in foto
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"Sono più che contento, ma anche sorpreso perché non me l'aspettavo". Queste le prime parole del nuovo tecnico della nazionale azzurra Under 21, Ciro Ferrara, nel corso della presentazione ufficiale in Federcalcio, insieme al suo secondo, Angelo Peruzzi. "Non è un passo indietro, né un modo per ripartire: è un'occasione di crescita ulteriore".
Ferrara che prende il posto di Casiraghi, con un contratto fino al 2013, ha poi preso le distanze dall'etichetta di 'lippiano', che spesso gli viene affibbiata. "Non è così - ha aggiunto - Sono stato scelto per le mie qualità tecniche e umane. E non sono nemmeno un 'sacchiano'. Certo, Lippi l'ho sentito. Non mi ha dato consigli, ma era solo contento per la scelta della federazione".
"Gli oriundi selezionabili sono ben accetti, ma non penso di costruire una nazionale composta a maggioranza da oriundi". Il nuovo tecnico della nazionale under 21, apre dunque le porte della sua nazionale agli oriundi, ma confessa di non pensare ad un uso massiccio di giocatori 'stranieri'. Poi dice di aver già parlato con Prandelli. "Balotelli? Mario ha altri obiettivi e deve proseguire la sua carriera con la nazionale maggiore: ha classe ed esperienza".
Le parole di Abete - Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, dà il "benvenuto e il bentornato" a Ciro Ferrara, nuovo ct dell'Under 21, e ad Angelo Peruzzi, che sarà il vice sulla panchina degli azzurrini. "Ho letto sui giornali tante cose, ognuno si è sbizzarrito ma la sostanza è che si tratta di una scelta condivisa da me, da Sacchi e da Albertini", dice riferendosi alla collaborazione con il coordinatore delle nazionali giovanili e con il vicepresidente federale. "L'obiettivo che ci poniamo è il raggiungimento della fase finale dell'Europeo del 2013", spiega ancora Abete. "Teniamo in modo particolare all'Under 21, che è sempre stata un punto di riferimento del calcio italiano. La Figc -sottolinea Abete- è impegnata a rinnovare quei risultati sportivi che per tantissimi anni ci hanno visto al primo posto fra le nazionali europee".
Le parole di Sacchi - "Ciro è stato il nostro primo obiettivo da subito". Arrigo Sacchi, coordinatore delle nazionali giovanili, spiega così la scelta di Ciro Ferrara come nuovo ct della Under 21. "L'anno scorso ero tra coloro che lo hanno difeso", dice Sacchi alludendo all'esonero di Ferrara da tecnico della Juve, "non perché mi era simpatico ma perché conoscevo il suo valore umano, la sua intelligenza e la sua modestia. Sapevo che era la persona giusta e sono convinto che sarà un grande allenatore. Era in corsa per questo incarico insieme ad un altro tecnico, pensavo non potesse venire per lo stipendio meno alto rispetto a quello dei club e invece anche in questo ha dimostrato grande entusiasmo. Quando l'ho chiamato ha detto subito di sì e ha accettato tutte le condizioni", prosegue Sacchi. Che conclude, a proposito dell'abbinamento Ferrara-Lippi: "Lippi non è il diavolo, ha portato un Mondiale alla federazione quando nessuno lo pensava".
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"Sono più che contento, ma anche sorpreso perché non me l'aspettavo". Queste le prime parole del nuovo tecnico della nazionale azzurra Under 21, Ciro Ferrara, nel corso della presentazione ufficiale in Federcalcio, insieme al suo secondo, Angelo Peruzzi. "Non è un passo indietro, né un modo per ripartire: è un'occasione di crescita ulteriore".
Ferrara che prende il posto di Casiraghi, con un contratto fino al 2013, ha poi preso le distanze dall'etichetta di 'lippiano', che spesso gli viene affibbiata. "Non è così - ha aggiunto - Sono stato scelto per le mie qualità tecniche e umane. E non sono nemmeno un 'sacchiano'. Certo, Lippi l'ho sentito. Non mi ha dato consigli, ma era solo contento per la scelta della federazione".
"Gli oriundi selezionabili sono ben accetti, ma non penso di costruire una nazionale composta a maggioranza da oriundi". Il nuovo tecnico della nazionale under 21, apre dunque le porte della sua nazionale agli oriundi, ma confessa di non pensare ad un uso massiccio di giocatori 'stranieri'. Poi dice di aver già parlato con Prandelli. "Balotelli? Mario ha altri obiettivi e deve proseguire la sua carriera con la nazionale maggiore: ha classe ed esperienza".
Le parole di Abete - Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, dà il "benvenuto e il bentornato" a Ciro Ferrara, nuovo ct dell'Under 21, e ad Angelo Peruzzi, che sarà il vice sulla panchina degli azzurrini. "Ho letto sui giornali tante cose, ognuno si è sbizzarrito ma la sostanza è che si tratta di una scelta condivisa da me, da Sacchi e da Albertini", dice riferendosi alla collaborazione con il coordinatore delle nazionali giovanili e con il vicepresidente federale. "L'obiettivo che ci poniamo è il raggiungimento della fase finale dell'Europeo del 2013", spiega ancora Abete. "Teniamo in modo particolare all'Under 21, che è sempre stata un punto di riferimento del calcio italiano. La Figc -sottolinea Abete- è impegnata a rinnovare quei risultati sportivi che per tantissimi anni ci hanno visto al primo posto fra le nazionali europee".
Le parole di Sacchi - "Ciro è stato il nostro primo obiettivo da subito". Arrigo Sacchi, coordinatore delle nazionali giovanili, spiega così la scelta di Ciro Ferrara come nuovo ct della Under 21. "L'anno scorso ero tra coloro che lo hanno difeso", dice Sacchi alludendo all'esonero di Ferrara da tecnico della Juve, "non perché mi era simpatico ma perché conoscevo il suo valore umano, la sua intelligenza e la sua modestia. Sapevo che era la persona giusta e sono convinto che sarà un grande allenatore. Era in corsa per questo incarico insieme ad un altro tecnico, pensavo non potesse venire per lo stipendio meno alto rispetto a quello dei club e invece anche in questo ha dimostrato grande entusiasmo. Quando l'ho chiamato ha detto subito di sì e ha accettato tutte le condizioni", prosegue Sacchi. Che conclude, a proposito dell'abbinamento Ferrara-Lippi: "Lippi non è il diavolo, ha portato un Mondiale alla federazione quando nessuno lo pensava".