Giovani talenti, la Befana regala gol ed emozioni "verdi"
CalcioDa Strasser e Merkel (Milan) a Okaka (Bari), da Kozak (Lazio) a Greco (Roma): il turno dell'Epifania ha messo in mostra le forze fresche della serie A. Mezzi esordienti, rimpiazzi di infortunati. Protagonisti di piccoli e grandi show. MOVIOLA E VIDEO
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Uno si chiama come la Cancelliera tedesca ma viene dal lontano Kazakhstan, l'altro ha i colori della Sierra Leone e un cognome buono per un'opera di Wagner. Sono Aleksander Merkel, Rodney Strasser, ma anche Stefano Okaka: ovvero la carica dei giovanissimi del pallone che sui campi della serie A hanno portato forze fresche e fiuto da gol. Mezzi esordienti, rimpiazzi di infortunati di pregio o ko dell'ultima ora, i ragazzi del campionato hanno ripagato la fiducia dei tecnici con piccoli e grandi show.
Uno su tutti è proprio Strasser, 21 anni il prossimo 30 marzo, nato a Freetown e cresciuto nel Kallon prima di approdare, nel 2007, alla corte di Adriano Galliani. Il ragazzo della Sierra Leone (esordio in serie A nel 2008) ha segnato il suo primo gol da 'grande' a Cagliari nel giorno del debutto in rossonero di Antonio Cassano: col fantasista barese ha già svelato di avere un feeling particolare, nonostante non capisca troppo la lingua di Fantantonio.
E proprio su un'invenzione del genio barese Strasser, subentrato a Gattuso a cui si ispira tecnicamente da quando ha cominciato a tirare calci al pallone sui campi del Kallon, ha messo a segno la rete-partita che firma la fuga milanista. Sembrava dovesse finire al Genoa (che detiene la metà del suo cartellino), ma poi Allegri ha pensato bene di tenerselo stretto dopo l'infortunio di Boateng.
E ha già rapito il cuore dei tifosi rossoneri il piccolo Merkel: diciotto anni, centrocampista offensivo di grande talento, kazako di nascita e di cuore (ha rifiutato l'under 21 tedesca nella speranza di giocare con la maglia della Russia, patria dei suoi genitori), tedesco di adozione dall'età di sei anni, il ragazzino cresciuto nello Stoccarda ha festeggiato il suo esordio in campionato con la prima squadra proprio al Sant'Elia con il Cagliari. Il debutto da big con i rossoneri l'8 dicembre scorso, partendo dalla panchina in Champions con l'Ajax. Ieri la prima da 'titolare': Merkel comincia bene come trequartista servendo un assist che Robinho non sfrutta. La sua gara perde di tono e colore con i minuti, il ragazzino si perde sul campo dei grandi, e quando esce (al 29' del secondo tempo) fa spazio a Cassano. Un esordio timido, ma i suoi polmoni d'acciaio e il talento già decantato da molti ne fanno il fiore all'occhiello del vivaio di Milanello.
Nella giornata degli under un posto d'onore lo merita pure Okaka: passato dalla casacca della Roma a quella del Bari, la sua rete ha regalato un sogno ai pugliesi nell'atteso derby con il Lecce. "Gioia e speranza hai riacceso nei nostri cuori, amerai al punto questa città da dimenticare la tua Roma" scrivono i nuovi fan sul suo blog. E così il giovane di Castiglion del Lago, nato da genitori nigeriani, una sorella gemella che si chiama Stefania e 21 anni tra calcio e passione, è pronto a riscattare in Puglia le stagioni con più ombre che luci in maglia giallorossa. In un campionato che risente della crisi di 'vocazione' al pallone, e che anche alla luce del deludente mondiale in Sudafrica ha dovuto fare mea culpa sulla latitanza di giovani talenti di casa, gli 'under' che arrivano anche dal resto del mondo sono pronti a stupire.
Uno sta crescendo anche tra le fila dell'ex capolista Lazio: si chiama Libor Kozak, arriva dalla Repubblica ceca che tanti campioni ha sfornato, e lo scorso 18 settembre alla sua seconda presenza in campionato ha mandato in orbita la squadra di Reja con un gol decisivo. Storia da esordio-gol anche quella di Leandro Greco, romano e romanista doc in campo anche ieri contro il Catania, capace di mettere la firma con un gol nella sua prima partita in Champions: Basilea-Roma e uno spicchio di qualificazione passato anche dalle sue gambe.
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Uno si chiama come la Cancelliera tedesca ma viene dal lontano Kazakhstan, l'altro ha i colori della Sierra Leone e un cognome buono per un'opera di Wagner. Sono Aleksander Merkel, Rodney Strasser, ma anche Stefano Okaka: ovvero la carica dei giovanissimi del pallone che sui campi della serie A hanno portato forze fresche e fiuto da gol. Mezzi esordienti, rimpiazzi di infortunati di pregio o ko dell'ultima ora, i ragazzi del campionato hanno ripagato la fiducia dei tecnici con piccoli e grandi show.
Uno su tutti è proprio Strasser, 21 anni il prossimo 30 marzo, nato a Freetown e cresciuto nel Kallon prima di approdare, nel 2007, alla corte di Adriano Galliani. Il ragazzo della Sierra Leone (esordio in serie A nel 2008) ha segnato il suo primo gol da 'grande' a Cagliari nel giorno del debutto in rossonero di Antonio Cassano: col fantasista barese ha già svelato di avere un feeling particolare, nonostante non capisca troppo la lingua di Fantantonio.
E proprio su un'invenzione del genio barese Strasser, subentrato a Gattuso a cui si ispira tecnicamente da quando ha cominciato a tirare calci al pallone sui campi del Kallon, ha messo a segno la rete-partita che firma la fuga milanista. Sembrava dovesse finire al Genoa (che detiene la metà del suo cartellino), ma poi Allegri ha pensato bene di tenerselo stretto dopo l'infortunio di Boateng.
E ha già rapito il cuore dei tifosi rossoneri il piccolo Merkel: diciotto anni, centrocampista offensivo di grande talento, kazako di nascita e di cuore (ha rifiutato l'under 21 tedesca nella speranza di giocare con la maglia della Russia, patria dei suoi genitori), tedesco di adozione dall'età di sei anni, il ragazzino cresciuto nello Stoccarda ha festeggiato il suo esordio in campionato con la prima squadra proprio al Sant'Elia con il Cagliari. Il debutto da big con i rossoneri l'8 dicembre scorso, partendo dalla panchina in Champions con l'Ajax. Ieri la prima da 'titolare': Merkel comincia bene come trequartista servendo un assist che Robinho non sfrutta. La sua gara perde di tono e colore con i minuti, il ragazzino si perde sul campo dei grandi, e quando esce (al 29' del secondo tempo) fa spazio a Cassano. Un esordio timido, ma i suoi polmoni d'acciaio e il talento già decantato da molti ne fanno il fiore all'occhiello del vivaio di Milanello.
Nella giornata degli under un posto d'onore lo merita pure Okaka: passato dalla casacca della Roma a quella del Bari, la sua rete ha regalato un sogno ai pugliesi nell'atteso derby con il Lecce. "Gioia e speranza hai riacceso nei nostri cuori, amerai al punto questa città da dimenticare la tua Roma" scrivono i nuovi fan sul suo blog. E così il giovane di Castiglion del Lago, nato da genitori nigeriani, una sorella gemella che si chiama Stefania e 21 anni tra calcio e passione, è pronto a riscattare in Puglia le stagioni con più ombre che luci in maglia giallorossa. In un campionato che risente della crisi di 'vocazione' al pallone, e che anche alla luce del deludente mondiale in Sudafrica ha dovuto fare mea culpa sulla latitanza di giovani talenti di casa, gli 'under' che arrivano anche dal resto del mondo sono pronti a stupire.
Uno sta crescendo anche tra le fila dell'ex capolista Lazio: si chiama Libor Kozak, arriva dalla Repubblica ceca che tanti campioni ha sfornato, e lo scorso 18 settembre alla sua seconda presenza in campionato ha mandato in orbita la squadra di Reja con un gol decisivo. Storia da esordio-gol anche quella di Leandro Greco, romano e romanista doc in campo anche ieri contro il Catania, capace di mettere la firma con un gol nella sua prima partita in Champions: Basilea-Roma e uno spicchio di qualificazione passato anche dalle sue gambe.
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