Bologna, si dimette Zanetti. Pavignani nuovo presidente
CalcioFulmine a ciel sereno in casa rossoblù: Zanetti e Baraldi lasciano per "divergenze sugli aspetti finanziari e ambigui comportamenti nell'ambiente". Immediata la nomina del successore. I soci: "Dispiaciuti, ma porteremo avanti il progetto Bologna". VIDEO
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Ribaltone in casa Bologna, tutto nel giro di poche ore. Nel tardo pomeriggio, con una nota apparsa sul sito del club, Massimo Zanetti si dimette a sorpresa dalla carica di presidente. Passo indietro anche dell'amministratore delegato Luca Baraldi e di Stefano Trombetti, collaboratore dell'ormai ex presidente.
Passa poco ed è già ufficiale il nome del successore: Marco Pavignani, titolare della Plastica Marconi e vicepresidente fino alle dimissioni di Zanetti, prende il timone, dichiarandosi lui stesso molto sorpreso e ammettendo che la scelta è ricaduta su di lui "soltanto per il fatto che ero il vicepresidente".
Lo hanno eletto gli altri soci di minoranza (ognuno col 5% delle quote) riuniti nella sede di Intermedia, la società di Giovanni Consorte che aveva operato per il passaggio di proprietà dalla gestione di Sergio Porcedda.
Zanetti, che rimarrà socio, ha lasciato anche il Cda del club, dichiarando: "E' con profondo rammarico che - unitamente ai miei collaboratori Dr. Luca Baraldi e Dr. Stefano Trombetti - mi vedo costretto a rassegnare le dimissioni da Presidente e Consigliere di Amministrazione della nostra gloriosa società. Contestualmente, pur rimanendo socio, ho rassegnato le dimissioni anche da Consigliere di Amministrazione di Bologna 2010".
"Ben sapendo che in questi pochi giorni di lavoro dall'insediamento nelle rispettive cariche si è fatto solo il bene del Bologna FC, che ha già beneficiato di un positivo impatto nella riduzione dei costi, avendo riscontrato sia divergenze sugli aspetti finanziari sia ambigui comportamenti nell'ambiente interno ed esterno alla società, ivi inclusa certa stampa locale, prendo atto che io ed i miei collaboratori non siamo in grado di svolgere in maniera soddisfacente quanto merita il Bologna FC", aggiunge Zanetti. "Al futuro Presidente, certo che avrà maggiori capacità gestionali rispetto a noi, auguro ogni successo così come auspico per la lodevole iniziativa progettata da Bologna 2010", conclude.
In serata la risposta del CdA del Bologna, attraverso un comunicato: "I soci di Bologna 2010 - si legge nel testo - sono profondamente dispiaciuti nell'apprendere che Massimo Zanetti, Luca Baraldi e Stefano Trombetti abbiano rassegnato irrevocabilmente le loro dimissioni alla vigilia dell'assemblea e del Cda della società, indetti per il 24 gennaio, già condivisi e programmati da tempo. Non si intende entrare nel merito delle divergenze ed ambiguità cui fa riferimento il comunicato del presidente - prosegue la nota -, si ritiene però doveroso dare risposte immediate di continuità al progetto avviato per il Bologna F.C. 1909".
Lunedì l'assemblea ratificherà le nomine di Pavignani e Romano, i quali, si precisa, "hanno dato la propria disponibilità ad assumere immediatamente l'incarico pro tempore, in attesa della definizione dell'assetto societario definitivo del Bologna, che si completerà al termine degli aumenti di capitale previsti. La rapida decisione dei soci - concludono i soci - ha confermato la validità del progetto e l'esigenza di procedere senza indugi".
Ribaltone in casa Bologna, tutto nel giro di poche ore. Nel tardo pomeriggio, con una nota apparsa sul sito del club, Massimo Zanetti si dimette a sorpresa dalla carica di presidente. Passo indietro anche dell'amministratore delegato Luca Baraldi e di Stefano Trombetti, collaboratore dell'ormai ex presidente.
Passa poco ed è già ufficiale il nome del successore: Marco Pavignani, titolare della Plastica Marconi e vicepresidente fino alle dimissioni di Zanetti, prende il timone, dichiarandosi lui stesso molto sorpreso e ammettendo che la scelta è ricaduta su di lui "soltanto per il fatto che ero il vicepresidente".
Lo hanno eletto gli altri soci di minoranza (ognuno col 5% delle quote) riuniti nella sede di Intermedia, la società di Giovanni Consorte che aveva operato per il passaggio di proprietà dalla gestione di Sergio Porcedda.
Zanetti, che rimarrà socio, ha lasciato anche il Cda del club, dichiarando: "E' con profondo rammarico che - unitamente ai miei collaboratori Dr. Luca Baraldi e Dr. Stefano Trombetti - mi vedo costretto a rassegnare le dimissioni da Presidente e Consigliere di Amministrazione della nostra gloriosa società. Contestualmente, pur rimanendo socio, ho rassegnato le dimissioni anche da Consigliere di Amministrazione di Bologna 2010".
"Ben sapendo che in questi pochi giorni di lavoro dall'insediamento nelle rispettive cariche si è fatto solo il bene del Bologna FC, che ha già beneficiato di un positivo impatto nella riduzione dei costi, avendo riscontrato sia divergenze sugli aspetti finanziari sia ambigui comportamenti nell'ambiente interno ed esterno alla società, ivi inclusa certa stampa locale, prendo atto che io ed i miei collaboratori non siamo in grado di svolgere in maniera soddisfacente quanto merita il Bologna FC", aggiunge Zanetti. "Al futuro Presidente, certo che avrà maggiori capacità gestionali rispetto a noi, auguro ogni successo così come auspico per la lodevole iniziativa progettata da Bologna 2010", conclude.
In serata la risposta del CdA del Bologna, attraverso un comunicato: "I soci di Bologna 2010 - si legge nel testo - sono profondamente dispiaciuti nell'apprendere che Massimo Zanetti, Luca Baraldi e Stefano Trombetti abbiano rassegnato irrevocabilmente le loro dimissioni alla vigilia dell'assemblea e del Cda della società, indetti per il 24 gennaio, già condivisi e programmati da tempo. Non si intende entrare nel merito delle divergenze ed ambiguità cui fa riferimento il comunicato del presidente - prosegue la nota -, si ritiene però doveroso dare risposte immediate di continuità al progetto avviato per il Bologna F.C. 1909".
Lunedì l'assemblea ratificherà le nomine di Pavignani e Romano, i quali, si precisa, "hanno dato la propria disponibilità ad assumere immediatamente l'incarico pro tempore, in attesa della definizione dell'assetto societario definitivo del Bologna, che si completerà al termine degli aumenti di capitale previsti. La rapida decisione dei soci - concludono i soci - ha confermato la validità del progetto e l'esigenza di procedere senza indugi".