Il tecnico biancoazzurro sprona la squadra in previsione dei due prossimi appuntamenti contro Palermo e Roma: "Al Barbera ci vorrà grandissima intensità, e la tensione per il derby sta montando. Non sono in forma, ma hanno valori importanti"
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"A Palermo servirà una prestazione di altissima intensità. Ho bisogno di undici giocatori che siano in grande giornata perchè il Palermo ha valori molto importanti e può metterci in grande difficoltà, soprattutto con i due trequartisti, Pastore e Ilicic". Edy Reja è consapevole che la sfida del Barbera contro il Palermo rappresenta l'ennesima prova del nove per la sua Lazio, una sorta di esame di laurea, considerando che la settimana dopo sara' già derby. "Man mano che vai avanti, la responsabilità aumenta. Noi vorremo restare lì, in vetta - ha aggiunto - Ogni settimana le sicurezze aumentano e ora abbiamo la convinzione di essere una squadra competitiva. Certo dobbiamo smussare qualche difetto, perchè a volte facciamo troppi calcoli".
Poi il 7 novembre ci sarà il derby: "Il derby contro la Roma non ci condiziona, anche se è chiaro che ci pensiamo già - ha ammesso Reja - Ma la testa è al Palermo. Il derby è un'altra cosa, loro non sono in forma, ma hanno valori importanti. Speriamo che contro di noi mantengano il loro ultimo rendimento". Intanto, contro i rosanero, Reja ammette che sta pensando ad una piccola modifica tattica, dal 4-2-3-1 al 4-3-2-1, per rinforzare la zona mediana del campo e bloccare i due pericoli maggiori, Pastore e Ilicic. "La mia idea iniziale è quella di partire con il centrocampo a 3 - ha concluso Reja, che potrebbe schierarsi a specchio rispetto al Palermo - ma non è un pensiero che mi comlica la vita. Posso variare senza problemi anche nel corso della partita. Nel caso scegliessi questa soluzione sarebbe ovviamente Mauri a fare un passo indietro, con Brocchi e Ledesma, mentre Zarate e Hernanes agirebbero alle spalle di Floccari".
In ultimo una risposta al presidente del Palermo Zamparini, che aveva avuto modo di dichiarare come la Lazio fosse stata, fino a questo momento, molto fortunata. "Il primato della Lazio non è frutto della fortuna. Tutti i punti che abbiamo ottenuto sono stati meritati. Le cose che ho sentito questa settimana sono solo provocazioni, invidie o gelosie. Non so se il Palermo è più forte della Lazio, lo vedremo alla fine - ha aggiunto Reja - Hanno un organico importante, questo è vero, grandissimi valori e giocatori giovani con tanta voglia di emergere.
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Poi il 7 novembre ci sarà il derby: "Il derby contro la Roma non ci condiziona, anche se è chiaro che ci pensiamo già - ha ammesso Reja - Ma la testa è al Palermo. Il derby è un'altra cosa, loro non sono in forma, ma hanno valori importanti. Speriamo che contro di noi mantengano il loro ultimo rendimento". Intanto, contro i rosanero, Reja ammette che sta pensando ad una piccola modifica tattica, dal 4-2-3-1 al 4-3-2-1, per rinforzare la zona mediana del campo e bloccare i due pericoli maggiori, Pastore e Ilicic. "La mia idea iniziale è quella di partire con il centrocampo a 3 - ha concluso Reja, che potrebbe schierarsi a specchio rispetto al Palermo - ma non è un pensiero che mi comlica la vita. Posso variare senza problemi anche nel corso della partita. Nel caso scegliessi questa soluzione sarebbe ovviamente Mauri a fare un passo indietro, con Brocchi e Ledesma, mentre Zarate e Hernanes agirebbero alle spalle di Floccari".
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