Krasic, un tuffo da due giornate: squalificato, niente Milan
CalcioCosta cara allo juventino la simulazione a Bologna. Ricorso del club, se non sarà accolto il serbo salterà anche Cesena. Per Marotta "decisione iniqua, o ci si affida all'uomo o alla tecnologia", per Agnelli "violenza mediatica". IL VIDEO
La moviola di Sconcerti: "Krasic simula, va squalificato"
ALBUM: Juventus - Serie A
La squalifica - Due giornate di squalifica sono state inflitte dal giudice sportivo a Milos Krasic della Juventus. Il centrocampista è stato ritenuto responsabile di simulazione in relazione all'episodio che l'ha visto protagonista domenica sul terreno di calcio di Bologna, quando in seguito a una caduta - senza che ci fosse contatto con l'avversario - l'arbitro aveva assegnato un rigore ai bianconeri, rigore poi calciato da Iaquinta e parato dal portiere Viviano. Il giudice sportivo Giampaolo Tosel ha fatto ricorso alla prova tv per decidere nei confronti del calciatore serbo che quindi saltera' Milan-Juventus di sabato e Juventus-Cesena del 7 novembre.
La società - "Credo che il lato positivo sia il lavoro di Marotta e dei suoi collaboratori: la Juventus sta crescendo e probabilmente torniamo a essere temuti": lo ha detto il presidente della Juventus Andrea Agnelli, replicando a chi gli ha ricordato il giudizio di Fabio Capello, secondo cui nel campionato italiano chi simula viene premiato.
Sulla decisione del giudice sportivo sul 'caso Krasic', il presidente aveva poi anticipato: "E' da domenica pomeriggio che abbiamo allertato i nostri legali alla luce della violenza mediatica, che si è scatenata con giudizi di alcuni giornalisti basati sull'etnia del giocatore - ha osservato Agnelli -. Siamo convinti che il comportamento di Krasic sia stato quello di una persona corretta, di un grandissimo campione che ha preferito la serie A alla Premier League, quindi un giocatore che andrebbe tutelato sia in campo sia fuori".
"Stiamo valutando il deferimento, il rigore non c'era ma nemmeno l'esigenza di tale pressione mediatica sul giocatore, che nelle medesime situazioni ogni partita riceve 4-5 calcioni", ha aggiunto il presidente bianconero. La Juventus farà ricorso contro la squalifica di due giornate inflitta a Krasic perché, come ha spiegato il direttore generale bianconero Beppe Marotta, "la decisione del giudice è fortemente iniqua". "C'è voglia di fare ricorso soprattutto per esprimere il nostro disappunto su una condanna che ha visto Krasic reo di un reato che non ha commesso, che è quello di antisportivita"'. Lo ha dichiarato il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, nel corso del programma 'Premium Football Club', in onda oggi su Premium Calcio.
"Antisportivo è un giocatore che sputa ad un avversario oppure insulta l'arbitro, Krasic ha commesso un errore, ma non è un giocatore che fa della sua furbizia un atto ingannevole nei confronti del giudice di gara", ha aggiunto Marotta. Secondo il dg bianconero, "va rivista la norma, perchè o ci si affida alle decisioni degli uomini oppure ci si affida in toto alla tecnologia, quindi anche per altri episodi come un gol decretato ingiustamente". "Se l'arbitro avesse sanzionato la simulazione il giocatore avrebbe preso un cartellino giallo. Invece non ha visto e il giudice sportivo ha deciso di squalificarlo per due giornate. Mi sembra una decisione iniqua", ha concluso Marotta.
ALBUM: Juventus - Serie A
La squalifica - Due giornate di squalifica sono state inflitte dal giudice sportivo a Milos Krasic della Juventus. Il centrocampista è stato ritenuto responsabile di simulazione in relazione all'episodio che l'ha visto protagonista domenica sul terreno di calcio di Bologna, quando in seguito a una caduta - senza che ci fosse contatto con l'avversario - l'arbitro aveva assegnato un rigore ai bianconeri, rigore poi calciato da Iaquinta e parato dal portiere Viviano. Il giudice sportivo Giampaolo Tosel ha fatto ricorso alla prova tv per decidere nei confronti del calciatore serbo che quindi saltera' Milan-Juventus di sabato e Juventus-Cesena del 7 novembre.
La società - "Credo che il lato positivo sia il lavoro di Marotta e dei suoi collaboratori: la Juventus sta crescendo e probabilmente torniamo a essere temuti": lo ha detto il presidente della Juventus Andrea Agnelli, replicando a chi gli ha ricordato il giudizio di Fabio Capello, secondo cui nel campionato italiano chi simula viene premiato.
Sulla decisione del giudice sportivo sul 'caso Krasic', il presidente aveva poi anticipato: "E' da domenica pomeriggio che abbiamo allertato i nostri legali alla luce della violenza mediatica, che si è scatenata con giudizi di alcuni giornalisti basati sull'etnia del giocatore - ha osservato Agnelli -. Siamo convinti che il comportamento di Krasic sia stato quello di una persona corretta, di un grandissimo campione che ha preferito la serie A alla Premier League, quindi un giocatore che andrebbe tutelato sia in campo sia fuori".
"Stiamo valutando il deferimento, il rigore non c'era ma nemmeno l'esigenza di tale pressione mediatica sul giocatore, che nelle medesime situazioni ogni partita riceve 4-5 calcioni", ha aggiunto il presidente bianconero. La Juventus farà ricorso contro la squalifica di due giornate inflitta a Krasic perché, come ha spiegato il direttore generale bianconero Beppe Marotta, "la decisione del giudice è fortemente iniqua". "C'è voglia di fare ricorso soprattutto per esprimere il nostro disappunto su una condanna che ha visto Krasic reo di un reato che non ha commesso, che è quello di antisportivita"'. Lo ha dichiarato il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, nel corso del programma 'Premium Football Club', in onda oggi su Premium Calcio.
"Antisportivo è un giocatore che sputa ad un avversario oppure insulta l'arbitro, Krasic ha commesso un errore, ma non è un giocatore che fa della sua furbizia un atto ingannevole nei confronti del giudice di gara", ha aggiunto Marotta. Secondo il dg bianconero, "va rivista la norma, perchè o ci si affida alle decisioni degli uomini oppure ci si affida in toto alla tecnologia, quindi anche per altri episodi come un gol decretato ingiustamente". "Se l'arbitro avesse sanzionato la simulazione il giocatore avrebbe preso un cartellino giallo. Invece non ha visto e il giudice sportivo ha deciso di squalificarlo per due giornate. Mi sembra una decisione iniqua", ha concluso Marotta.