Il tecnico rossonero, alla vigilia della gara con la Samp nell'anticipo della quattordicesima giornata, chiarisce di non volersi precludere nessun obiettivo: "Oltre al campionato e alla Champions League c'è la Coppa Italia". IL METEO A MILANELLO
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È un Massimiliano Allegri disteso ma ambizioso quello che parla alla vigilia dell'anticipo della 14.ma giornata di Serie A contro la Sampdoria: parla del suo Milan e scarica gli elogi che gli piovono addosso sui suoi giocatori. Di sicuro si è passati dallo scetticismo iniziale alle critiche positive in pochi mesi: "Era normale che all'inizio ci fosse scetticismo su Allegri allenatore del Milan - spiega il tecnico toscano - ma quando ho iniziato la carriera da tecnico, il mio obiettivo era arrivare il più in alto possibile, ringrazio il Milan che mi ha dato l'occasione di arrivare ai vertici dopo due anni di serie A. So bene, però, che devo ancora migliorare e imparare, fare un bilancio dopo 13 giornate di campionato sarebbe da presuntuosi. Ringrazio i ragazzi che mi hanno dato una grande mano, ma dobbiamo fare ancora tantissimi punti e andare avanti in Champions League".
"Nella mia filosofia e in quella del Milan ci sono tre obiettivi, perché oltre al campionato e alla Champions League c'è la Coppa Italia". Massimiliano Allegri non è presuntuoso, ma crede ciecamente nel suo Milan e non rinuncia a nulla a priori. Del resto il "Diavolo" è saldamente in testa alla classifica, è già agli ottavi di Champions League e a gennaio scenderà in campo per gli ottavi di Coppa Italia.
"Fino al 22 febbraio possiamo pensare solo al campionato e alla partita di Tim Cup del 12 gennaio - spiega Allegri alla vigilia del match contro la Sampdoria -, poi quando tornerà la Champions League cercheremo di correre sui tre fronti e ottenere il massimo. Abbiamo una rosa ampia e la squadra ha trovato il giusto equilibrio".
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È un Massimiliano Allegri disteso ma ambizioso quello che parla alla vigilia dell'anticipo della 14.ma giornata di Serie A contro la Sampdoria: parla del suo Milan e scarica gli elogi che gli piovono addosso sui suoi giocatori. Di sicuro si è passati dallo scetticismo iniziale alle critiche positive in pochi mesi: "Era normale che all'inizio ci fosse scetticismo su Allegri allenatore del Milan - spiega il tecnico toscano - ma quando ho iniziato la carriera da tecnico, il mio obiettivo era arrivare il più in alto possibile, ringrazio il Milan che mi ha dato l'occasione di arrivare ai vertici dopo due anni di serie A. So bene, però, che devo ancora migliorare e imparare, fare un bilancio dopo 13 giornate di campionato sarebbe da presuntuosi. Ringrazio i ragazzi che mi hanno dato una grande mano, ma dobbiamo fare ancora tantissimi punti e andare avanti in Champions League".
"Nella mia filosofia e in quella del Milan ci sono tre obiettivi, perché oltre al campionato e alla Champions League c'è la Coppa Italia". Massimiliano Allegri non è presuntuoso, ma crede ciecamente nel suo Milan e non rinuncia a nulla a priori. Del resto il "Diavolo" è saldamente in testa alla classifica, è già agli ottavi di Champions League e a gennaio scenderà in campo per gli ottavi di Coppa Italia.
"Fino al 22 febbraio possiamo pensare solo al campionato e alla partita di Tim Cup del 12 gennaio - spiega Allegri alla vigilia del match contro la Sampdoria -, poi quando tornerà la Champions League cercheremo di correre sui tre fronti e ottenere il massimo. Abbiamo una rosa ampia e la squadra ha trovato il giusto equilibrio".
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