Parma, Paci e la maxi-squalifica: "Caduto dalle nuvole..."

Calcio
Il difensore del Parma si difende: "Non sono un giocatore cattivo"
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Il difensore dei ducali non ci sta dopo le 4 giornate infiltte dal giudice sportivo in seguito all'espulsione di domenica contro il Brescia : "E' davvero incredibile. Per un fallo da ultimo uomo è inspiegabile: solitamente se ne dà uno, al massimo due..."

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"La squalifica di quattro turni? Sono cascato dalle nuvole, è incredibile. Per un fallo da ultimo uomo è inspiegabile: solitamente se ne dà uno, al massimo due. Nemmeno avessi avuto l'intenzionalità di fare un fallaccio, oppure un episodio negativo lontano dal gioco e teso a far male all'avversario". Massimo Paci ha commentato così alla decisione del giudice sportivo Tosel che lo ha squalificato per quattro giornate dopo l'espulsione di domenica con il Brescia a seguito di un fallo su Eder. "Io non voglio passare per un giocatore cattivo, non fa parte di me, io non voglio fare male agli avversari - ha aggiunto il difensore del Parma - ho preso un calcio in faccia (l'intervento di Felipe Melo a gioco fermo in Juventus-Parma del 6 gennaio scorso ndr), ma non si è montato tutto questo caso. Ripensando all'azione, mi accorgo che sono arrivato un attimo in ritardo. Sulla "spizzata" di testa di Caracciolo, mi sono girato e sono stato anche abbagliato dal sole, ho cercato di rinviare la palla lontano ma Eder è stato più rapido e l'ho colpito".

E aggiunge: "Non ho protestato perché mi sono accorto di essere ultimo uomo e poi sono tornato indietro per accertarmi delle sue condizioni. Poi nello spogliatoio ho avuto un momento di crisi, sono stato davvero male". Ora, come confermato ieri dalla società, si attende l'esito del ricorso. "Mi auguro che qualche giornata me la scontino - ha concluso il giocatore - So di aver causato un danno alla societa' e so di aver dato anche una immagine di me non certo positiva ma sono fiducioso. Quattro giornate sono davvero troppe".