Lazio-Inter, mai come stasera dall'alto in basso

Calcio
Lazio-Inter, sugli spalti dell'Olimpico sarà una serata di quelle che contano davvero
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Diretta Sky dalle 20.45 coi padroni di casa più sopra in classifica. Gol, spettacolo, tante emozioni. Lazio-Inter nell'ultimo decennio significa anche e soprattutto questo. Rimonte impossibili, favori e sgambetti reciproci. LE FOTO: QUANTI CAMBI DI MAGLIA

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Gol, spettacolo e tante emozioni. Lazio-Inter nell'ultimo decennio significa anche e soprattutto questo. Rimonte impossibili, favori e sgambetti quando in palio c'era anche lo scudetto. Da Eriksson fino a Delio Rossi, da Mourinho e Mancini fino a Hector Cuper. Soprattutto quest'ultimo se lo ricorderanno particolarmente bene  i tifosi interisti che ci hanno messo anni prima di esorcizzare il 5 maggio. Quello del pianto sconsolato di Ronaldo in panchina dopo un 4 a 2 che significò l'addio al titolo per l'Inter dell'hombre vertical.

Per anni quell'immagine è stata il simbolo della gestione Morattiana che non riusciva a vincere, in Italia così come all'Olimpico. Nel dicembre del 2003 l'ultima vittoria della lazio grazie a Zauri, gol che segnò la fine di un ciclo vincente. Da allora mai più la Lazio è riuscita nell'impresa di battere l'Inter, da allora Roma biancoceleste è diventata terra di conquista per i nerazzurri che hanno completamente invertito la tendenza. 3 pareggi e 3 vittorie nelle ultime 6 stagioni…ultima quella dell'Inter di Mourinho che all'Olimpico passò senza ostacoli, né in campo né fuori.

Di fatto quella vittoria ha consegnato lo scudetto numero 18 ai nerazzurri e a Mou, che qualche settimana dopo festeggiava col triplete una stagione perfetta. Statistiche, incroci e scaramanzie, pronte ad essere riaggiornate da stasera, con Reja che spera nella partita perfetta per restare lassù e Benitez che in emergenza deve provare a dare un segnale di ritrovata convinzione e forza.

Per la prima volta negli ultimi 8 anni, la Lazio se la giocherà guardando i nerazzurri dall'alto in basso in classifica, un piccolo dato in più per sottolineare la crescita di una squadra pronta per diventare grande contro un'Inter che non vede l'ora di tornarci.

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