Del Piero doppia Sorensen: compleanno tra cerotti e baby
CalcioMentre capitan Alex compie 36 anni, il danesino che ha esordito contro il Cesena potrebbe essere riconfermato a Brescia nel caso in cui Chiellini non recuperi. In attacco torna Amauri ma dovrebbero partire titolari Iaquinta e Quagliarella
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Cerotti, ragazzini e consapevolezza: la Juventus di oggi riparte da qui, dalla risposta assai importante data ieri sul campo alla sfortuna. Una vittoria, quella contro il Cesena, che lo stesso Del Neri ha paragonato, per importanza, all'altra, più appariscente, ottenuta a San Siro con il Milan.
E Del Piero si conferma più che mai leader. Sul proprio sito, Alex definisce quella di ieri "una partita speciale, una domenica difficile da dimenticare", alludendo anche alla cerimonia della consegna delle stelle ai campioni bianconeri. "È stata dura - aggiunge il capitano - anche perché vale doppio vincere in una situazione non facile come la nostra, a causa delle molte assenze. Sono molto soddisfatto del risultato, della prestazione della squadra e della mia. Grazie a tutto lo stadio: mi porto dietro anche l'ennesima grande dimostrazione di affetto del pubblico".
In effetti, priva di alcuni suoi pezzi da novanta - da Chiellini a Melo, da Krasic ad Amauri - la squadra di Del Neri ha raddoppiato lo spirito di corpo e centrato il risultato nonostante i 13 infortunati fuori causa e una formazione con il baby Sorensen all'esordio in serie A, tre Primavera in panchina e due recuperi, Grosso e Salihamidzic, che non giocavano da quattro mesi. L'attende un durissimo test a Brescia, dove recupererà solo Amauri, mentre c'è una timida speranza per Chiellini. In caso contrario, toccherà ancora al biondo danesino, che ha mostrato personalità e freddezza. Fatto sta che, senza quasi accorgersene, tra un problema di infermeria e l'altro, la Juventus si ritrova a un punto dall'Inter, nonostante l'avvio da brividi.
Del Piero dovrà versare un tributo all'età riposando, molto probabilmente, a Brescia, perché a 36 anni tre partite in sei giorni sono proprio difficili da giocare. Meglio godersi in santa pace il compleanno in famiglia prima di partire per la città lombarda. Ma adesso c'è uno spirito nuovo a pervadere la squadra di Del Neri: osare è possibile, anche perché al vertice sono raggruppate cinque squadre in quattro punti.
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Cerotti, ragazzini e consapevolezza: la Juventus di oggi riparte da qui, dalla risposta assai importante data ieri sul campo alla sfortuna. Una vittoria, quella contro il Cesena, che lo stesso Del Neri ha paragonato, per importanza, all'altra, più appariscente, ottenuta a San Siro con il Milan.
E Del Piero si conferma più che mai leader. Sul proprio sito, Alex definisce quella di ieri "una partita speciale, una domenica difficile da dimenticare", alludendo anche alla cerimonia della consegna delle stelle ai campioni bianconeri. "È stata dura - aggiunge il capitano - anche perché vale doppio vincere in una situazione non facile come la nostra, a causa delle molte assenze. Sono molto soddisfatto del risultato, della prestazione della squadra e della mia. Grazie a tutto lo stadio: mi porto dietro anche l'ennesima grande dimostrazione di affetto del pubblico".
In effetti, priva di alcuni suoi pezzi da novanta - da Chiellini a Melo, da Krasic ad Amauri - la squadra di Del Neri ha raddoppiato lo spirito di corpo e centrato il risultato nonostante i 13 infortunati fuori causa e una formazione con il baby Sorensen all'esordio in serie A, tre Primavera in panchina e due recuperi, Grosso e Salihamidzic, che non giocavano da quattro mesi. L'attende un durissimo test a Brescia, dove recupererà solo Amauri, mentre c'è una timida speranza per Chiellini. In caso contrario, toccherà ancora al biondo danesino, che ha mostrato personalità e freddezza. Fatto sta che, senza quasi accorgersene, tra un problema di infermeria e l'altro, la Juventus si ritrova a un punto dall'Inter, nonostante l'avvio da brividi.
Del Piero dovrà versare un tributo all'età riposando, molto probabilmente, a Brescia, perché a 36 anni tre partite in sei giorni sono proprio difficili da giocare. Meglio godersi in santa pace il compleanno in famiglia prima di partire per la città lombarda. Ma adesso c'è uno spirito nuovo a pervadere la squadra di Del Neri: osare è possibile, anche perché al vertice sono raggruppate cinque squadre in quattro punti.
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