Moratti, che siluro: è ora di muoversi, Rafa scelto apposta
CalcioIl presidente nerazzurro invia un messaggio chiaro all'allenatore e ai giocatori dopo il ko col Milan: "Il derby non si gioca così. Si devono mettere sotto tutti, a partire dall'allenatore, per fare in modo di cominciare a girare". LE FOTO E I VIDEO
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"Si devono mettere sotto tutti, a partire dall'allenatore, per fare in modo di cominciare a girare, perché la squadra c'è, non è che bisogna aspettare gennaio". Così il presidente dell'Inter Massimo Moratti l'indomani della sconfitta nel derby contro il Milan. "Il derby è il derby e si affronta, per conto mio, con una mentalità diversa".
"La squadra c'è, non è una squadra di 10 anni è la stessa che tre mesi fa si è espressa sempre molto bene - ha continuato Moratti -. Mi hanno sempre detto che era esagerata la rosa dell'Inter, adesso invece non lo è più. Ma, detto questo, sono comunque a disposizione per capire quello che si può fare, ma ancora prima devo capire se ne vale la pena".
Il presidente nerazzurro invia un messaggio chiaro all'allenatore Rafa Benitez e ai giocatori dopo il ko nel derby. "Ho detto anche ieri sera che la partita bella non è stata. Non solo perché non abbiamo vinto, ma proprio perché non è stato un bel derby. Nessuna delle due squadre ha potuto esprimersi al massimo", dice Moratti, conversando con i cronisti sotto i suoi uffici milanesi.
"Noi abbiamo avuto anche l'opportunità essendo in superiorità numerica, ma non ho visto niente di particolare. Non è comunque terribile come situazione, anche se ovviamente non è neanche esaltante. Il derby è il derby e si affronta per conto mio con una mentalità diversa", ribadisce il numero 1 del club.
Moratti condivide la sensazione secondo cui la squadra non stia migliorando. "Sì, anch'io ho avuto questa impressione. Però ci sono dei momenti in cui magari non si riesce a uscire da problemi relativi agli infortuni o anche ad altre cose. Se si cominciasse a uscire da quel problema lì, che è anche psicologico, forse la squadra potrebbe iniziare a esprimersi meglio", dice facendo riferimento in particolare all'infermeria pienissima. "Insomma, si devono mettere sotto, dall'allenatore a tutti, per fare in modo di cominciare a girare".
Il presidente nerazzurro è comunque convinto che Rafa Benitez possa dare la scossa all'Inter in piena crisi fra risultati e infortuni. "Sì che è in grado, certamente - ha risposto Moratti a una domanda specifica -. L'allenatore è stato preso apposta perché è una delle persone con maggiore esperienza, calma e capacità per poter fare le cose bene. Certo, per lui non era la situazione più facile prendere una squadra che ha avuto tanto e che ha dato tanto e farla ricominciare da capo, però, insomma, deve riuscire a farlo". A proposito delle prime voci sui nomi di Luciano Spalletti o Leonardo che potrebbero sostituire Benitez sulla panchina nerazzurra, Moratti è stato però secco: "Non scherziamo".
Le foto: guarda la moviola di Mario Sconcerti
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"Si devono mettere sotto tutti, a partire dall'allenatore, per fare in modo di cominciare a girare, perché la squadra c'è, non è che bisogna aspettare gennaio". Così il presidente dell'Inter Massimo Moratti l'indomani della sconfitta nel derby contro il Milan. "Il derby è il derby e si affronta, per conto mio, con una mentalità diversa".
"La squadra c'è, non è una squadra di 10 anni è la stessa che tre mesi fa si è espressa sempre molto bene - ha continuato Moratti -. Mi hanno sempre detto che era esagerata la rosa dell'Inter, adesso invece non lo è più. Ma, detto questo, sono comunque a disposizione per capire quello che si può fare, ma ancora prima devo capire se ne vale la pena".
Il presidente nerazzurro invia un messaggio chiaro all'allenatore Rafa Benitez e ai giocatori dopo il ko nel derby. "Ho detto anche ieri sera che la partita bella non è stata. Non solo perché non abbiamo vinto, ma proprio perché non è stato un bel derby. Nessuna delle due squadre ha potuto esprimersi al massimo", dice Moratti, conversando con i cronisti sotto i suoi uffici milanesi.
"Noi abbiamo avuto anche l'opportunità essendo in superiorità numerica, ma non ho visto niente di particolare. Non è comunque terribile come situazione, anche se ovviamente non è neanche esaltante. Il derby è il derby e si affronta per conto mio con una mentalità diversa", ribadisce il numero 1 del club.
Moratti condivide la sensazione secondo cui la squadra non stia migliorando. "Sì, anch'io ho avuto questa impressione. Però ci sono dei momenti in cui magari non si riesce a uscire da problemi relativi agli infortuni o anche ad altre cose. Se si cominciasse a uscire da quel problema lì, che è anche psicologico, forse la squadra potrebbe iniziare a esprimersi meglio", dice facendo riferimento in particolare all'infermeria pienissima. "Insomma, si devono mettere sotto, dall'allenatore a tutti, per fare in modo di cominciare a girare".
Il presidente nerazzurro è comunque convinto che Rafa Benitez possa dare la scossa all'Inter in piena crisi fra risultati e infortuni. "Sì che è in grado, certamente - ha risposto Moratti a una domanda specifica -. L'allenatore è stato preso apposta perché è una delle persone con maggiore esperienza, calma e capacità per poter fare le cose bene. Certo, per lui non era la situazione più facile prendere una squadra che ha avuto tanto e che ha dato tanto e farla ricominciare da capo, però, insomma, deve riuscire a farlo". A proposito delle prime voci sui nomi di Luciano Spalletti o Leonardo che potrebbero sostituire Benitez sulla panchina nerazzurra, Moratti è stato però secco: "Non scherziamo".
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