Milan, sempre più Ibra: una magia stende la Fiorentina
CalcioUn gol in acrobazia dello svedese alla fine del primo tempo e i rossoneri congelano il primo posto in classifica. Nella ripresa l'arbitro Damato giudica regolare un contatto in area milanista tra Zambrotta e Cerci. Allo scadere espulso Kroldrup
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MILAN-FIORENTINA 1-0
45' pt Ibrahomovic
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Il Milan batte 1-0 la Fiorentina nel secondo anticipo della 13.a giornata e mette in freezer il primato in classifica. A San Siro i viola fanno un figurone nei primi trenta minuti. Giocano un ottimo calcio, decisamente sfacciato, e impediscono agli attaccanti rossoneri di ricevere i rifornimenti. Gli uomini di Mihajlovic lavorano molto bene sulle fasce, soprattutto con Marchionni, e confezionano una chiara palla gol con Ljajic. Poi, quando meno te lo aspetti, ecco la magia del solito Ibrahimovic. Lo svedese, poco prima del break, è in area e alza il pallone quanto basta per un'acrobazia che lascia di stucco il portiere Boruc.
Nel secondo tempo la Fiorentina punta sulla linea verde: nella mischia finsice Camporese, 18 anni, uno in meno di Ljajic. Dall'altra parte del campo, rinvigorito dal vantaggio, il Milan fa un buon possesso palla e riesce ad impostare in modo più fluido la manovra.
Episodio da moviola al 56', quando nell'area rossonera Cerci e Zambrotta entrano in contatto. Il difensore arpiona l'ex romanista, l'arbitro fa proseguire. I viola perdono smalto ma non quel pizzico di aggressività in grado di mettere in affano la difesa di casa. E' in una di queste situazioni, al minuto 83, che Ljajic ha un'altra ghiotta occasione per battere Abbiati, il migliore tra i milanisti. E questo l'ultimo sussulto dei viola, in dieci allo scadere per l'espulsione di Kroldrup. Provvedimento che fa infuriare Mihajlovic più del rigore negato.
Da qui in avanti il Milan amministra senza grandi difficoltà il risultato. Dopo Boateng (al posto di Robinho), Allegri inserisce anche Ronaldinho (fuori Seedorf), archiviando così le polemiche sul video che ha mostrato il brasiliano all'uscita di un locale milanese dopo le 2 di notte. Una vittoria basta ad allontare le ombre, figuriamoci quando sono quattro di fila. I rossoneri si godono il primo posto aspettando la Lazio impegnata a Parma: un passo falso dei biancocelesti e si inizerebbe a parlare già di fuga per lo scudetto.
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Il Milan batte 1-0 la Fiorentina nel secondo anticipo della 13.a giornata e mette in freezer il primato in classifica. A San Siro i viola fanno un figurone nei primi trenta minuti. Giocano un ottimo calcio, decisamente sfacciato, e impediscono agli attaccanti rossoneri di ricevere i rifornimenti. Gli uomini di Mihajlovic lavorano molto bene sulle fasce, soprattutto con Marchionni, e confezionano una chiara palla gol con Ljajic. Poi, quando meno te lo aspetti, ecco la magia del solito Ibrahimovic. Lo svedese, poco prima del break, è in area e alza il pallone quanto basta per un'acrobazia che lascia di stucco il portiere Boruc.
Nel secondo tempo la Fiorentina punta sulla linea verde: nella mischia finsice Camporese, 18 anni, uno in meno di Ljajic. Dall'altra parte del campo, rinvigorito dal vantaggio, il Milan fa un buon possesso palla e riesce ad impostare in modo più fluido la manovra.
Episodio da moviola al 56', quando nell'area rossonera Cerci e Zambrotta entrano in contatto. Il difensore arpiona l'ex romanista, l'arbitro fa proseguire. I viola perdono smalto ma non quel pizzico di aggressività in grado di mettere in affano la difesa di casa. E' in una di queste situazioni, al minuto 83, che Ljajic ha un'altra ghiotta occasione per battere Abbiati, il migliore tra i milanisti. E questo l'ultimo sussulto dei viola, in dieci allo scadere per l'espulsione di Kroldrup. Provvedimento che fa infuriare Mihajlovic più del rigore negato.
Da qui in avanti il Milan amministra senza grandi difficoltà il risultato. Dopo Boateng (al posto di Robinho), Allegri inserisce anche Ronaldinho (fuori Seedorf), archiviando così le polemiche sul video che ha mostrato il brasiliano all'uscita di un locale milanese dopo le 2 di notte. Una vittoria basta ad allontare le ombre, figuriamoci quando sono quattro di fila. I rossoneri si godono il primo posto aspettando la Lazio impegnata a Parma: un passo falso dei biancocelesti e si inizerebbe a parlare già di fuga per lo scudetto.
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