Il soldato Sneijder: "Ero pronto a morire per Mourinho"
CalcioIn un'intervista a France Football l'olandese racconta come fosse speciale il suo rapporto con il tecnico portoghese: "È incredibile: quando ero stanco mi concedeva tre giorni di vacanza. Così tornavo che ero disposto ad uccidere per lui". GUARDA IL VIDEO
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Parole dolci per mandar giù le pillole, cinque, amare. Il giorno dopo il clamoroso 5-0 subito dal suo Real Madrid a Barcellona, José Mourinho trova nelle parole di un suo ex giocatore l'unico motivo di gioia. È Wesley Sneijder a parlare. Lo ha fatto in un'intervista a France Football, in cui ripercorrendo la sua carriera, si sofferma sul rapporto con lo Special One nella passata stagione.
"Josè? È incredibile, con il suo modo di mostrarti che sa gestire tutte le situazioni. Una volta mi ha detto: 'Wesley hai l'aria stanca, prenditi qualche giorno di riposo, vai al sole con tua moglie e tua figlia'. Tutti gli altri allenatori mi parlavano solo di allenamenti, lui mi mandava in spiaggia. Così sono partito per Ibiza tre giorni. Quando sono tornato, ero disposto a uccidere e morire per lui".
Per Mourinho, ricorda ancora Sneijder, "la cosa più importante non è tanto l'allenamento, ma il recupero. Quando giocavamo solo la domenica, lavoravamo come dei matti durante la settimana. Fisico, tattica. Capitalizzavamo per il seguito". La pazienza dell'allenatore portoghese con i giocatori, però, è limitata. "Se lo tratti male, lui ti tratterà peggio. Non bisogna fare gli stupidi con lui". A qualcuno fischieranno le orecchie.
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Parole dolci per mandar giù le pillole, cinque, amare. Il giorno dopo il clamoroso 5-0 subito dal suo Real Madrid a Barcellona, José Mourinho trova nelle parole di un suo ex giocatore l'unico motivo di gioia. È Wesley Sneijder a parlare. Lo ha fatto in un'intervista a France Football, in cui ripercorrendo la sua carriera, si sofferma sul rapporto con lo Special One nella passata stagione.
"Josè? È incredibile, con il suo modo di mostrarti che sa gestire tutte le situazioni. Una volta mi ha detto: 'Wesley hai l'aria stanca, prenditi qualche giorno di riposo, vai al sole con tua moglie e tua figlia'. Tutti gli altri allenatori mi parlavano solo di allenamenti, lui mi mandava in spiaggia. Così sono partito per Ibiza tre giorni. Quando sono tornato, ero disposto a uccidere e morire per lui".
Per Mourinho, ricorda ancora Sneijder, "la cosa più importante non è tanto l'allenamento, ma il recupero. Quando giocavamo solo la domenica, lavoravamo come dei matti durante la settimana. Fisico, tattica. Capitalizzavamo per il seguito". La pazienza dell'allenatore portoghese con i giocatori, però, è limitata. "Se lo tratti male, lui ti tratterà peggio. Non bisogna fare gli stupidi con lui". A qualcuno fischieranno le orecchie.
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