Totti-Perrotta-Menez. Roma seconda per una notte

Calcio
Torna a esultare Totti: il suo rigore sblocca la gara all'Olimpico
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Ranieri sbaglia e poi rimedia. Avanti con un rigore di Totti, i giallorossi soffrono il Cagliari e dilagano solo dopo l'ingresso di Vucinic e del francese. Roma unica squadra imbattuta in casa e, aspettando Lazio, Napoli e Inter, seconda in classifica

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LE PAGELLE


ROMA-CAGLIARI 3-0

22' Totti (rig), 24' st Perrotta, 47' st Menez

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Minimo sforzo, massimo risultato. La Roma che supera il Cagliari con un apparentemente netto 3-0 va a sprazzi, non brilla, ingranando sul serio soltanto quando Ranieri si rimangia le sue scelte iniziali e con un paio di sostituzioni cambia il volto della squadra e le sorti della gara.

Il tecnico giallorosso e Donadoni si sfidano a colpi di pre-tattica. Il primo lascia fuori Vucinic e, all'ultimo momento, anche Menez: in attacco fiducia a Totti con Borriello. Il secondo rinuncia inspiegabilmente a Matri, lasciato in panchina per far posto ad Acquafresca.
L'equilibrio dura poco più di 20': il tempo che serve alla Roma per partire piano, prendere le misure e fare un paio di affondi più decisi. Così, sugli sviluppi di un corner, Canini affossa De Rossi a pochi passi dalla porta, e il rigore è inevitabile. E' il 22' quando Totti scarica dagli undici metri: botta centrale e 1-0.
Il capitano giallorosso ha voglia, va a cercarsi il pallone abbassandosi molto, cerca di lanciare i compagni con i suoi classici tocchi di prima. Il ritmo sale, e con un grande finale di tempo la Roma sfiora anche il raddoppio.

La ripresa inizia meglio per il Cagliari, più aggressivo e determinato rispetto ai primi 45': Mexes e De Rossi, in un paio di circostanze, sono provvidenziali con le loro chiusure. Al 10' invece è Daniele Conti ad andare vicino all'ennesimo gol dell'ex (l'ultimo "sgarbo" di Daniele a papà Bruno proprio un anno fa).
Per oltre 20' il pressing del Cagliari funziona, e la Roma non si avvicina nemmeno alla porta di Agazzi. Ranieri se ne accorge e cambia il volto della squadra, aumentando il potenziale offensivo: dentro Vucinic e Menez, fuori Taddei e Borriello.
La scossa dà immediatamente i suoi frutti: al 23' De Rossi impegna Agazzi con un tiro da fuori indirizzato nel sette e, sul calcio d'angolo conseguente, arriva il gol del raddoppio. Stacco di Juan, Agazzi non trattiene, Perrotta si avventa sul pallone e fa 2-0.
Da qui in poi è una Roma più fluida, capace anche di divertire e di dare spettacolo. Il terzo gol viene prima sfiorato (tanti contropiede sprecati e un imperioso colpo di testa di Mexes, migliore in campo, di poco alto), poi realizzato da Menez con una magia: percussione centrale sul filtrante di Vucinic, doppio passo a stordire Agazzi in uscita e palla depositata nella porta vuota.
Non può che fregarsi le mani Ranieri, nonostante le scelte iniziali: aspettando la risposta di Lazio, Napoli e Inter, la sua Roma va a dormire da seconda della classe.