Leonardo: "Inter troppo affascinante, non potevo dire di no"

Calcio
Il primo giorno in nerazzurro di Leo: il brasiliano è stato presentato ad Appiano Gentile
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Le prime parole sono quelle dI Moratti: "Felicissimo della scelta". Poi spazio al nuovo allenatore nerazzurro: "Non cercavo un lavoro, cercavo un sogno: non credo ci sia una sfida più grande di questa". GUARDA LA CONFERENZA STAMPA E LE FOTO

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Leonardo all'Inter, la panchina diventa rossonerazzura. Le foto

"Si capisce chiaramente che sono felicissimo della scelta. Nasce da una stima che ho sempre avuto nei suoi confronti". Così, nel corso della presentazione del neo-allenatore interista, Leonardo, il presidente nerazzurro Massimo Moratti. Con la scelta di Leonardo, ha proseguito, il patron interista, la "società rimane ambiziosa, costantemente". Ciò, ha aggiunto, non significa "mettere pressione" sul nuovo tecnico, ma è una questione di "istinto" e di rispetto "per i nostri tifosi". Introdotto il nuovo tecnico, Massimo Moratti si è seduto in prima fila in compagnia dei figli per godersi lo spettacolo della prima conferenza del suo nuovo pupillo.

Le prime parole di Leo
- "Non cercavo un lavoro, cercavo un sogno: non credo ci sia una sfida più grande di questa" le prime parole del tecnico brasiliano che si è detto "molto emozionato" in questa "giornata speciale". Quella dell'Inter "è una opportunità meravigliosa anche per il rapporto con il presidente nato in maniera inaspettata e disarmante. Era impossibile dire di no"

"Io più vicino come mentalità all'Inter? Ho sempre cercato di essere libero, ho sempre detto quello che pensavo, cerco sempre la mia identità. Ho tante cose in comune al Milan e non dimenticherò mai quella società. Ringrazierò sempre il Milan per tutta la vita perché ho fatto il dirigente, il giocatore e l'allenatore. Il Milan e Capello mi hanno portato qui. Galliani è una persona che stimo tantissimo, le diversità ci sono ovunque".

Scudetto? Si può fare
- "Scudetto? Ci credo, abbiamo 13 punti da recuperare e due partite in meno, sono delle situazioni da gestire. Oggi sembrano tanti punti, ma basta poco per inserirti nel gruppo che può vincere e il momento iniziale sarà importante. Non devo inventare nulla qui all'Inter e non credo che ci sia appagamento, devo solo aiutare i giocatori a ripercorrere quello che hanno vissuto in un momento molto importante della loro carriera".

Il rapporto con Kakà
- "Conoscendo Kakà credo che non andrà mai via dal Real Madrid senza aver fatto bene". Il nuovo tecnico dell'Inter risponde così alla domanda circa un possibile arrivo in nerazzurro dell'ex milanista, attualmente alla corte di José Mourinho. "Io lo sento spesso - continua - siamo complici di tante cose, adesso sta per rientrare e tra pochissimo si metterà a disposizione. Non vede l'ora di giocare".

Mourinho fuoriclasse
- "José con me è stato straordinario. L'ho chiamato. Arrivare all'Inter senza passare per José è impossibile: José è ovunque". Così Leonardo ha parlato del tecnico portoghese, suo predecessore sulla panchina nerazzurra. "Ci siamo confrontati su tante cose - ha aggiunto -. E' una persona geniale che è spiritualmente presente e che ha lasciato tanto all'Inter". "Sono molto felice di quello che lui mi ha detto. Lo considero un fuoriclasse - ha proseguito riferendosi al 'guru' di Setubal -: dietro le brillanti conferenze stampa c'è un lavoro infinito. José vive per quello, un lavoro infinito che si vede".

Moratti ringrazia Benitez
- "Adesso che è andato via Benitez ne compriamo cinque...". Così, scherzando, il presidente Moratti ha replicato a chi chiedeva conto di possibili futuri arrivi all'Inter, a gennaio, dopo quello di Ranocchia (che indosserà la maglia numero 16). "Con Leonardo - ha osservato il patron nerazzurro - ci siamo parlati chiaramente come chiaramente avevo parlato con Benitez. Do la stessa indicazione: sarò tifoso ma penso che il nostro gruppo sia molto forte. Lo ha dimostrato di recente a Abu Dhabi e quattro mesi fa, non mille anni fa". Ad ogni modo, ha proseguito "staremo attenti tutti a capire se potremo realizzare" movimenti in entrata e in uscita. Occorre guardare ai bilanci, ha sottolineato il patron nerazzurro, ma "non voglio togliere entusiasmo. Ci può essere qualcosa che farò volentieri per la squadra". Al termine della presentazione di Leonardo come nuovo tecnico interista, Moratti non ha dimenticato "un ringraziamento a Benitez, con molta riconoscenza per avere portato la Coppa" e condotto l'Inter sul tetto del mondo.

Leo-style ad Appiano
- Arrivato alla Pinetina Leonardo ha trovato una cospicua folla di tifosi che lo hanno accolto con applausi e cori: "Vai Leo". Sui cancelli del centro sportivo di Appiano Gentile striscioni di benvenuto per il tecnico brasiliano.

Il brasiliano girovagava da qualche giorno al centro sportivo Angelo Moratti quasi in visita di cortesia. E' stato da subito Leo-style: strette di mano con tutti, giardinieri, magazzinieri e chef. Sorrisi e auguri per un debutto che sembra illuminato da una buona stella. In casa neroazzurra aria frizzante e bollicine, una volta stappata la bottiglia di champagne dove il tappo era Benitez: dopo la presentazione allenamento a porte aperte con la new entry Andrea Ranocchia. Un segnale chiaro di Moratti, disponibile a dare a Leo quello che aveva negato a Rafa. Lo confessa lo stesso presidente: non fu vero amore, più che altro un'infatuazione.

Benitez è il passato, adesso c'è il futuro: Leonardo piace, buca lo schermo, crea armonia. Unica pecca (per molti interisti), il passato in rossonero ma lui - secondo molti - assomiglia a Mourinho e saprà farsi perdonare.

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