Troppa Lazio per questa Inter: all'Olimpico finisce 3-1

Calcio
Biava esulta: il suo gol slocca il risultato all'Olimpico
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Hernanes e Zarate prendono per mano i biancocelesti, che raggiungono provvisoriamente il Milan in testa alla classifica. Sblocca Biava, raddoppia l'argentino, l'ex-Pandev accorcia, l'ispiratissimo "Profeta" chiude i conti su calcio di punizione

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LAZIO-INTER 3-1
26' pt Biava, 6' st Zarate, 28' st Pandev, 43' st Hernanes

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L'unica consolazione è che, ad Abu Dhabi, ci sarà Eto'o. Non può che aggrapparsi a questa dolce idea, l'Inter che confidava in una gara convincente per fare il pieno di autostima in vista del Mondiale per Club e che invece è crollata al cospetto di una Lazio più veloce, più convinta, più tutto. Anche più tecnica, e ripensando all'Inter del triplete imbottita di campioni, è una novità che fa riflettere.
La squadra di Reja, dal canto suo, conferma di essere in salute e di poter veramente fare un gran campionato, raggiungendo provvisoriamente il Milan in testa alla classifica.

Nell'Inter d'emergenza che ormai Benitez è abituato a schierare c'è Natalino fin dal primo minuto come terzino destro. In attacco, come punta centrale, l'ex Pandev cerca di ricordare come si facciano i gol.
Reja risponde con una Lazio che fin dai primi minuti pressa alto, raddoppia costantemente i giocatori nerazzurri e verticalizza come poche altre squadre. In poche parole, troppo rapida e aggressiva per un'Inter che cerca di abbassare i ritmi per ripartire sfruttando soprattutto la velocità di Biabiany, che sulla destra non trova in Radu un avversario capace di contenerlo. Comunque poca roba: i nerazzurri si aggrappano alle chiusure di Zanetti e scoprono in Natalino un giovane di belle speranze, capace in più di un'occasione di non farsi imbambolare dalle finte di uno Zarate in giornata.

Ma alla Lazio basta accelerare un attimo e il gol arriva. Al 18' lo sfiora soltanto, con Hernanes che scodella dalla sinistra, Floccari che si avvita e Castellazzi che si fa trovare pronto. Tap-in di Mauri e chiusura provvidenziale di Zanetti. Al 26' l'1-0, sugli sviluppi di un corner. Hernanes ci va di testa, Floccari sfiora, Castellazzi si ripete con un grande intervento, ma sul tentativo di Cambiasso di liberare la porta irrompe Biava che insacca di pancia.
La reazione interista è tutta in una punizione di Sneijder, che da 35 metri costringe Muslera a un intevento a mani aperte. Sulla respinta del portiere laziale, Pandev non inquadra.

Nella ripresa la musica non cambia, anzi. La Lazio inizia subito a suonarle all'Inter. Hernanes verticalizza, Natalino sbaglia il tempo dell'intervento e Zarate lo beffa, superando poi Castellazzi in uscita con un pallonetto.
Benitez le prova tutte: entra Alibec, fuori Muntari. Ma la Lazio non rallenta: Floccari non trova il 3-0 solo per merito di Castellazzi, che gli chiude lo specchio in uscita. Zarate è una furia ogni volta che riparte palla al piede, Hernanes mette in mostra un repertorio da vero brasiliano.
Proprio quando sembra che in campo ci sia una squadra sola, la fiammata di Pandev riapre la gara: sinistro, Dias respinge, nuova conclusione mancina e palla in rete.
L'Inter del finale ci crede e al 40' sfiora anche il pari con Cordoba, ma ci pensa subito il "Profeta" Hernanes a scrivere la parola "fine". Punizione sul palo di Castellazzi e Inter che può iniziare a preoccuparsi. Giocando così, il Mondiale per Club resta un sogno.