Contratto, Oddo media tra Aic e Lega. Lunedì l'incontro

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Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete incontrerà a Milano Sergio Campana e Maurizio Beretta. Massimo Oddo sviluppa un'idea alternativa sui contratti e spiega: "Se l'Aic non recepirà le mie proposte mi adeguerò alle scelte dei miei colleghi"

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Tutti i precedenti: gli scioperi dichiarati in passato

Si terrà lunedì a Milano l'incontro tra Sergio Campana e Maurizio Beretta, convocato dal presidente della Federcalcio Giancarlo Abete dopo il fallito appuntamento dello scorso martedì a Roma. Argomento, la trattativa interrotta per il rinnovo del contratto collettivo. Due giorni fa l'Assocalciatori aveva deciso di non presentarsi al tavolo convocato dalla Figc per rimediare alla rottura della trattativa, e in un incontro con Abete aveva esposto le ragioni del no alle ultime proposte della Lega. Il presidente federale aveva perciò invitato Campana e Beretta a un nuovo incontro a tre, per valutare la possibilità di far ripartire la trattativa. I due interlocutori si sono detti disponibili, e il nuovo appuntamento è stato fissato per la prossima settimana, con luogo e orario ancora da definire

Un mese e mezzo dopo aver messo la faccia per proclamare lo sciopero, ora per sbloccare la trattativa sull'accordo collettivo tra Aic e Lega di Serie A, Massimo Oddo avanza "a titolo personale" due proposte "che hanno già ricevuto consensi da parte della Lega e da diversi calciatori". La principale è la facoltà unilaterale dei club di rescindere il contratto di un giocatore dal secondo anno, pagando però i due successivi anni di stipendio fino a che il "licenziato" non trovi un altro club.

In una conferenza stampa di un'ora, affiancato dagli avvocati Antonello Martinez e Paolo Rodella, il difensore del Milan ha illustrato le sue idee a proposito dei nodi cruciali della trattativa, ovvero gli allenamenti in gruppi separati, il consenso preventivo al trasferimento e la tutela sanitaria. Oddo propone "un meccanismo che attribuisca alle società la facoltà di recedere unilateralmente dal contratto per motivi tecnici dal secondo anno di contratto in poi, salvo il diritto del giocatore di percepire integralmente la retribuzione per i due anni successivi e fino alla stipula di un nuovo contratto con un altro club". In questo caso il calciatore avrebbe diritto a ricevere dalla società di provenienza la differenza con l'ingaggio pagato da quella nuova. A proposito di tutela sanitaria, Oddo e gli avvocati propongono una polizza assicurativa "sanitaria per grandi interventi" a carico della società che consenta al calciatore, qualora non gradisca lo specialista indicato dalla società, di rivolgersi altrove, a medici di provata esperienza. "È solo una proposta personale, nata perché dopo un incontro casuale con i vertici della Lega ho capito che poteva esserci una certa apertura", ha ribadito più volte Oddo senza però chiarire circostanze e contenuti dell'incontro né tantomeno quanti e quali calciatori abbiano condiviso la sua proposta. Ha invece spiegato di non averla presentata direttamente al presidente dell'Assocalciatori Sergio Campana.

"Non voglio spaccare il sindacato né crearne uno alternativo ma dare un contributo all'Aic". Così ha detto Massimo Oddo, prima portavoce dello sciopero per conto del sindato calciatori poi fautore di un possibile accordo con la Lega sul contratto collettivo. "All'epoca - ha spiegato il difensore, in una conferenza stampa - ho messo la mia faccia per proclamare lo sciopero, ma poi la protesta è saltata, alcune decisioni sono state prese e poi mancate". "L'Aic sta conducendo la trattativa con la lega di serie A pensando anche ai riflessi sulle categorie inferiori, ma questo non è corretto perché concessioni che possono essere fatte in serie A non vanno bene per la serie B o la Lega Pro", ha continuato Oddo annunciando comunque che "se l'Aic non recepirà le mie proposte mi adeguerò alle scelte dei miei colleghi. Comunque - ha concluso - credo che nessun giocatore di serie A abbia voglia di scioperare".